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lunedì 1 aprile 2019

SI E' PERSO L'OBIETTIVO PRIORITARIO: IL BENE DELL'INTER

“Icardi poteva giocare anche un tempo, ma con la Lazio era giusto giocassero gli altri. C’è da avere credibilità all’interno dello spogliatoio, essendo anche un po’ forti. Per quanto mi riguarda è 22 anni che ho credibilità con i miei calciatori, loro sanno raccontare la mia storia. Una cosa umiliante per gli sportivi e per i tifosi interisti. Non so come valutare la situazione, pensate a cosa vuol dire fare una trattativa con un giocatore per convincerlo a vestire la maglia dell’Inter. Icardi, come ho detto in conferenza stampa, doveva stare una partita fuori. Ora tornerà in gruppo e poi vedremo. Solo Messi e Ronaldo fanno la differenza. È la disciplina la vera forza di una squadra e di un professionista, quella che bisogna avere verso sé stessi e verso il contesto in cui si lavora”.
Lo so, dovevamo analizzare la sconfitta di ieri sera e invece ci ritroviamo a commentare l’ennesima puntata dell’infinita vicenda Icardi con Spalletti che esclude il giocatore dalle convocazioni per Inter-Lazio e poi nel post-gara si lascia andare ad uno sfogo abbastanza pesante nei confronti dell’ex capitano (e se vogliamo anche della società).
Su una cosa siamo tutti d’accordo con il tecnico nerazzurro: è veramente umiliante per l’Inter e per i propri tifosi che una dirigenza debba pregare un suo tesserato a vestire la maglia nerazzurra. È una cosa che non si è mai vista e che probabilmente poteva succedere solo all’Inter (non a caso…).
Ma credo che su un’altra cosa siamo altrettanto tutti d’accordo: nelle ultime settimane si è perso il vero obiettivo, quello più importante, ovvero, prima di tutto viene il bene dell’Inter. Icardi, Wanda Nara, Spalletti, tutti si sono riempiti la bocca di “Inter”, ma nessuno di loro ha veramente fatto il bene dell’Inter, posponendo i propri interessi a quello della squadra nerazzurra (chissà se un giorno si potrà applicare il contratto a provvigioni anche a giocatori e allenatori: più ottieni risultati, più ti pago).
Qualcuno ieri ha ricordato un altro episodio capitato all’Inter qualche anno fa (chissà perché capitano tutti a noi…). Nell’aprile 2010, la sera in cui battemmo il Barcellona (e chi se la scorda quella serata…) Balotelli prima di uscire dal campo gettò a terra la maglia nerazzurra sancendo di fatto la fine del suo rapporto con l’Inter. Dopo quella gara l’Inter giocò altre 7 partite, Balotelli era tra i convocati in sei di queste partite, giocò tre partite di cui due da titolare e segnò anche un gol (contro il Chievo) che risultò decisivo ai fini del risultato. Come è logico che fosse, a fine stagione le strade della squadra nerazzurra e di SuperMario si divisero, ma fino a quando fu un tesserato nerazzurro venne utilizzato come tutti gli altri e diede il suo (piccolo) contributo alla conquista del Triplete. Se negli spogliatoi ci furono screzi o volò qualche schiaffone non ci è dato sapere (i problemi dello spogliatoio rimangono nello spogliatoio, non devono essere spifferati dalla soubrette di turno). È vero, a gestire quella squadra non c’era “un pirla qualsiasi” (per usare le sue parole…), ma un allenatore come Mourinho che sapeva come comportarsi dentro e fuori dallo spogliatoio (probabilmente lo Special One certe sfuriate davanti le telecamere non le avrebbe mai fatte).
Il bene della squadra dovrebbe essere anteposto a tutto e tutti. Da Zhang all’ultimo dei magazzinieri tutti dovrebbero lavorare per il bene dell’Inter e invece da un mese e mezzo ci si sta perdendo in chiacchiere, ripicche, finti infortuni, riunioni, accordi, dichiarazioni. E il tutto, inevitabilmente, riflette sulle prestazioni nerazzurre. Le parole di Borja Valero ieri sera dopo la gara dovrebbero far riflettere. "Quando succedono queste cose non è facile mantenere la concentrazione giusta, ma noi dobbiamo dare il massimo in campo". Già abbiamo una rosa che è quella che è, con giocatori che dovevano incidere e non l’hanno fatto (ogni riferimento a Perisic e Naingollan non è casuale), se poi aggiungiamo anche queste scaramucce da scuole elementari… FORZA INTER !!!



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3 commenti:

Matrix ha detto...

Una rosa con molte lacune, gente come Perisic e Naingollan che dovevano incidere e non l'hanno fatto, il nostro giocatore più forte che fa le bizze inventandosi presunti infortuni, un'allenatore che va in bambola e sparla a sproposito. Io vorrei capire una cosa: come facciamo ad essere terzi?

Entius ha detto...

Inizio a chiedermelo anche io.

Brother ha detto...

Al lungo elenco di gente che non pensa al bene dell'Inter aggiungerei anche ai tifosi divisi tra pro-Icardi e pro-Spalletti, quando la cosa fondamentale sarebbe essere pro-Inter.