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lunedì 13 agosto 2018

SIMPLY THE BEST - I Campioni Del Passato. GIACINTO FACCHETTI

 Viaggio tra alcuni campioni del passato che hanno fatto la storia del calcio 

 GIACINTO FACCHETTI 
 Luogo e Data di Nascita: Treviglio, 18 luglio 1942 
 Nazionalità: Italiana 
Ruolo: Terzino sinistro 
 Altezza: 188 cm – Peso: 83 kg 

Giacinto Facchetti (Treviglio, 18 luglio 1942 – Milano, 4 settembre 2006) è stato un calciatore e dirigente sportivo italiano, di ruolo difensore, impiegato principalmente come terzino sinistro e occasionalmente come libero.
Dopo gli esordi da attaccante, sotto la guida di Helenio Herrera Facchetti divenne un terzino sinistro con spiccate propensioni offensive, che gli consentirono di realizzare 59 reti in Serie A, record assoluto per un difensore.
Legò il proprio nome a quello dell'Inter, della quale fu giocatore dal 1960 al 1978 (collezionando in totale 634 presenze e 75 reti) e presidente dal gennaio 2004 al settembre 2006.
All'inizio della sua militanza nell'Inter fu ribattezzato Cipe, nomignolo che lo accompagnò per tutta la vita: l'opinione più diffusa è che tale soprannome sia nato in seguito a un errore di Helenio Herrera, che storpiò il cognome di Facchetti in Cipelletti; tuttavia, c'è chi ritiene che la sua origine vada attribuita al portiere Lorenzo Buffon, e non all'allenatore argentino.

L'esordio in Serie A avvenne il 21 maggio del 1961, in un Roma-Inter conclusosi con la vittoria dei nerazzurri per 2-0. Facchetti rappresentò l'Inter fino al 1978 vincendo la Coppa dei Campioni nel 1964 e nel 1965 e il campionato italiano nel 1963, 1965, 1966 e 1971. Con la squadra nerazzurra vinse anche due Coppe Intercontinentali ed una Coppa Italia. Con l'Inter in 634 partite realizzò 75 gol: fu nel 1965-1966 il primo difensore a segnare 10 reti nel campionato italiano.
Si rivelò fondamentalmente corretto in campo, venendo espulso solo una volta nell'arco di tutta la sua carriera, per un applauso al direttore di gara Vannucchi in Inter-Fiorentina (1-0) del 13 aprile 1975.
In nazionale Facchetti esordì, insieme a Lido Vieri, il 27 marzo 1963 nell'incontro valido per la qualificazione all'Europeo del 1964 disputato a Istanbul contro la Turchia in cui l'Italia vinse per 1-0. Da allora disputò 94 partite, mettendo a segno tre reti. Vinse da capitano il Campionato d'Europa di calcio del 1968 e arrivò secondo dopo la storica vittoria per 4-3 sulla Germania Ovest alla Coppa del Mondo di calcio del 1970. È stato il primo giocatore degli Azzurri a disputare due Mondiali consecutivi da capitano (Messico 1970 e Germania Ovest 1974).
Lo stesso anno in cui diede addio al calcio ebbe l'opportunità di fare il dirigente accompagnatore dell'Italia durante il campionato mondiale di calcio 1978 in Argentina.
Dopo esser divenuto rappresentante all'estero per l'Inter, divenne vice presidente dell'Atalanta nel 1980, per poi tornare dai nerazzurri di Milano durante la presidenza di Massimo Moratti col il ruolo di direttore generale prima e di direttore sportivo poi. Nel febbraio 2003, venne inibito dal giudice sportivo per essere entrato nello spogliatoio dell'arbitro Racalbuto e dei suoi assistenti rivolgendosi agli stessi in modi "non rispettosi", come recitò il referto. Divenne vicepresidente dopo la morte di Giuseppe Prisco e, infine, presidente il 19 gennaio 2004, dopo le dimissioni di Massimo Moratti.
Da presidente dell'Inter ha vinto uno scudetto, due Coppe Italia e due Supercoppe italiane.
Considerato un innovatore del ruolo per via della sua costante partecipazione al gioco d'attacco, è ritenuto uno dei migliori giocatori nella storia del calcio italiano. Occupa la 90ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer. Nel 2004 è stato inserito nella FIFA 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi redatta da Pelé e dalla FIFA in occasione del centenario dalla sua fondazione, mentre nel 2006 è stato insignito dalla stessa Federazione del Presidential Award postumo per il contributo offerto al mondo del calcio sia da giocatore che da dirigente. Nel 2018, la rivista France Football lo ha inserito nella lista dei 100 giocatori più importanti nella storia dei Mondiali, ricordando le sue prestazioni nell'edizione 1970.

 PALMARES 
4 Scudetti: 1962-1963, 1964-1965, 1965-1966, 1970-1971 (tutti con l’Inter)
1 Coppa Italia: Inter 1977-78
2 Coppe dei Campioni: 1963-1964, 1964-1965 (entrambe con l’Inter)
2 Coppe Intercontinentali: 1964, 1965 (entrambe con l’Inter)
1 Campionato Europeo: 1968

 LA CARRIERA DI GIACINTO FACCHETTI 
STAGIONE
SQUADRA
SERIE
PRESENZE
GOAL
1960-1961
INTER
A
3
1
1961-1962
INTER
A
15
-
1962-1963
INTER
A
31
4
1963-1964
INTER
A
32
4
1964-1965
INTER
A
32
2
1965-1966
INTER
A
32
10
1966-1967
INTER
A
34
4
1967-1968
INTER
A
28
7
1968-1969
INTER
A
30
6
1969-1970
INTER
A
28
5
1970-1971
INTER
A
30
5
1971-1972
INTER
A
27
4
1972-1973
INTER
A
29
1
1973-1974
INTER
A
28
2
1974-1975
INTER
A
23
-
1975-1976
INTER
A
28
3
1976-1977
INTER
A
27
1
1977-1978
INTER
A
18
-


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3 commenti:

Brother ha detto...

Grandissimo campione. E inoltre grandissimo uomo. Personaggi così non ce me stanno più in giro. Un vero peccato.

BlackWhite ha detto...

Quando la finirete con questa opera di beatificazione? Tanto si è capito che personaggio era dal punto di vista dirigenziale.

Nerazzurro ha detto...

Mi sa che ti confondi con il tuo caro Moggi. Su Facchetti solo e soltanto stupide illazioni (come è facile parlare di chi è morto e non può difendersi), i fatti dimostrano ben altro.