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sabato 9 settembre 2023

ANCORA UNA VOLTA E' UNA MACEDONIA INDIGESTA

QUALIFICAZIONI EURO 2024 – Girone C 
MACEDONIA DEL NORD-ITALIA 1-1 
47’ Immobile – 81’ Bardhi 

MACEDONIA DEL NORD (4-2-3-1): Dimitrievski; Manev, Musliu (33' st Serafimov), Zajkov, Alioski; Ashkowski (29' st Dimovski), Bardhi; Elezi (29' st Alimi), Atanasov (46' st Iljazovski), Elmas; Miovski. 
A disp.: Aleksovski, Shiskovski, Ademi, Trajkovski, Doriev, Babunski, Ristovski, Nestorovski. 
Ct.: Milevski. 
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini (13' st Scalvini), Bastoni, Dimarco (38' st Biraghi); Barella, Crisante, Tonali (44' st Raspadori); Politano (1' st Zaniolo), Immobile, Zaccagni (38' st Gnonto). 
A disp.: Vicario, Meret, Locatelli, Romagnoli, Retegui, Darmian, Frattesi. 
Ct.: Spalletti. 
Arbitro: Letexier (Francia) 

Inizia male l’avventura di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale italiana. La formazione azzurra infatti non va oltre l’1-1 contro la Macedonia del Nord e complica il proprio cammino verso gli Europei del prossimo anno. Italia sfortunata nel primo tempo con il palo colpito da Tonali e un paio di occasioni sprecate da Cristante e Politano, ma in vantaggio a inizio ripresa con Immobile dopo la traversa di Barella. A 10 minuti dalla fine però Bardhi su punizione ha sorpreso Donnarumma sul proprio palo. A Milano martedì prossimo, contro l’Ucraina, la Nazionale di Spalletti non potrà più sbagliare. 
Spalletti si presenta con il suo 4-3-3. Di Lorenzo, Mancini, Bastoni e Dimarco compongono la linea difensiva, Barella, Tonali e Cristante a centrocampo, in avanti capitan Immobile con ai lati Politano e Zaccagni. 
La partita si apre dopo il quarto d’ora, quando gli azzurri cominciano a trovare gli spazi per gli inserimenti. Bella intuizione di Barella che lancia Tonali in un’autostrada. Gran botta e palo, poi la palla sbatte sul portiere che la ferma. È il 22esimo, poteva essere la svolta, invece gli azzurri vanno vicino al gol altre due volte con Cristante, prima di testa sfiorando il palo, poi in tap-in in area con parata di Dimitrievski. 
La Macedonia, risponde con Alioski, che dopo aver strappato la palla a Politano e aver percorso una cinquantina di metri, trova il cross al millimetro per Miovski che di testa sfiora il palo. 
Ad inizio ripresa Spalletti inserisce Zaniolo per Politano, e dopo neanche due minuti è premiato dalla discesa dell’ex romanista che semina scompiglio in area: dalla su azione arriva la gran botta di Barella sulla traversa. Ma Immobile è pronto a colpire di testa all’angolo dove Dimitrieski non può arrivare. Non segnava su azione dalla Svizzera all’Europeo, giugno 2021. 
L’Italia preferisce addomesticare la partita, controllarla, senza rischiare, ma finisce con l’abbassarsi troppo. E la Macedonia ci crede, con Bardhi piccolo ma tecnico e indomito, costringendo l’Italia a ricorrere a falli dal limite. Su uno di questi è proprio Bardhi a segnare una punizione angolatissima e imparabile, che mette al tappeto Donnarumma: 1-1. Mancano 10 minuti al 90esimo, ma l’Italia è incapace di reagire. 
Finisce in parità. L’Italia si complica la vita e lo fa con le sue stesse mani. Se anche una Macedonia del Nord qualsiasi è capace di metterci in difficoltà, bè qualche domanda forse dovremmo porcela. 
Il pareggio dell’Ucraina contro l’Inghilterra ci costringe a vincere a tutti i costi martedì prossimo contro la Nazionale allenata da Rebrov. Fermo restando che non ci vuole un genio per capire che da qui a novembre dobbiamo vincerle tutte per evitare l’altro incubo che si chiama playoff. E considerando come è finita l’ultima volta che abbiamo giocato un playoff
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3 commenti:

Simone ha detto...

Molto molto mediocre. Abbiamo una Nazionale che fa veramente schifo. Non si riesce a vincere contro la Macedonia. Ci rendiamo conto?

Mattia ha detto...

Purtroppo non abbiamo giocatori adeguati. Gnonto, Politano, Zaniolo, Zaccagni, tutti giocatori che in una altra epoca non avrebbero minimamente sfiorato la Nazionale.

Collettivo Contro i Ladri di Scudetti ha detto...

Giochiamo ancora con Donnarumma in porta. Abbiamo Vicario e Meret perché insistiamo ancora con lui.