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sabato 10 giugno 2023

NON È SUCCESSO: LA CHAMPIONS LEAGUE È DEL MANCHESTER CITY

CHAMPIONS LEAGUE 2022-2023 – FINALE 
MANCHESTER CITY - INTER 1 -
68’ Rodrigo 

MANCHESTER CITY (3-2-4-1): Ederson; Akanji, Dias, Aké; Stones (37' st Walker), Rodri; Bernardo Silva, De Bruyne (36' Foden), Gundogan, Grealish; Haaland. 
A disp.: Ortega, Carson, Philips, Laporte, Alvarez, Sergio Gomez, Mahrez, Perrone, Palmer, Lewis. 
All.: Guardiola. 
INTER (3-5-2): Onana; Darmian (39' st D'Ambrosio), Acerbi, Bastoni (31' st Gosens); Dumfries (31' st Bellanova), Barella, Brozovic, Calhanoglu (39' st Mkhitaryan), Dimarco; Lautaro, Dzeko (57' Lukaku). 
A disp.: Handanovic, Cordaz, Gagliardini, De Vrij, Correa, Asllani, Skriniar. 
All.: Inzaghi. 
Arbitro: Marciniak (Polonia) 

E alla fine tutto va come doveva andare. I miracoli a volte esistono, ma non questa sera. Come da pronostico è il Manchester City a portare a casa la Champions League superando l’Inter per 1-0. Decisivo un gol di Rodrigo a metà ripresa, con l’Inter che se l’è giocata alla pari e ha sfiorato il pareggio in due occasioni. Se qualcuno si aspettava una sfida a senso unico sarà sicuramente rimasto deluso perché l’Inter se l’è giocata ad armi pari e ha dimostrato ampiamente di meritare questa finale. 
Inzaghi conferma l’undici titolare tipo con Onana in porta, Darmian, Acerbi e Bastoni in difesa, Dumfries e Dimarco esterni di centrocampo, Barella, Brozovic e Calhanoglu in mezzo al campo e Lautaro Martinez e Dzeko in attacco. Solo panchina per Lukaku. 
Il primo tempo è un mix di tatticismo, equilibrio e noia. Il City parte col freno a mano tirato in fase di non possesso. Quando prende in mano l'iniziativa però la squadra di Guardiola cambia assetto e attacca con più uomini. Tema tattico a cui l'Inter risponde restando alta, impostando la gara uomo contro uomo a tutto campo e cercando di sfruttare i cambi di gioco per ripartire e innescare gli esterni. 
Fino al ventesimo non si registrano grandi occasioni, poi Barella non trova la porta dopo un pasticcio in impostazione di Ederson e Haaland e De Bruyne testano i riflessi di Onana. Poco dopo la mezz'ora Guardiola perde De Bruyne per un infortunio muscolare e piazza Foden alle spalle di Haaland. 
La ripresa si apre con un errore in disimpegno di Onana, ma il City non sfrutta l'occasione. Padrona del possesso, la squadra di Guardiola fa il match, ma il giro palla dei Citizens è lento e con gli spazi chiusi la gara resta bloccata. Dopo un'incursione di Lautaro, la difesa del City mura un destro dal limite di Calhanoglu, poi Inzaghi fa entrare Lukaku al posto di Dzeko. 
Mossa che dà più fisicità e profondità all'Inter e apre un po' la gara. Da una parte Akanji si addormenta su un retropassaggio e Lautaro Martinez fallisce una grande occasione per sbloccare il match. Dall'altra invece Rodri prende bene la mira e infila Onana una perfetta imbucata per Bernardo. 
Gol che rompe l'equilibrio e a cui l'Inter risponde con rabbia centrando una traversa di testa con Dimarco e impegnando Ederson con Lukaku. In pressione e a caccia del pari, gli uomini di Inzaghi alzano il baricentro, ma prestano anche il fianco alle qualità del palleggio inglese. Foden si esalta nello stretto, ma non è preciso davanti a Onana, poi Grealish non trova Haaland in area. 
Errori che tengono l'Inter in partita e innescano un finale ad alta tensione. Pescato da Gosens, Lukaku ci prova di testa a due passi da Ederson, ma il portiere del City ha un riflesso incredibile e Dias devia in corner anche la respinta. 
Finisce 1-0 per il City che porta a casa la sua prima Champions League della storia e centra il Triplete (Champions League, Premier League e FA Cup). Ma è una vittoria sofferta, perché l’Inter ha messo in seria difficoltà gli uomini di Guardiola e con un pizzico di maggior precisione sotto porta saremmo qui a raccontare un’altra partita. Abbiamo poco da rimproverare ai nostri ragazzi. Hanno giocato una grande partita e ci hanno regalato l’ennesima serata emozionante degli ultimi due mesi. Rimane un pizzico di amarezza per quello che poteva essere e non è stato, ma nel calcio non sempre si vince e se pensiamo che alla vigilia eravamo descritti come vittime sacrificali dei marziani “citizens”. L’importante è ripartire da questa primavera e dare ad Inzaghi la rosa che si merita. E magari a breve avremo l’occasione per riprovarci. FORZA INTER !!!
PILLOLE STATISTICHE 
• Il Manchester City è diventata la seconda squadra inglese nella storia a vincere il “triplete” (massimo campionato, Coppa dei Campioni/Champions League e FA Cup), dopo il Manchester United nel 1998/99. 
• Per la prima volta nella storia, tre squadre della stessa Nazione hanno perso tre finali nelle principali competizioni europee nella stessa stagione. 
• Il Man City ha vinto due delle tre finali giocate nelle grandi competizioni europee; prima di stasera aveva solo trionfato nella Coppa delle Coppe nel 1970. 
• Manchester è diventata la seconda città europea con due squadre che hanno vinto la Champions League/Coppa dei Campioni, dopo Milano. 
• L’Inter ha perso tre delle sei finali disputate in Coppa dei Campioni/Champions League, sconfitte arrivate contro il Celtic nel 1967 e l’Ajax nel 1972. 
• L'Inter è stata la quarta squadra a raggiungere la finale di Champions League dopo aver perso la prima gara stagionale nel torneo, dopo il Milan 1994/95, il Bayern Monaco 1998/99 e il Tottenham 2018/19: queste quattro squadre hanno tutte perso la finale. 
• Le ultime quattro finali di Champions League sono finite tutte col punteggio di 1-0, più delle precedenti 27 finali della competizione nel 1992/93 (tre). 
• Pep Guardiola ha vinto il “triplete” per la seconda volta in carriera da allenatore, dopo il 2008/09 alla guida del Barcellona. 
• Lautaro Martínez ha giocato la sua 57ª partita nel 2022/23, considerando tutte le competizioni, un record stagionale per un giocatore di movimento dell'Inter nella storia dei nerazzurri (dal 1929/30). 
• Tutti gli undici titolari dell'Inter hanno disputato la loro prima finale di Champions League, l'ultima squadra con 11 debuttanti nell’atto finale del torneo era stata il Liverpool nel 2018.
     
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7 commenti:

Nerazzurro ha detto...

Delusione. Tanta delusione. Si poteva fare molto di più.
Ma allo stesso tempo siamo soddisfatti per come abbiamo affrontato la partita più importante degli ultimi 13 anni.

Winnie ha detto...

Ai punti avremmo vinto noi. Purtroppo nel calcio conta segnare e noi abbiamo sbagliato l'impossibile.

Brother ha detto...

Appunto perché abbiamo visto che eravamo tutt'altro che inferiori a questo Manchester City potevano e dovevamo fare di più, molto di più.

Brother ha detto...

E per favore non venitemi a raccontare la solita storiella del "va bene così". No, non va assolutamente bene così.

Nicola ha detto...

Ci abbiamo creduto più noi tifosi che loro giocatori. Anche se hanno affrontato la partita con la giusta lucidità e la giusta mentalità. Rimane il rimpianto e la delusione. Chissà quando ci ricapiterà un'occasione così...

Annuccia ha detto...

Va bene così? No, assolutamente no. Sono incazzatissima. Le finali non si giocano, si vincono e noi l'abbiamo persa. Le solite puttanate del perdere a testa alta le lasciamo agli altri. Sono incazzatissima anche e soprattutto perché abbiamo dimostrato di poterla portare a casa.

Theseus ha detto...

L'Inter deve essere contenta e soddisfatta per aversela giocata alla pari contro questo Manchester City. Tutti, me compreso, si aspettavano una sfida impari e invece così non è stato. Merito soprattutto di un'Inter messa in campo in maniera perfetta da Inzaghi. Gli errori e gli episodi fanno parte del calcio. Dispiace, ma purtroppo è così.