È morto all'età di 54 anni Mino Raiola. Il super agente di calciatori era malato da tempo e lo scorso gennaio era stato ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano.
La comunicazione della scomparsa di Raiola è arrivata tramite un post della famiglia sul profilo Twitter del procuratore, dopo i tanti rumors degli scorsi giorni e la notizia del decesso poi smentita: "Con infinito dolore annunciamo la scomparsa di Mino, il più straordinario procuratore di sempre. Mino ha lottato fino all'ultimo istante con tutte le sue forze proprio come faceva per difendere i calciatori. E ancora una volta ci ha resi orgogliosi di lui, senza nemmeno rendersene conto"
Nato a Nocera Inferiore, è cresciuto in Olanda dove ha lavorato nella pizzeria di famiglia prima di intraprendere la carriera di procuratore sportivo, inizialmente con le deleghe di alcuni calciatori olandesi come Bergkamp e Jonk e poi allargando sempre più la sua sfera fino a diventare uno degli agenti più potenti e temuti del calcio globale. Da Ibrahimovic a Robinho, da Pogba a Balotelli, da Lukaku a De Ligt, solo per citare alcuni dei trasferimenti principali con l'intermediazione di Raiola, che nel 2020 arrivò a guadagnare 85 milioni di dollari secondo Forbes. Negli ultimi anni Raiola, assieme a Mendes, Barnett e Manasseh, ha creato un'associazione di super procuratori in aperto contrasto con la Fifa e il suo proposito di riformare la categoria.
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3 commenti:
Personaggio controverso, amato o odiato a seconda delle situazioni, ma sicuramente il miglior procuratore sportivo che avevamo in Italia.
@Cip&Ciop. Che sia stato il miglior procuratore sportivo che avevamo in Italia è un opinione strettamente personale vostra.
Adesso tutti ad incensarlo, ma lo hanno sempre trattato male. Lo chiamavano "il pizzaiolo".
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