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giovedì 17 giugno 2021

RILANCIO UCRAINA – ILLUSIONE DANIMARCA, RIMONTA BELGIO – L’OLANDA VOLA AGLI OTTAVI

CAMPIONATI EUROPEI DI CALCIO 2020 – GIRONE C 
UCRAINA-MACEDONIA DEL NORD 2-1 
29’ Yarmolenko – 34’ Yaremchuk – 57’ Alioski 

UCRAINA (4-3-3): Bushchan; Karavaev, Zabarnyi, Matvienko, Mykolenko; Shaparenko (33’ st Sydorchuk), Stepanenko, Zinchenko; Yarmolenko (25’ st Tsygankov), Yaremchuk (25’ st Besedin), Malinovskyi (46’ st Sobol). 
A disp.: Pyatov, Trubin, Krivtsov, Tymchyk, Sudakov, Marlos, Makarenko, Dovbyk. 
All.: Shevchenko. 
MACEDONIA DEL NORD (3-4-1-2): Dimitrievski; S. Ristovski, Velkovski (40’ st Trickovski), Musliu; Nikolov (1’ st Trajkovski), Ademi (40’ st Ristevski), Spirovski (1’ st Churlinov), Alioski; Bardhi (32’ st Avramovski); Pandev, Elmas. 
A disp.: Jankov, Siskovski, Bejtulai, Hasani, Kostadinov, M. Ristovski, Radeski. 
All.: Angelovski. 
Arbitro: Rapallini (Argentina) 

L’Ucraina riscatta la sconfitta all’esordio e supera 2-1 la Macedonia del Nord, ancora a zero punti nel gruppo C. La squadra di Shevchenko parte forte e nel primo tempo si porta sul doppio vantaggio con Yarmolenko al 29esimo (calcio d’angolo, clamoroso prolungamento di tacco in salto di Karavaev e tap-in a rete sul secondo palo di Yarmolenko) e Yaremchuk al 34esimo. Al 55esimo succede di tutto: il portiere ucraino devia sulla traversa un bel tiro di Trajkovski e sul pallone vagante Karavaev colpisce in pieno Pandev con un calcio ingenuo. Dal dischetto Alioski calcia malissimo, ma sulla ribattuta è lo stesso esterno del Leeds United a insaccare di prima. 
La partita si infiamma, ma Pandev e compagni non riescono a trovare il pareggio. Nel finale fallisce un rigore anche Malinovskyi. A Pandev e compagni serve ora un’improbabile impresa, mentre Shevchenko si giocherà la qualificazione contro l’Austria nella terza giornata. L'Ucraina (che aveva mostrato ottime cose già all’esordio contro l’Olanda) ha interrotto una striscia di sei sconfitte consecutive agli Europei con la seconda vittoria in assoluto nella competizione e la prima dopo il 2-1 contro la Svezia nel 2012. 

CAMPIONATI EUROPEI DI CALCIO 2020 – GIRONE B 
DANIMARCA-BELGIO 1-2 
2' Poulsen – 55’ T. Hazard – 70’ De Bruyne 

DANIMARCA (4-3-3): Schmeichel; Christensen, Vestergaard (39' st Skov Olsen), Kjaer, Maehle; Wass (17' Stryger Larsen), Hojbjerg, Delaney (27' st Jensen); Poulsen (17' Norgaard), Braithwaite, Damsgaard (27' st Cornelius). 
Ct: Hjulmand. 
BELGIO (3-4-2-1): Courtois; Alderweireld, Denayer, Vertonghen; Meunier , Tielemans, Dendoncker (14' Witsel), T. Hazard (45'+4 st Vermaelen); Mertens (1' st De Bruyne), Carrasco (14' st E. Hazard); Lukaku. 
Ct: Martinez.
Arbitro: Kuipers 

E’ sempre Belgio. A Copenaghen la Nazionale di Martinez vince in rimonta contro i danesi. I padroni di casa partono bene e la sbloccano dopo appena due minuti con Poulsen (è il secondo gol più veloce della storia degli Europei : 1'39''. Solo il russo Kirichenko contro la Grecia a Euro 2004 aveva fatto meglio: 1'05'')., ma poi crollano nella ripresa sotto i colpi di De Bruyne. Il gioiello del City entra a inizio ripresa, serve a Thorgan Hazard l'assist del pari (55esimo), poi trova il gol che ribalta il match (70esimo). 
Kjaer e compagni, trascinati dai propri tifosi, hanno messo in campo tutto quello che avevano, hanno dominato per 45' e nel finale hanno provato il tutto per tutto nel tentativo di agguantare un pari che sarebbe stato meritatissimo, ma si sono dovuti arrendere davanti ai colpi di genio di una nazionale fisicamente un po' scarica, ma che dal punto di vista tecnico ha poco da invidiare a chiunque. 
Il Belgio ritrova De Bruyne e Hazard, si appoggia al solito Lukaku e manda un messaggio alle rivali: la squadra di Martinez vola agli ottavi con un turno di anticipo come l'Italia, che potrebbe trovarsi sul suo cammino in un eventuale quarto di finale. 
Per la squadra di Hjulmand resta una flebile speranza, cioè quella di qualificarsi come migliore terza. Servirà però battere la Russia nell'ultima giornata, possibilmente con un punteggio alto. 

CAMPIONATI EUROPEI DI CALCIO 2020 – GIRONE C 
OLANDA-AUSTRIA 2-0 
11’ Depay (rig.) – 67’ Dumfries 

OLANDA (5-3-2): Stekelenburg; Dumfries, de Vrij, de Ligt, Blind (19’ st Aké), van Aanholt (19’ st Wijndal); de Roon (29’ st Gravenberch), Wijnaldum, F. de Jong; Weghorst (19’ st Malen), Depay (37’ st L. de Jong). 
A disp.: Krul, Bizot, Veltman, Promes, Klaassen, Timber, Berghuis. 
All.: de Boer. 
AUSTRIA (4-4-2): Bachmann; Lainer, Dragovic (39’ st Lienhart), Hinteregger, Ulmer; Baumgartner (25’ st Lazaro), X. Schlager (39’ st Onisiwo), Laimer (16’ st Grillitsch), Alaba; Gregoritsch (16’ st Kalajdzic), Sabitzer. 
A disp.: A. Schlager, Pervan, Trimmel, Friedl, Ilsanker, Schaub, Schopf. 
All.: Foda. 
Arbitro: Grinfeld (Israele) 

Con una prova di forza collettiva l’Olanda ripete il successo dell’esordio e sconfigge l’Austria 2-0, assicurandosi la qualificazione aritmetica agli ottavi di finale. All’11’ Alaba commette fallo in area e Depay porta in vantaggio gli Oranje su rigore (insieme a quello di Ruslan Malinovsky con l’Ucraina e Ezgjan Alioski con la Macedonia del Nord, sono tre i penalty assegnati nelle tre partite degli Europei di oggi, il maggior numero in un solo giorno nella competizione dal 1980), poi la squadra di de Boer gioca decisamente meglio e sfiora più volte il raddoppio. Il secondo gol arriva nella ripresa, quando una splendida azione corale sboccia nella fuga di Malen e nell’assist vincente per Dumfries. 
A questo punto la partita si addormenta, con la formazione di Foda consapevole del miracolo che servirebbe per ribaltare il risultato. Un tiro di Alaba ridesta i compagni momentaneamente a 10 minuti dalla fine, ma la spia della riserva è ormai accesa e la testa è già allo scontro diretto per gli ottavi di finale contro l’Ucraina. 
Due annotazioni: 1) L'Olanda ha segnato almeno due gol in nove partite di fila per la prima volta dal maggio 1935, non ha mai fatto meglio; 2) Maarten Stekelenburg dell’Olanda (38 anni 268 giorni) è diventato il secondo portiere più anziano a tenere la porta inviolata in una gara intera degli Europei, dopo Gábor Király, che ha registrato un clean sheet a 40 anni 74 giorni, sempre contro l’Austria, nel 2016. 

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3 commenti:

Mattia ha detto...

Il Belgio è uno spettacolo da seguire. Quando i suoi campioni si mettono in moto non ce n'é per nessuno.
L'Olanda vince, ma, per quanto mi riguarda, convince molto poco.

Riccardo ha detto...

Mi dispiace per la Macedonia, ma già essere arrivati fin qui è un grande successo.

Entius ha detto...

@Riccardo. Infatti. Credo che il loro obiettivo sia stato raggiunto. Inoltre hanno comunque fatto una buona figura nell'Europeo dando del filo da torcere a Ucraina e Austria.