Continua il periodo nerissimo di Paul Pogba. Il francese è risultato positivo al testosterone a un controllo doping dello scorso 20 agosto dopo Udinese-Juventus, gara in cui non era nemmeno sceso in campo. Il centrocampista bianconero è stato quindi sospeso in via cautelare dal Tribunale Nazionale Antidoping e avrà tre giorni di tempo per richiedere le controanalisi. Se la positività dovesse essere confermata, Pogba verrà giudicato dal tribunale nazionale antidoping a meno che non si opti per un patteggiamento. La squalifica, in casi di doping, arriva fino a due anni, che potrebbero diventare quattro in caso di accertata intenzionalità.
Dopo Udine, dove non è sceso in campo, Pogba ha giocato 52 minuti tra Bologna ed Empoli, prima di uscire, per infortunio, durante la gara con i toscani. Infortunio per cui si era temuto un lungo stop e che invece pareva risolto.
La notizia è filtrata nelle scorse ore proprio mentre sul destino del giocatore si stavano infittendo le voci di un possibile trasferimento in Arabia Saudita all'Al Hittihad.
Proprio in queste ore Pogba, molto in difficoltà negli ultimi anni, aveva ammesso di aver pensato al ritiro e di essere adesso in cerca di un riscatto. Riscatto per il quale si dovrà attendere, adesso, il rientro in campo.
L'ultimo caso di una controversia doping in serie A è quello dell'argentino dell'Atalanta, Jose Luis Palomino, positivo nel 2022 al clostebol metabolita, ma poi assolto dal Tribunale Nazionale Antidoping.
Fronte Juve, questa positività arriva 22 anni dopo quella di Edgar Davids, riscontrata (la sostanza allora fu il nandrolone) anche in quel caso al termine della sfida tra i bianconeri e l'Udinese.
È presto per azzardare eventuali scenari futuri. Pogba potrebbe dimostrare di aver assunto il testosterone per sbaglio. Lo scenario è plausibile dato che il francese, tormentato dagli infortuni, ha girato numerose cliniche internazionali e assunto diverse medicine (tra cui pomate e gel) per risolvere i suoi numerosi problemi fisici. Più rischioso chiedere le controanalisi. Una mossa simile da un punto di vista giuridico esporrebbe il centrocampista ad un comportamento ostile nei confronti della giustizia poichè il laboratorio dove è stata effettuata l'analisi nel post partita di Udinese-Juve è riconosciuto e ben visto dai giudici internazionali. Il margine d'errore è dunque pari a zero.
IL COMUNICATO DELLA JUVENTUS
"Juventus Football Club comunica che in data odierna il calciatore Paul Labile Pogba ha ricevuto, da parte del Tribunale Nazionale Antidoping, il provvedimento di sospensione cautelare a seguito dell’esito avverso alle analisi effettuate in data 20 agosto 2023. La Società si riserva di valutare i prossimi passaggi procedurali".
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5 commenti:
Toh, una squadra a caso. Se non fanno un'illecito a stagione non sono contenti...
Non mi meraviglierei se dietro ci fosse la Juventus, che ha messo il giocatore in condizione di essere squalificato per non pagargli lo stipendio.
@AndreaM. Trattandosi della Juventus non mi meraviglierei affatto.
@Brother. Anzi, direi che è molto probabile. Sarebbe nel loro stile.
Sempre a pensare male. Una società seria e onesta come la Juventus che si mette a fare questi imbrogli? Non ci credo neanche se lo vedo.
E poi loro con il doping non hanno niente a che vedere, sono puliti come il culetto di un bambino (sì, appena dopo aver fatto la cacca...).
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