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martedì 28 aprile 2020

TUTTI A MADRID !!! ...DIECI ANNI DOPO...

Tutti a Madrid!!! Lo so, sono passati un bel po’ di anni, ma credo che quella sera di fine aprile di 10 anni fa è stampata a fuoco nei nostri ricordi e nei nostri cuori. Tutti a Madrid. Una grandissima emozione, una gioia incontenibile, urla, abbracci, lacrime (cazzo, abbiamo anche pianto quella sera…) dopo 90 minuti di sofferenza con il cuore che batteva a mille e la paura di non riuscire a farcela. Tutti a Madrid. Un giorno torneremo a vincere ne sono sicuro, prima o poi solleveremo di nuovo al cielo quella coppa dalle grandi orecchie, ma le emozioni e le gioie di quella primavera non le rivivremo più. Purtroppo.
Come ho fatto una settimana fa per Inter-Barcellona, ho deciso di condurvi nei miei ricordi personali di quella fantastica serata. Per farvi rivivere ancora una volta quelle emozioni e, magari, ricordarvi sensazioni che avevate rimosso. Buona Lettura e… FORZA INTER !!!



ASPETTANDO LA PARTITA…
L’attesa. Quanto può essere piacevole e allo stesso tempo sofferente aspettare una semifinale di ritorno di Champions League? L’ho capito stasera sotto la doccia quanto sono stato di colpo assalito da un’ansia pre-gara, salvo poi tranquillizzarmi al pensiero che mancavano ancora ventiquattro ore. (…)
Chi l’avrebbe mai detto che saremmo arrivati fin qui? Io di sicuro no. Io avevo pronosticato che saremmo usciti presto e invece siamo qui a giocarci la qualificazione alla finale partendo da due gol di vantaggio.
Siamo qui a giocarci una semifinale di Champions League contro la squadra più forte d’Europa. Possiamo conquistare una finale che ci manca da 38 anni o potremmo mestamente tornarcene a casa, possiamo abbattere la forte corazzata blaugrana o doverci arrendere alla loro forza. Comunque vada potremo ritenerci soddisfatti, comunque vada possiamo uscire a testa alta dal Camp Nou. Comunque vada…FORZA INTER !!!

TUTTI A MADRID!!!
Sono stremato e felice. (..) Dopo essere tornato a casa e dopo una doccia veloce, sono qui, in mutande, a scrivere uno dei post più belli, uno di quei post che da blogger tifoso speri di scrivere prima o poi ma che potresti anche non scrivere mai.
Ragazzi, siamo in finale !!! E ci siamo arrivati dopo 90 minuti di sofferenza giocati in uno stadio che era una bolgia. Ci siamo arrivati dopo essere rimasti in 10 al 29esimo per l'espulsione di Thiago Motta per doppia ammonizione. Ci siamo arrivati dopo un’ora più recupero di sofferenza. Ci siamo arrivati dopo aver preso un gol a sette minuti alla fine (e io che gridavo come un matto “calma, sono solo 7 minuti, calma”) e dopo aver subito un altro in pieno recupero giustamente annullato per tocco di mano (se era valido penso che in molti saremmo morti d’infarto).
Siamo in finale. Andiamo a Madrid dopo aver subito quella che Mourinho ha definito “la sconfitta più bella della mia vita”. Il sogno continua. E diventa ogni giorno più bello.

IL GIORNO DOPO
Se dovessi racchiudere la bellissima serata di ieri sera con un’immagine, non avrei dubbi. La corsa di Mourinho a fine gara in mezzo al campo con il braccio alzato e il dito che indica in alto.
Se il 22 maggio andremo a Madrid gran parte del merito è del tecnico portoghese. Capace di forgiare un gruppo unito e compatto e una squadra che finalmente è diventata cosciente dei propri mezzi ed è diventata fortissima. Siamo al 29 aprile e siamo in corsa su tutti i fronti. Quando è successo l’ultima volta? Ammesso che sia successo di arrivare ad aprile in corsa su tutti i fronti.
Complimenti infine alla sportività catalana. I propositi di battaglia, il fracasso sotto l’albergo la notte prima della gara, Busquets che stramazza ignobilmente a terra e, ciliegina finale, l’apertura degli idranti mentre stavamo festeggiando la qualificazione. Vincere è facile per tutti. La cultura della sportività e della sconfitta invece è appannaggio di pochi. Difronte a questi inqualificabili gesti non può che crescere a dismisura il nostro orgoglio per averli sbattuti fuori, per averli eliminati, per avergli dato una lezione di calcio (che non necessariamente deve far rima con bel calcio). I più forti siamo noi, in finale ci andremo noi. A Madrid andremo noi a giocarci la Champions League. Loro possono tranquillamente andarsene al mare. FORZA INTER

IL GIORNO DOPO/2
Triplice fischio. Esplode la gioia. Mi ritrovo al centro della stanza abbracciato stretto con un amico, saltiamo impazziti mentre urliamo come matti e tutti gli altri fanno capannello su di noi. Siamo in finale, siamo in finale. Inizio ad abbracciare tutti, pacche sulle spalle, strette di mano. Gioia, quintali di gioia, vagonate di gioia. (..) Serata straordinaria. Torno a casa. Sembro reduce da una partita di calcetto, mi tuffo sotto la doccia, poi mi piazzo davanti al pc per scrivere ma le emozioni sono ancora troppo fresche per riuscirle a esprimerle a parole. Scrivo, cancello, riscrivo. Alla fine scrivo quello che mi viene, di getto. E’ stata una bellissima serata. Troppo bella perché riesca a raccontarla.
Ho dormito poco e male, l’adrenalina a mille, le emozioni ancora da smaltire. Stamattina guardandomi allo specchio mi sono fatto paura da solo. Sembravo uno zombie. Ma uno zombie felice per una finale di Champions League raggiunta dopo 38 anni. Andiamo a Madrid, il cuore nerazzurro batte sempre più forte.

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5 commenti:

Nerazzurro ha detto...

Ricordo ancora tutto. Anche a distanza di 10 anni, il prepartita, i 90 minuti di sofferenza, la gioia incontrollabile al triplice fischio finale. E come fai a dimenticare certe emozioni? Praticamente impossibile.

Matrix ha detto...

E come fai a dimenticarle certe emozioni? Praticamente impossibile. Ricordo anche le lacrime per la felicità. Cavolo, non ci capiterà mai più un'emozione così intensa.

Winnie ha detto...

Io non ho rimosso neanche che Keita segnò il 2-0 al 90esimo e per pochi interminabili istanti ci gelò il sangue. Questo per dire che di quella sera ricordiamo tutto, ma proprio tutto.

Brother ha detto...

"Se dovessi racchiudere la bellissima serata di ieri sera con un’immagine, non avrei dubbi. La corsa di Mourinho a fine gara in mezzo al campo con il braccio alzato e il dito che indica in alto."
Direi che quella bellissima serata si può racchiudere tutto in questa frase e questa immagine.

Nicola ha detto...

La nostra Champions l'abbiamo vinta quella sera. Superare il Barcellona ci ha dato la forza e la convinzione per riportare a casa la coppa dalle grandi orecchie.