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domenica 20 agosto 2023

IL TRISTE ADDIO DI "SOR CARLETTO": E' MORTO MAZZONE!!!

È morto ieri, all’età di 86 anni il grande Carlo Mazzone. Lo storico allenatore, personaggio istrionico che ha attraversato oltre 60 anni di calcio italiano, è ancora oggi l'attuale recordman di panchine in Serie A con ben 792 partite da tecnico. 
Inserito nella Hall of Fame del calcio italiano, allenatore di ben 12 diverse squadre italiane tra il 1969 e il 2006 tra cui Roma, Fiorentina, Napoli e Cagliari. Rimane celebre ancora oggi, a distanza di circa 20 anni, la corsa sotto la curva dell'Atalanta quando guidava il Brescia al termine di un combattutissimo 3-3. 
Ci vorrebbero trecento pagine, e forse di più, per raccontare chi è stato. Ha vissuto mille esistenze, ha attraversato le esperienze schivando i pericoli e fiutando i tranelli, si è fatto condurre dall’unica stella polare che mai lo abbia tradito: la saggezza popolare. 
Una vita dedicata al calcio: da giocatore giovanili della Roma, con cui esordì anche tra i professionisti nel 1959. Nel 1960 il grande amore da calciatore: l'Ascoli, con cui collezionò ben 219 presenze e 11 reti in poco meno di 10 stagioni. Ascoli che diede anche i natali alla carriera da allenatore, con 7 anni tra giovanili e prima squadra tra 1969 e 1975. 
La sua carriera da allenatore è durata quasi 40 anni, sulle panchine di Ascoli, Fiorentina, Catanzaro, Bologna, Lecce, Pescara, Cagliari, Roma (allenarla fu per lui un sogno realizzato), Napoli, Perugia, Brescia e Livorno, con cui ha stabilito il record di panchine nella storia del calcio italiano, con 1.278 ufficiali. 
A Carlo Mazzone è intitolata dal 2019 la Tribuna Est dello Stadio Cino e Lillo del Duca della città marchigiana. 
Da allenatore furono soprattutto due i giocatori a essere da lui più amati: Francesco Totti e Roberto Baggio. Fu fondamentale per lanciare la carriera di Totti: lo allenò per tre anni tra il 1993 e il 1996 e in quei tre anni ne limitò l'impatto mediatico, lo istruì in campo e lo aiuto a crescere come persona oltre che come calciatore prendendolo sotto la sua ala protettiva. 
Per Baggio invece Mazzone fu l'ultimo allenatore prima del ritiro, che gli consentì di brillare al massimo sul tramonto di carriera a Brescia. Il rapporto tra i due è rimasto fortissimo da quel momento. 
Per il talento ha sempre avuto particolare fiuto. Da allenatore della Fiorentina valorizzò quello di Giancarlo Antognoni, alla Roma scoprì quello di Totti, al Brescia fece crescere quello di Pirlo accanto a quello di Roberto Baggio, a Cagliari affinò quello di Enzo Francescoli. 
Il "sor Magara" (epiteto guadagnato dal suo modo romano di storpiare l'esclamazione, moltiplicandola all'infinito) non è stato soltanto un allenatore di calcio ma anche, per molti ragazzi che hanno lavorato con lui, un secondo padre. È stato importante per la carriera e la vita di gente come Totti, Baggio, Guardiola (che gli dedicò la vittoria della Champions del 2009), Materazzi, Toni, Pirlo e tanti altri. 
Di sicuro Mazzone non avrà vinto come altri suoi illustri colleghi, ma ha ottenuto il successo più grande: essere rimasto nel cuore di tutti, gente comune e addetti ai lavori, a prescindere dal tifo e dal colore delle maglie. 
Baggio nel suo contratto con il Brescia fece mettere una clausola che prevedeva l'interruzione dell'accordo con i lombardi qualora il tecnico romano fosse stato esonerato. E fu un suo gol per il 3-3 nel derby con l'Atalanta a scatenare quella corsa del tecnico furioso, spiegò poi, "per le offese fatte a mia madre, a Roma quelle parole sono una cosa molto grave". 
E quando gli dicevano che lui era il Trapattoni dei poveri, visto che allenava spesso squadre di bassa classifica, rispondeva così: “No, è Trapattoni che è il Mazzone dei ricchi”.
Ciao Sor Carletto. Ci mancherai tantissimo... 


 A NOI PIACE RICORDARTI COSÌ…. 
30 Settembre 2001. Brescia-Atalanta 3-3.
Il resto è storia. Anzi, è leggenda!!! 

 
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4 commenti:

Mattia ha detto...

Grande uomo e grande allenatore. Ha lasciato un grande ricordo in tutti i giocatori che ha allenato.

Mattia ha detto...

Grande uomo e grande allenatore. Ha lasciato un grande ricordo in tutti i giocatori che ha allenato.

Entius ha detto...

Sono assolutamente daccordo. E ci terrei a sottolineare che a noi piace ricordarlo per quei due episodi simpatici, ma lui era molto molto di più. Come ho leto da qualche parte, Mazzone non era solo una corsa.

Simone ha detto...

Che tristezza il fatto che nessuno dei suoi ex giocatori abbia partecipato ai suoi funerali.