Il Bari può fare festa: è promosso in Serie B. La squadra pugliese, grazie al successo per 1-0 sul campo del Latina firmato da un gol di Antenucci, centra la promozione aritmetica con 3 giornate di anticipo sulla conclusione del Girone C di Serie C. Una giornata da ricordare per il club biancorosso, che torna nel campionato cadetto a distanza di 4 anni da quella estate da incubo del 2018 quando il club venne dichiarato fallito, fu estromesso dalla B e costretto a ricominciare dalla Serie D. Una promozione che ha tante firme, su tutte quella di Aurelio De Laurentiis, capace di riportare il Bari nel calcio che conta nell'arco di una manciata di anni: per lui si tratta della seconda promozione dalla C alla B dopo quella conquistata con il Napoli nel 2006.
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Il Bari vola in Serie B al termine di una cavalcata trionfale e di un campionato letteralmente dominato. Basti pensare che la sua più immediata inseguitrice, il Catanzaro appunto, è a -13.
I pugliesi hanno spazzato via la resistenza delle dirette concorrenti con un ultimo scorcio di stagione da urlo, con un ruolino di marcia di 6 vittorie nelle ultime 8 partite. Nel conto c'è anche il successo del 13 marzo scorso a Catanzaro, un 1-2 che ha rappresentato un'ipoteca pesantissima sulla promozione.
Solo quattro sconfitte in 35 giornate, con 22 vittorie e 9 pareggi, è un ritmo davvero difficile da reggere in serie C, un torneo ricco di sorprese dove spesso i soldi servono a poco di fronte all'organizzazione e all'esperienza. Con undici trionfi lontano dal San Nicola, meglio anche del Bari di Conte che si era fermato a dieci.
Sono tre i pilastri intorno ai quali è stata costruita questa corazzata allestita dal ds Ciro Polito: Emanuele Terranova, Ruben Botta e Mirco Antenucci (quest'ultimo miglior cannoniere della squadra con 17 gol) hanno fatto da spina dorsale a una squadra che è stata capace di mandare a segno ben 14 giocatori diversi.
In panchina il 49enne Michele Mignani, ex difensore che in Serie A ha indossato le maglie di Sampdoria (una presenza nell'anno dello scudetto) e soprattutto Siena, il club in cui è rimasto più tempo in carriera (8 anni tra il 1998 e il 2006).
E’ la fine di un calvario, perché la Serie C non è mai stato il giusto palcoscenico per una società del calibro del Bari, nobile del calcio italiano. Dopo tante delusioni, su tutte la sconfitta in finale playoff contro la Reggiana, è arrivato il momento del riscatto. L’incubo è finito e ora il club di De Laurentiis può finalmente festeggiare e godersi il frutto del tanto lavoro e degli ingenti investimenti di questi ultimi anni.
Ora è il tempo della festa, ma già nelle prossime settimane la dirigenza si metterà a tavolino per programmare il futuro. Perché nel DNA di questo Bari c’è l’ambizione. Un’ambizione che non può e non vuole fermarsi alla Serie B. La famiglia De Laurentiis ha le idee chiare: l’obiettivo è quello di raggiungere quanto prima la massima serie, consacrando questo progetto.
Pakos
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4 commenti:
Bentornato in Serie A al Bari. È sicuramente un gradito ritorno.
Ops, bentornato in Serie B. Mi sono confuso. :)
E' un gradito e piacevole ritorno. Seguo diffusamente la Serie C e vi posso garantire che è un trionfo più che meritato.
@Rudy. Confermo in pieno.
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