Ad un certo punto bisogna avere l’intelligenza di farsi da parte. Soprattutto nel calcio, soprattutto se sei stato un grosso campione. Bisogna avere la capacità di rendersi conto fino a che punto spingersi e quando invece è necessario tirare il freno a mano e scendere dalla macchina. È un concetto che ho già espresso altre volte. Sono quasi certo di averlo utilizzato riferendomi a Javier Zanetti e Francesco Totti (vi chiedo scusa se non sono riuscito a recuperare gli articoli per dimostrare che non sto dicendo una sciocchezza), probabilmente l’ho usato anche per altri giocatori che ora non ricordo.
Sicuramente vale per Gianluigi Buffon che dopo aver salutato la Juventus un anno fa (con tanto di ipotesi di ritiro) e dopo un anno abbastanza mediocre al Paris Saint Germain (dove si ricordano più gli errori che le superparate), ha deciso di tornare in bianconero con il solo obbiettivo di battere il record di presenze in Serie A di Paolo Maldini (è a 640 presenze, gliene mancano otto per superare l’ex difensore rossonero).
Record che ovviamente gli faranno battere (tra partite pre-Champions League e sfide di fine stagione quando la Juventus sarà già Campione d’Italia, le occasioni non mancheranno), con tanto di articoli e servizi celebrativi su tutti i quotidiani sportivi (i titoloni si sprecheranno) e le trasmissioni di calcio (sono sicuro che a Sky e a Mediaset stanno già preparando uno speciale).
Io mi chiedo (e vi chiedo): Diventare il giocatore con più presenze in Serie A aggiungerebbe qualcosa alla già straordinaria carriera di Buffon? E, vedendolo dal lato Juve, ha senso cedere un portiere giovane (Perin andrà sicuramente altrove, a meno che non voglia rimanere a fare il terzo portiere) per prendere un 41enne che fra un anno comunque andrà via?
Probabilmente no. Battere il record di presenze in Serie A di Paolo Maldini o magari fra un paio di anni quello di Ballotta come giocatore più anziano ad aver disputato una partita di Serie A, non aggiungerebbe nulla alla sua carriera, né giocando fino al 42-43 anni dimostrerebbe di essere un eterno ragazzino che può fare la differenza (sebbene i giornali nostrani faranno di tutto per convincerci del contrario, l’ultima stagione al Psg lo ha dimostrato).
Sull’operazione della Juventus non mi esprimo più di tanto. Per come la vedo io, avendo già Szczesny e Perin non c’era la necessità di un altro portiere, specialmente se ciò comporta la cessione di uno dei due. Ma contenti loro…
Lo so, qualcuno, specialmente quelli di fede bianconera, non vedranno di buon occhio il mio discorso e lo leggeranno come un parere “da interista”. Ma, come ho scritto all’inizio, a suo tempo feci lo stesso discorso anche con Zanetti, quindi il mio punto di vista esula dall’essere tifosi. I grandi campioni devono avere la capacità e l’intelligenza di fermarsi al momento giusto. Altrimenti si diventa come quel signore 80enne che si ostinava a voler guidare a tutti i costi la macchina nonostante non avesse più i riflessi per farlo. Tristemente ridicolo. Nulla di più.
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CARO GIGI, TI SCRIVE UN MISERABILE...
5 commenti:
"L'intelligenza di farsi da parte". Buffon ti sembra una persona intelligente?
Lo scrivevo anche l'altro giorno, riportarlo alla Juventus (e sacrificare Perin) solo perché deve superare Maldini, mi pare una grande cazzata da parte della nostra società. A 41 anni non è un sacrilegio ritirarsi.
@LadyMarianne. In effetti... :-)
Ma quanto state a rosicare?
Sinceramente è una scelta che fatico a comprendere da entrambe le parti. Perché affidarsi ad un portiere 41enne? Perché voler a tutti i costi battere un record che non ha nessun valore?
Maldini non viene mica ricordato perché è il giocatore con più presenze in Serie A, e lo stesso vale per Buffon.
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