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domenica 3 ottobre 2021

L’ENNESIMA RIMONTA, MA NON POTRÀ ANDARCI SEMPRE BENE

E anche stavolta abbiamo portato a casa i tre punti dopo essere andati in svantaggio nel primo tempo e grazie ad una seconda frazione di gioco superlativa. Come a Verona quando Lautaro Martinez ad inizio ripresa aveva pareggiato il gol di Ilic prima che Correa nel finale di gara firmasse i tre punti, come a Firenze quando Darmian e Dzeko ad inizio ripresa in pochi minuti ribaltarono il gol di Sottil, come ieri sera quando l’ingresso di Dzeko e il suo gol lampo hanno dato il là alla rimonta nerazzurra. 
Tre partite nelle prime sette giornate (a cui aggiungerei anche la parziale rimonta di sabato scorso contro l’Atalanta) in cui l’Inter si è trovata in svantaggio, ma ha avuto i mezzi e le capacità per ribaltare il risultato. >>> VOTACI SU NET PARADE !!! 
Da un lato questo è sicuramente un aspetto positivo di questa squadra, che non molla mai, che lotta fino alla fine, che nei momenti di difficoltà si rimbocca le maniche e cerca di risalire la china. Ma dall’altro non possiamo negare che sia anche un lato negativo. Dobbiamo imparare a gestire meglio le partite, a non andare in sofferenza, a non subire il gioco avversario. Sia contro l’Atalanta che contro il Sassuolo siamo partiti bene, abbiamo fatto un buon quarto d’ora iniziale, con l’Atalanta siamo anche riusciti a trovare il gol, ma appena gli avversari si sono riorganizzati e hanno iniziato ad imporre il loro gioco siamo decisamente andati in sofferenza. 
Finché hai davanti il Verona e il Sassuolo di turno (con tutto il rispetto per il Verona e il Sassuolo di turno) riesci anche a ribaltarle le partite, ma appena ti ritrovi un avversario un po’ più forte, rischi seriamente di non riuscire a portarla a casa. 
Inzaghi ha molto da lavorare, questo lo stiamo scrivendo da parecchio tempo e, direi, è un dato di fatto inconfutabile. Potrebbe partire da alcune piccole modifiche di formazione. Per esempio, il Calhanoglu attuale non serve assolutamente nulla. Meglio Vidal che, sebbene ieri sera non abbiamo combinato nulla a parte fare falli qua e là, se non altro sembra che ci metta un po’ più di grinta, o magari Vecino. Altro punto, è ormai evidente che nel momento in cui entra Dimarco c’è un notevole cambio di passo: dargli un po’ più di spazio dal primo minuto non sarebbe un’idea malvagia. 
 Come fanno notare in molti (se non ricordo male l’ho fatto notare anche io), più che di Hakimi e di Lukaku, in questa Inter si sente la mancanza di Eriksen, del centrocampista che dà qualità al centrocampo. Nei nostri sogni estivi doveva essere Calhanoglu l’alter ego di Eriksen, ma alla fine della fiera direi che i nostri erano appunto sogni estivi. 
Comunque aldilà della valutazione dei singoli (piccola parentesi: ieri sera Handanovic è stato decisivo in più di un’occasione e stava anche per parare il rigore di Berardi: se giocasse sempre così, avremmo risolto un discreto problema, ovvero quello del portiere), Inzaghi deve mettersi di impegno e far fruttare al meglio le buone cose viste finora. Siamo i Campioni d’Italia in carica, mi aspetto, o meglio ci aspettiamo, una stagione da protagonista. FORZA INTER !!!

 
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1 commento:

Brother ha detto...

Siamo partiti decisamente meglio rispetto allo scorso anno. É vero, c'è da lavorare, é vero, non sempre potrà andarci bene. Ma noi siamo ottimisti. Vero?