Come è quel motto? Chiodo scaccia chiodo. Per smaltire la delusione di una eliminazione in Champions League cosa c’è di meglio di rituffarsi in campionato? Dopo una pesante sconfitta (e quel 1-1 casalingo di martedì equivale ad una pesante sconfitta) l’ideale è riscattarsi subito con una vittoria convincente. Anche perché, come hanno sottolineato in molti, nelle ultime sette partite tra campionato e coppe abbiamo vinto solo una volta (3-0 col Frosinone), segno che, debacle europea a parte, non ce la stiamo passando troppo bene. Questo inizio di dicembre coincideva con un tour de force importante (Tottenham-Roma-Juventus in trasferta e sfida decisiva col Psv) e purtroppo non l’abbiamo superato indenne. Speravamo di qualificarci agli ottavi in Champions League e contavamo di fare qualche punto in più in campionato. Non c’è riuscito né l’una né l’altra cosa (e a conti fatti saremmo tranquillamente riusciti a fare sia l’una che l’altra cosa).
E ora che si fa? Ci piangiamo addosso fino a maggio? Passiamo il tempo a criticare questo o quel giocatore? Creiamo hasthag tipo #Spallettiout? Speriamo che Marotta, insediatosi due giorni fa, faccia qualche miracolo? O facciamo la cosa più ovvia del mondo: ci rimbocchiamo le maniche e ripartiamo alla grande?
Oggi pomeriggio viene a farci visita l’Udinese. Avversario che, pensando allo scorso anno, non evoca bei ricordi. Ma pur fortuna ogni partita e ogni stagione fa storia a sé, quindi non ha alcun senso pensare al passato. E ciò che conta è la sfida di oggi pomeriggio.
Spalletti deve rinunciare ancora a Vecino e anche Naingollan non è al meglio. Per fortuna l’emergenza centrocampo è rientrata perché sono disponibili Gagliardini e Joao Mario. La formazione dovrebbe prevedere D’Ambrosio, Skriniar, De Vrij e Asamoah in difesa, con l’ex giocatore bianconero che potrebbe avere un turno di riposo lasciando spazio a Vrsaljko (in questo caso il croato andrà a destra e D’Ambrosio verrà spostato a sinistra). A centrocampo Brozovic, come detto, verrà affiancato da Gagliardini e Joao Mario. In avanti sicuri Politano ed Icardi (i migliori in campo martedì contro il Psv) con Keita e Perisic a giocarsi una maglia come esterno offensivo (e ribadisco che dare un turno di riposo al giocatore croato non sarebbe un’idea malvagia).
L’Inter è saldamente in vantaggio nel bilancio dei 45 precedenti con i nerazzurri vittoriosi in 24 occasioni (l’ultima il 28 maggio 2017, un sonoro 5-2), undici sono i pareggi (l’ultimo confronto finito in parità è lo 0-0 del 27 marzo 2014) mentre l’Udinese ha vinto solo 10 volte. Ma c’è anche da dire che i nerazzurri hanno vinto solo due volte nelle ultime sette partite casalinghe contro i friulani (un pareggio e quattro sconfitte completano il quadro). Inoltre, come ricorderete tutti, esattamente un anno fa (16 dicembre 2017) la formazione bianconera ci inflisse la prima sconfitta stagionale dando il via ad una crisi che durò fino a febbraio. Infine, per completare il quadro delle situazioni negative, negli ultimi sette anni è capitato in tre occasioni di affrontare l’Udinese in casa a dicembre e in tutte e tre le occasioni abbiamo rimediato una sconfitta. Insomma, visto così il quadro non è dei migliori.
Ma ovviamente delle statistiche a noi interessa poco. Per noi conta solo ripartire. E per ripartire dobbiamo vincere. Lo scorso anno la sfida con l’Udinese sancì l’inizio della nostra crisi, magari quest’anno la sfida contro i friulani sancirà la fine della nostra crisi. Io ci spero. Anzi io ci credo. Forza ragazzi, ripartiamo alla grande!!! FORZA INTER !!!
5 commenti:
Per quanto possa sembrare assurdo, la partita di oggi pomeriggio è fondamentale per il nostro futuro in questa stagione. Un'immediata vittoria vorrebbe dire ripartire alla grande, un pareggio o una sconfitta aumenterebbe la crisi e le nostre incertezze.
No no, nessuna assurdità. E' proprio così.
Io sono abbastanza tranquillo. Se giochiamo come sappiamo (e come abbiamo fatto in alcune occasioni) non dovremmo avere particolari problemi a portare a casa la vittoria.
Se poi ci complichiamo la vita e un altro discorso...
Molto dipenderà da quanto sono "incazzati" i nostri. Se dipendesse da Icardi, Politano, Skriniar e un altro paio direi che oggi si vince facile. Ma purtroppo si va in campo in 11…
E purtroppo il problema di questa Inter è proprio questo. C'è Icardi, ma c'è anche Perisic, c'è Politano ma c'è anche Asamoah. Devo andare avanti?
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