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martedì 20 marzo 2018

SERIE C, QUESTIONE DI PROVVISORIETÀ

PUNTO C Notizie dalla Lega Pro
Il Devoto-Oli definisce la provvisorietà come “sussistenza che presuppone una soluzione di ripiego, non definitiva” (p. di una situazione) oppure “indeterminatezza associata a superficialità e a difetto di ponderazione” (p. di un’opinione). Secondo la stessa fonte è provvisorio ciò “che ha una destinazione o una validità solo temporanea” oppure è “non ben definito, scarsamente fondato” o, infine, è “privo di solidità e sicurezza”.
Come tutti gli anni, in Serie C, la provvisorietà inizia con regolarità svizzera dall’incredibile tormentone del format. Si passa da 60 club ai 56 ufficializzati dal Consiglio Federale, per salire poi a 57 (ripescaggio del Rende). Il risultato sono tre gironi dispari a 19 squadre. Le classifiche diventano illeggibili da subito, per il riposo coatto di un club ad ogni turno.
Durante il girone d’andata la cancellazione del Modena falsa la classifica del girone B, rimette in pari il numero di società iscritte e costringe paradossalmente due club per turno al riposo coatto.
Un vero obbrobrio. Quello che Gadda definirebbe uno “gnommero”. La lettura della classifica, a questo punto, diventa un rebus degno della “Settimana Enigmistica”.
Sempre nel girone B il Vicenza viene dichiarato fallito. Si pone rimedio al caos che avrebbe generato una seconda cancellazione ricorrendo a un (generoso?) esercizio provvisorio. Il club veneto si rimette a macinare risultati, dopo una fase di astinenza legata alla precarietà societaria. Un dato, anche questo, che altera e non poco una classifica sempre più ingarbugliata. Le notizie che arrivano dal sodalizio berico, con i tifosi storici schierati contro la curatela fallimentare, non fanno tuttavia presagire niente di buono in quanto alla definitiva sopravvivenza del club.
Non finisce qui. Nel girone A va a gambe all’aria l’Arezzo. Il fatto è che l’esclusione di un club nel girone di ritorno, a differenza di quanto avvenuto per il Modena cancellato dai ruoli federali durante l’andata, comporterebbe l’acquisizione dei risultati delle partite già giocate. Un buco nero nel regolamento. Chi lo andrebbe a spiegare alle società che hanno perso punti con l’Arezzo e che sarebbero gravemente penalizzate dalla scomparsa del club toscano? La Lega di Firenze decide di rinviare d’ufficio addirittura tre partite del club amaranto, che non gioca ormai da quasi un mese. Anche in questo caso, dopo la dichiarazione di fallimento e per omogeneità con il caso Vicenza, non si nega l’esercizio provvisorio.
Tornando al Devoto-Oli, il termine provvisorietà si attaglia benissimo all’andamento del campionato di Serie C. La terza serie nazionale non è mai stata così provvisoria come in questa deprimente stagione 2017-18. Pensavamo di aver assistito a ogni genere di anomalia, ma la Lega Pro quest’anno sta davvero superando se stessa e le peggiori previsioni possibili.
Un contesto disastrato al quale si cerca di porre rimedio si rimedia con toppe di ogni genere, ma la carenza della pur minima sostenibilità economica continua a esporre i club alle scorribande di millantatori di ogni genere. Nani e ballerine popolano le cronache della C. Il calcio giocato ha sempre meno spazio e rilievo.
In questa categoria tutti sono precari, chi segue le regole esattamente come chi non le segue. E così ci si trascina stancamente verso il baratro, nella sostanziale indifferenza del sistema calcio italiano. Per la serie, muoia Sansone con tutti i Filistei.
FONTE: CALCIOPRESS
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1 commento:

Pakos ha detto...

Purtroppo è un discorso trito e ritrito. C'é bisogno di una totale riforma con sostanziale modifiche nel numero di squadre ammesse e nelle garanzie per potersi iscrivere. Altrimenti tutti gli anni sarà la stessa storia.