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venerdì 10 novembre 2017

ITALIA MALE LA PRIMA: DELUDENTE E BEFFATA

Qualificazioni Mondiali Russia 2018 – Andata Playoff
SVEZIA-ITALIA 1-0
62’ J. Johansson 

SVEZIA (4-4-2): Olsen; Krafth (dal 38’ s.t. Svensson), Lindelof, Granqvist, Augustinsson; Claesson, S. Larsson, Ekdal (dal 12’ s.t. J. Johansson), Forsberg; Berg (dal 30’ s.t. Thelin), Toivonen. (Nordfeldt, K. Johansson, J. Larsson, Jansson, Olsson, Helander, Rodhen, Sema, Guidetti).
C.t.: Andersson.
ITALIA (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Candreva, Parolo, De Rossi, Verratti (dal 31’ s.t. Insigne), Darmian; Immobile, Belotti (dal 20’ s.t. Eder). (Donnarumma, Perin, Rugani, Astori, Zappacosta, Florenzi, Gagliardini, Jorginho, Bernardeschi, Gabbiadini). C.t.: Ventura.
ARBITRO: Cakir (Turchia).

Ci aspettavamo una buona prestazione. Ci aspettavamo una gara tutta grinta e cuore. Ci aspettavamo di mettere il primo mattoncino per la qualificazione alla fase finale del Mondiale in Russia. Siamo rimasti delusi. A Solna l’Italia rimedia una sconfitta per 1-0 (sfortunata deviazione di De Rossi su tiro di Johansson) che preoccupa più per la prestazione che per il risultato in sé (questa Svezia conferma di non essere un avversario ostico e ribaltare il minimo svantaggio è impresa tutt’altro che ardua se solo giocassimo “da Italia”).
Ventura deve rinunciare a Zaza per un problema ad un ginocchio. In attacco spazio a Belotti (non ancora al meglio) al fianco di Immobile (stasera di nome e di fatto). In difesa ovviamente gioca la BBC (Bonucci-Barzagli-Chiellini), mentre nel centrocampo a cinque Candreva e Darmian sono gli esterni e Verratti, Parolo e De Rossi giocano in mezzo.
Pronti, via e Bonucci rimedia subito una gomitata da Toivonen. Gli scandinavi la mettono subito sul piano fisico con interventi duri e decisi. L’Italia si rende pericolosa dopo sei minuti. Ma Belotti di testa spedisce di poco a lato. Sull’altro fronte l’occasione capita sui piedi di Toivonen ma il tiro finisce fuori. E’ un’Italia disordinata, con Immobile e Belotti tutt’altro che incisivi e Verratti che ancora una volta delude nelle occasioni che contano.
Nella ripresa l’Italia sembra aver preso le misure all’avversario, ma al 62esimo arriva la doccia gelata. Johansson dal limite spara un pallone senza pretese, ma la sfera colpisce De Rossi e spiazza Buffon. E’ l’1-0 per la Svezia. Ventura prova a cambiare qualcosa inserendo Eder per uno spento Belotti. Al 70esimo l’occasione per pareggiare i conti è sui piedi di Darmian, ma non è serata e il pallone si stampa sul palo. Il ct azzurro prova la mossa della disperazione buttando nella mischia anche Insigne, ma non succede più nulla.
Finisce 1-0. Una sconfitta col minimo svantaggio che tutto sommato potrebbe anche non preoccupare. E invece preoccupa e non poco. Preoccupa perché questa Italia non ha più un gioco, né un’identità, preoccupa perché non abbiamo visto una prestazione confortante, preoccupa perché di alternative ce ne sono ben poche (Eder che all’Inter fa panchina è un esempio lampante), preoccupa perché non troviamo un motivo che sia uno che ci faccia ben sperare, preoccupa perché la Svezia ha vinto senza creare particolari pericoli (gol a parte, Buffon ha avuto ben poco lavoro).
Fra tre giorni a Milano servirà un miracolo. Di quelli grossi. Altrimenti dopo 60 anni il Mondiale lo vedremo da casa, come spettatori. Non una bella prospettiva, ma purtroppo sarebbe lo specchio fedele di cosa può offrire il calcio italiano oggi. Ovvero nulla.


5 commenti:

Mattia ha detto...

Nulla è perduto. Abbiamo perso la battaglia, ma non la guerra. Lunedì sera possiamo ancora portare a casa la qualificazione con una prestazione all'altezza del nostro prestigio.

Rudy ha detto...

Bisogna esonerare Ventura. Immediatamente. E' un commissario tecnico incapace, messo lì per puro caso.

Simone ha detto...

Ventura ha sicuramente le sue colpe, ma bisogna anche ammettere che questa Nazionale non ha certo grosse qualità. Mancano i Pirlo, i Nesta, manca la fantasia di Del Piero, Baggio, Totti.
Abbiamo qualche buona individualità, ma non siamo certo una grande Nazionale. Poi, ovviamente la colpa si dà sempre a Ventura per comodità, ma non è assolutamente l'unico colpevole.

Lady Marianne ha detto...

Colpe o non colpe, pensiamo a portare a casa questa qualificazione che poi è l'unica cosa che conta. Il resto sono solo chiacchiere.

Ciaskito ha detto...

Il vostro ottimismo è quasi commovente. Siete così sicuri che possiamo farcela? E questo vostro ottimismo su quali basi si poggia?