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venerdì 9 dicembre 2022

CLAMOROSO, IL BRASILE È FUORI: LA CROAZIA LO BATTE AI RIGORI

WINTER WORLD CUP CalcioMania 90 Racconta il Primo Mondiale Invernale di Calcio 
Mondiali di Calcio “Qatar 2022” – Quarti di Finale 
CROAZIA – BRASILE 5 – 3 dopo calci di rigore (1-1 al 120esimo) 
105’ Neymar – 117’ Petkovic 

Rigori: Vlasic (C) gol, Rodrygo (B) parato, Majer (C) gol, Casemiro (B) gol, Modric (C) gol, Pedro (B) gol, Orsic (C) gol, Marquinhos (B) palo 

CROAZIA (4-2-3-1): Livakovic; Juranovic, Lovren, Gvardiol, Sosa (5' 2ts Budimir); Kovacic (1' 2°ts Majer), Brozovic (9' 2ts Orsic); Pasalic (17' st Vlasic), Modric, Perisic; Kramaric (17' st Petkovic). 
A disp.: Grbic, Ivusic, Erlic, Barisic, Livaja, Vida, Sutalo, Susic, Jakic. 
All.: Dalic 
BRASILE (4-2-3-1): Alisson; Eder Militao (1' 2ts Alex Sandro), Thiago Silva, Marquinhos, Danilo, Casemiro, Paquetà (1' 2ts Fred), Vinicius (19' st Rodrygo), Neymar, Raphinha (11' st Antony), Richarlison (39' st Pedro). 
A disp.: Ederson, Weverton, Dani Alves, Fabinho, Bruno Guimaraes, Everton Ribeiro, Bremer, Martinelli. 
All.: Tite 
 Arbitro: Oliver (Inghilterra)

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Altro colpo di scena di questo Mondiale qatariota che ce la sta mettendo tutta per non risultare scontato e noioso. Dopo la Germania nella fase gironi e la Spagna agli ottavi, un’altra grande favorita deve abbandonare i sogni di gloria. Stavolta tocca al Brasile salutare la compagnia e tornare a casa. In semifinale ci va la Croazia che ha avuto la meglio ai calci di rigore. 
Pensare che le cose si erano messe bene per i verdeoro quando a pochi secondi della fine del primo tempo supplementare Neymar aveva trovato il gol che spezzava l’equilibrio di una partita dove la Croazia aveva retto bene agli attacchi dei brasiliani. Ma al 117esimo Petkovic trova il gol che rimette la partita in parità. Dal dischetto Livakovic si conferma pararigori, mentre i croati sono cecchini infallibili. 
La lacrime di Neymar (che festeggia amaramente l'aver eguagliato il primato di Pelé come gol in Nazionale) sono l'emblema di un popolo intero, che per l'ennesima volta negli ultimi 20 anni torna in patria a mani vuote e vede sfumare una grandissima chance. Rigori a parte, i brasiliani avevano fatto decisamente meglio dei croati ma, seppur senza brillare troppo, sono stati puniti dall'unico tiro in porta degli avversari. 
Il canovaccio tattico del match è subito chiaro, con la Croazia corta e ordinata per non lasciare spazi alla Seleçao. La formazione di Dalic si affida esclusivamente alle ripartenze, in particolare sulla fascia destra dove Juranovic è il più intraprendente. Il Brasile, invece, non riesce mai a prendere velocità e anche nelle giocate individuali risulta essere impreciso e prevedibile. 
Così Livakovic, a parte un paio di tiri telefonati di Vinicius e Neymar, non corre alcun rischio. Identica sorte per il collega Alisson, mai impegnato se non con i piedi. Poche emozioni e poche occasioni per un primo tempo davvero deludente. 
Nessun cambio all'intervallo da parte di Tite e Dalic. Il Brasile parte forte e al 47esimo Gvardiol rischia l'autogol, provvidenziale il salvataggio con il piede di Livakovic. Il portiere della Dinamo Zigabria ferma altre tre occasioni dei verdeoro: al 55esimo ancora di piede ferma Neymar, poi al minuto 66 d'istinto salva su Paquetà e dieci minuti dopo si salva ancora una volta in angolo sul tentativo di O Ney. 
La Croazia dal punto di vista offensivo è innocua e l’obiettivo appare chiaro: andare almeno ai supplementari, come 7 volte nelle ultime 8 sfide a eliminazione diretta tra Mondiali ed Europei. Cosa che gli riesce bene anche stavolta. 
Nel primo tempo supplementare è sempre il Brasile a provarci con maggiore convinzione, ma il muro croato pare reggere. Brozovic non capitalizza una bella azione di Petkovic, concludendo alto dal limite, poi Neymar trova una crepa nella retroguardia avversaria, scambia con Paquetà, salta Livakovic e deposita in rete. I tifosi brasiliani esplodono e vedono la semifinale. 
Nel secondo tempo dell’extratime non succede nulla fino all'impensabile: Orsic, appena entrato al posto di Brozovic, serve al limite Petkovic, la cui girata di sinistro è deviata da Marquinhos e non lascia scampo ad Alisson. 
Si va alla lotteria dei rigori e alla fine a piangere è il Brasile: croati infallibili con Vlasic, Majer, Modric e Orsic, mentre per il Brasile segnano solo Casemiro e Pedro, sbaglia il primo rigore Rodrygo e quello decisivo di Marquinhos si stampa sul palo. 
La Croazia, come 4 anni fa in Russia, è ancora in semifinale, la terza in 24 anni. Il Brasile torna a casa in lacrime e con la consapevolezza di aver buttato via una grande occasione di tornare sul tetto del mondo dopo 20 anni di astinenza. 

 PILLOLE MONDIALI 
• La Croazia giocherà la terza semifinale di Coppa del Mondo nella sua storia, dopo il 1998 e il 2018. Dalla sua prima gara nel torneo nel 1998, solo la Germania (4) ha raggiunto più spesso questa fase della competizione. 
• Il Brasile non ha superato il turno in alcuna delle ultime sei occasioni in cui ha affrontato avversarie europee in incontri ad eliminazione diretta dei Mondiali; inoltre, non ha superato il turno in quattro degli ultimi cinque quarti di finale in Coppa del Mondo. 
• Otto delle ultime nove partite a eliminazione diretta disputate dalla Croazia nelle maggiori competizioni internazionali (Mondiali ed Europei) sono andate ai supplementari (l’unica eccezione è la finale di Coppa del Mondo del 2018). 
• Il Brasile non segnava ai Mondiali nei tempi supplementari dal 1938 (doppietta di Leônidas contro la Polonia). 
• Neymar ha segnato 77 gol in Nazionale, eguagliando Pelé come miglior marcatore nella storia del Brasile.

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4 commenti:

Theseus ha detto...

Secondo me il Brasile ha approcciato male la gara, sottovalutando l'avversario e pensando di poter vincere. Si è scontrato però con una formazione coriacea che non ha mollato un centimetro.

Stefano ha detto...

Il Brasile ha peccato di presunzione. Era convinta di poter fare quello che voleva, ma la Croazia non era dello stesso parere...

Entius ha detto...

Sono daccordo con voi, squadra troppo narcisista. Peccato perché con i giocatori in rosa aveva tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo e tornare a trionfare dopo 20 anni.

Mattia ha detto...

Questo Mondiale è il rigetto del tiqui-taqua e del palleggio prolungato. Spagna e Brasile fuori. A trionfare è la concretezza, non tutti questi giochini di piede che non portano a nulla.