Sì, sono d’accordo con la maggior parte del popolo nerazzurro che sostiene che la partita di ieri sera l’ha persa prima di tutto Simone Inzaghi con scelte rivedibili e discutibili che hanno indirizzato il match in modo negativo per l’Inter.
Innanzitutto la scelta di mettere Gagliardini dal primo minuto per arginare lo strapotere fisico di Milinkovic-Savic. Scelta che poteva avere una sua logica, ma che di fatto ha portato solo conseguenze negative. Perché Gagliardini è pur sempre Gagliardini, perché l’assenza di Calhanoglu si è fatta sentire e ha pesato sulle prestazioni di alcuni (vedi Brozovic che non aveva un riferimento in fase di uscita e Lukaku privato di l’unico capace di mandarlo in verticale).
⚽Sostieni CALCIOMANIA 90. Votalo come BLOG DELL'ANNO 2022 ⚽
Ma la bravura di un allenatore si misura anche nella capacità di porre rimedio ai propri errori. E Inzaghi ci mette 77 minuti per togliere Gagliardini e mettere Calhanoglu (peraltro lo fa a risultato già compromesso). Sbagliato anche togliere troppo presto un Dumfries molto in palla che stava mettendo a soqquadro il lato sinistro della retroguardia biancoceleste rendendosi pericoloso con cross dalla destra o inserimenti in area. E lo stesso vale per un Lukaku che qualcosa stava combinando per inserire Dzeko a far da boa. A quel punto invece di mettere il bosniaco prova a mettere in difficoltà la difesa avversaria con la velocità di Correa.
Lo so, è sempre facile parlare comodamente seduti sul divano o dietro uno schermo di un pc, ma certi errori sono talmente evidenti che, come direbbe un mio amico, li vedrebbe anche Ray Charles con gli occhiali da sole.
Perdere all’Olimpico contro la Lazio poteva anche starci, probabilmente lo avevamo anche messo in conto. Quello che fa arrabbiare, o meglio incazzare di brutto, è il modo in cui è arrivata la sconfitta. Tra l’altro in una partita che con un diverso approccio avremmo anche potuto portare a casa. È mancata grinta, cattiveria, forse anche voglia di portarla a casa. Ad un certo punto ho avuto la sensazione che ci si accontentasse del pareggio.
Sia chiaro sono incazzato nero per questa sconfitta e ieri sera se avessi avuto giocatori e staff tecnico sottomano li avrei presi tutti a calci nel sedere, ma trovo assurdo ed esagerato che al primo intoppo partano i processi e gli #Inzaghiout. È stato sempre così, è sempre così. Fa parte della natura autolesionista del popolo nerazzurro.
Io invece credo che bisogna prendere atto degli errori commessi e cercare di porvi rimedio nel migliore dei modi. Per dire, Inzaghi deve capire che è fondamentale partire da un’idea e da un gruppo di titolari e non discostarsi da quella, a prescindere dall’avversario. Poi se è necessario si fanno dei correttivi. Ma è impensabile che lasci fuori Calhanoglu per Gagliardini solo per arginare un avversario.
Inzaghi deve mettersi di buona lena e lavorare duro. E lavorare in fretta perché il calendario è impietoso e nelle prossime settimane si giocherà ogni tre giorni. Da qui alla sosta avremo in rapida successione Cremonese, Milan, Bayern Monaco, Torino, Viktoria Plzen e Udinese (spero di non aver sbagliato calendario come una settimana fa).
È presto per scrivere che ci giocheremo la stagione, ma siamo tutti coscienti che i prossimi risultati daranno un’impronta alla nostra stagione sia in Italia che in Europa. Non possiamo concederci errori, non possiamo concederci distrazioni, non possiamo più sbagliare. Bisogna rialzarsi. E in fretta. FORZA INTER !!!
2 commenti:
Niente processi sommari, ma possiamo dirlo che Inzaghi ha veramente rotto le palle? Non è un allenatore da Inter, fa troppi errori e spesso gravi. Prima va via e meglio è.
@Nicola. Come tutti fa i suoi errori, ma ha chiuso la sua prima stagione con due trofei e un secondo posto in campionato. Così scarso non è.
Posta un commento