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venerdì 23 marzo 2018

E’ SEMPRE LA SOLITA ITALIA, SI ARRENDE ALL’ARGENTINA

Amichevole
ARGENTINA-ITALIA 2-0
75’ Banega – 85’ Lanzini

ARGENTINA (4-2-3-1): Caballero; Bustos, Otamendi, Fazio, Tagliafico; Paredes (18' st Banega), Biglia; Lanzini, Lo Celso (30' st Pavon), Di Maria (18' st Perotti), Higuain.
A disp.: S.Romero, Guzmán, Mercado, Acuña, Messi, Mascherano, E.Pérez, Rojo, Á.Correa, Lautaro Martínez.
Ct.: Sampaoli
ITALIA (4-3-3): Buffon; Florenzi (16' st Zappacosta), Bonucci, Rugani, De Sciglio; Parolo (16' st Pellegrini), Jorginho (41' st Belotti), Verratti (25' st Cristante); Chiesa (16' st Candreva), Immobile (29' st Cutrone), Insigne.
A disp.: G.Donnarumma, Perin, Gagliardini, Spinazzola, Verdi, Ferrari, Darmian, Ogbonna, Bonaventura.
Ct.: Di Biagio.
Arbitro: Atkinson (Inghilterra)

Parte con una sconfitta l’avventura (probabilmente ad interim) di Luigi Di Biagio sulla panchina della Nazionale Azzurra. All’Etihad Stadium di Manchester infatti l’Argentina supera gli azzurri per 2-0 grazie ai gol di Banega e Lanzini nella seconda parte della ripresa.
La prima Italia di Di Biagio prevede Buffon in porta (e figuriamoci…), Florenzi e De Sciglio terzini, Rugani-Bonucci centrali difensivi, a centrocampo Verratti, Parolo e Jorginho (spazio ai giovani? Meglio dare spazio agli oriundi) e Chiesa, Immobile e Insigne a comporre il tridente offensivo.
Dall’altra parte Sampaoli (o meglio, dovremmo dire Messi visto che la Pulce decide chi deve essere convocato e chi deve giocare) mette Lo Celso dietro a Higuain con Lanzini e Di Maria sugli esterni e Biglia davanti alla difesa. Panchina per Messi che non si ribassa a giocare contro una Nazionale che non sarà neanche al Mondiale.

L'Argentina parte bene, e sfruttando la velocità di Di Maria e le sponde di Higuain cerca di prendere il pallino del gioco. Il primo pericolo per la porta azzurra arriva sul colpo di testa di Otamendi, che impegna subito Buffon. Gli Azzurri faticano a creare e Verratti perde qualche pallone di troppo in mediana.
Al 38esimo il tiro di Paredes esce di poco sulla destra di Buffon. La difesa azzurra traballa e su apertura di Di Maria, Higuain può calciare da distanza ravvicinata: Buffon a fatica riesce a smorzare la conclusione, per fortuna Rugani perfeziona il disimpegno davanti alla riga di porta.
In apertura di ripresa gli Azzurri sprecano una ghiotta occasione: Immobile sfrutta una palla persa da Paredes per smarcare Insigne davanti a Caballero, e l'esterno offensivo del Napoli spara alto da distanza ravvicinata. Sarà questa l’unica occasione che la formazione italiana riuscirà a creare.
Di Maria, tra i migliori in campo, impegna ancora Buffon. Si parte con la girandola dei cambi. C’è spazio per Zappacosta, Pellegrini, e soprattutto per Cutrone (anche Di Biagio si è reso conto che Belotti non era presentabile e poiché lo spogliatoio gli ha imposto di non convocare Balotelli, non aveva molte alternative nel reparto offensivo).
Dall’altro lato Sampaoli/Messi decidono di dare spazio a Banega. Ed è proprio l’ex giocatore dell’Inter a sfruttare una palla persa da Jorginho e a battere Buffon (tutt’altro che impeccabile nell’occasione) dal limite dell'area con una rasoiata vincente. Gli Azzurri provano a cercare il pareggio, ma vengono puniti in contropiede con il gal del 2-0 firmato da Lanzini che chiude di fatto la partita.
Di Biagio non inizia nel migliore dei modi, ma bisogna anche riconoscere che non ha la bacchetta magica. Ha fatto del suo meglio (compatibilmente anche con le esigenze dello spogliatoio…). Non basta certo una partita per giudicare l’operato di un commissario tecnico. La difesa non è stata impeccabile, forse sono stati persi un po’ troppi palloni in fase di costruzione di gioco e l’attacco non si è reso pericoloso più di tanto. Risultato a parte, direi che per il momento questa Italia è rimandata. La sensazione (che del resto avevamo anche a novembre subito dopo la mancata qualificazione Mondiale) è che la strada verso la ricostruzione è lunga e, ahimè, abbastanza in salita.

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7 commenti:

Stefano ha detto...

Non hai risparmiato nessuno nelle tue critiche, ne hai per tutti... :-)
Roma non è stata fatta in un giorno e sinceramente non mi aspettavo una super Italia. Forse è mancata una reazione d'orgoglio che ci aspettavamo, ma la Nazionale azzurra purtroppo attualmente è questa. Punto.

Salvatore ha detto...

Entius permettimi di dissentire su due questioni. Sul fatto che Messi decida chi debba essere convocato e sul fatto che Balotelli non sia stato convocato per volere dello spogliatoio.
Credo che in entrambi i casi ci sia un commissario tecnico che decida chi convocare o non convocare e che l'opinione dello spogliatoio abbia un peso relativo.

Entius ha detto...

@Salvatore. Peccato che i fatti ti smentiscano. Sampaoli in alcune dichiarazioni dei giorni scorsi ha lasciato intendere che lui sarebbe disposto a convocare Icardi, ma che il resto dello spogliatoio non sia daccordo. Del resto non è un mistero che finora Maurito abbia "visto" poco la Nazionale proprio perché alcuni senatori (Messi e Mascherano su tutti) non lo vogliono.
Icardi è il caso più eclatante, ma non è il solo. Per fare un altro esempio, come mai Dybala non viene preso in considerazione?

Brother ha detto...

Meglio così, caro Entius. Spesso le nazionali ci hanno portato solo guai. Quindi sono contento che l'Argentina non abbia convocato Icardi, ce lo teniamo stretto stretto noi.

Gaetano73 ha detto...

L'italia le amichevoli nn le ha "mai giocarte" neppure nei tempi di splendore, figuriamoci in una situazione come quella attuale.
Sul fatto che Messi decida credo che ci sia del vero.
Se sono Messi ho il potere di dire/consigliare il mio mister, che mi trovo meglio a giocare con Tizio piuttosto che con Caio, perché me la passa, lavora per me, nn mi pesta i piedi ecc.ecc.
Su Balotelli credo che nn serva parlarne ancora.Lui come Cassano ha avuto le sue chance, ma le ha sempre buttate alle ortiche.
Il nuovo ciclo x l'Italia comincerà a partire dalla prima partita ufficiale.

Ciaskito ha detto...

La cosa che dà fastidio è che lo spogliatoio abbia potere decisionale e che possa condizionare le scelte di un commissario tecnico. Tra l'altro Messi col Barcellona ha vinto tutto, ma in Nazionale ha fatto sempre pena, sciogliendosi come neve al sole quando serviva il suo contributo. Quindi non capisco da dove derivi il suo potere decisionale.

Gaetano73 ha detto...

@Ciaskito
È pur sempre insieme a cr7 il più forte al mondo e quindi può.
Tra lui e Maradona c'è però differenza.
Diego era l'eroe di tutta l'Argentina, soprattutto dei ceti più deboli e poveri.Leo è uno splendido fuoriclasse, un fenomeno, in cui tutti gli argentini sperano ma non é amato allo stesso modo.
Fino a che giocherà in nazionale, influenzerà sempre la scelta dei compagni con cui giocare.
Ti ricordo che anche al barca molti campioni hanno cambiato aria xké nn andavano a genio a messi....Zlatan uno su tutti