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sabato 11 novembre 2017

IO STO CON VENTURA (sicuri che tutte le colpe siano sue?)

Tutta colpa di Ventura. Esoneriamo Ventura. Ventura tornate a casa. Queste sono alcune delle cose che ieri sera abbiamo letto e sentito qua e là, sui social e fra i commenti vari.
E’ un classico. In questi casi le colpe vengono scaricate sull’allenatore di turno, ma non sempre chi guida la nave ha la totalità delle colpe. Come in questo caso, dove la pessima situazione della nostra Nazionale ha molti padri.
Per carità, Ventura ha le sue colpe. Si è intestardito più del dovuto con il suo 4-2-4, ieri sera ha messo in campo un Belotti totalmente fuori forma (perché non provare un tridente con Candreva, Immobile ed Insigne?), non è stato capace di dare una vera identità a questa Nazionale. Ma l’obiettivo minimo l’ha portato a casa (non penserete mica che questa Nazionale potesse arrivare prima nel girone davanti alla Spagna) e fino a settembre tutto sommato questa Nazionale si è ben comportata.
Ecco perché forse non è solo colpa del commissario tecnico. Rendiamoci conto che questa Nazionale è tra le più scarse della sua storia. Abbiamo un reparto difensivo da pre-pensionamento, il centrocampo lascia a desiderare (vogliamo far passare Verratti come il nuovo Pirlo, ma non è nemmeno la brutta copia della brutta copia dell’ex giocatore azzurro), l’attacco non offre molte alternative, in panchina abbiamo giocatori che nella loro squadra sono seconde scelte (Bernardeschi, Eder, El Shaarawy). Molti di questi giocatori in altri momenti storici la maglia azzurra non l’avrebbero mai vista.
Il problema non è (solo) Ventura, ma tutto il calcio italiano che sta andando alla deriva. Vi ricordo che veniamo da due Mondiali fallimentari, con Lippi e Prandelli in panchina, dove siamo stati eliminati al primo turno contro Nazionali non certo fortissime. Dopo il fallimento di Sudafrica 2014 sembrava che finalmente si dovesse fare tabula rasa e ripartire da zero. E invece alla fine ci sono sempre le stesse facce dal punto di vista dirigenziale e soprattutto non si è fatto nulla per rilanciare il movimento calcistico italiano. Il fatidico cambio generazionale non è avvenuto, ancora giocano in maglia azzurra calciatori che hanno vinto il Mondiale 12 (!!!) anni fa. E se questa Nazionale non può fare a meno di Buffon, di Barzagli, di De Rossi, forse non è colpa di Ventura.
Inoltre a tutti quelli che criticano Ventura vorrei ricordare che un anno e mezzo fa di grandi alternative per la panchina azzurra non ce ne erano. Gli allenatori di spessore snobbano la Nazionale (ad iniziare da Conte che preferì il Chelsea all’Italia) e bisogna per forza puntare su seconde scelte. Se oggi esonerassimo Ventura chi potremmo chiamare al suo posto? L’unica alternativa è Ancelotti, ma se Carletto rifiuta dovremmo ripiegare su altri profili che non sono certo migliori di chi abbiamo adesso (se poi pensate che Mazzarri sia meglio di Ventura, alzo le mani…).
Il futuro di Ventura è ormai segnato. A meno che non vada ai Mondiali in Russia e porti a casa un ottimo risultato (direi almeno la semifinale), la sua avventura sulla panchina azzurra è giunta al capolinea. Da luglio-agosto (voglio essere ottimista e convincermi che lunedì conquisteremo la qualificazione mondiale) avremo un nuovo commissario tecnico da massacrare e criticare. Perché tanto la colpa è sempre degli allenatori. E dei commissari tecnici.


6 commenti:

El Cabezon ha detto...

www.pianetasamp.blogspot.com

Sono d'accordo solo in minima parte con te!
Vero che ormai da parecchi anni non riusciamo più a sfornare non dico dei fuoriclasse ma almeno degli ottimi giocatori ( il paragone con l'Italia che 20 anni fa disputò lo spareggio mondiale contro la Russia è semplicemente imbarazzante! ) ma Ventura ci sta mettendo, ahimè, molto del suo!
Questo è sostanzialmente il gruppo che neppure un anno e mezzo fa agli Europei annichiliva la Spagna e usciva solo ai rigori contro la Germania, l'involuzione è totale ed evidentissima!
Oltre che una gran confusione a livello tattico a mio parere stanno emergendo anche i limiti in fatto di esperienza di Ventura, un buonissimo allenatore ma che nella sua carriera non è mai arrivato e non si è mai misurato a certi livelli...ciao!

Entius ha detto...

Ma infatti non ho detto che Ventura non ha colpe. Un allenatore ha sempre la sua buona dose di responsabilità sia nel bene che nel male. Non condivido però con chi (e ti posso assicurare che sono in molti) sostiene che sia solo colpa del commissario tecnico.

Ciaskito ha detto...

Un anno e mezzo fa Ventura era il top del calcio italiano, ora è un'incompetente che non capisce nulla di calcio. Mettetevi daccordo perché mi pare che qui le idee siano molto confuse (sto facendo un discorso generale, non mi riferisco ad Andrea ed Entius).
E soprattutto sono daccordo con Entius quando fa notare che di alternative valide in giro non ce ne sono molte.

Mark della Nord ha detto...

Detto che di fronte ad un eventuale fallimento di tali proporzioni (la mancata qualificazione ai mondiali) le colpe sarebbero di tutti (allenatore, giocatori, dirigenti, ecc.), il vero problema è alla fonte.
Le nostre squadre primavera sono piene zeppe di ragazzi stranieri e nelle scuole calcio insegnano incompetenti.
Stando così le cose non ci sarà né il rilancio del movimento calcistico italiano né un cambio generazionale di livello.
Spero di sbagliarmi, ma se non si interviene subito (anche finanziariamente!!) diventeremo a breve il terzo mondo calcistico anche come nazionale (che come nazione ci siamo vicini).

Alex ha detto...

Stai ancora con Ventura? Mi auguro di no. Dopo il disastro che ha combinato...

Entius ha detto...

Come ho già spiegato, io non sto con Ventura a priori, non condividevo, anzi non condivido, che tutte le colpe vengano scaricate sulle sue spalle. Come scrivo nell'ultimo articolo, in campo ci vanno i giocatori e non è accettabile che 11 giocatori italiani (quindi si presume abbastanza forti) non riescano a segnare un misero gol ad una Nazionale mediocre come quella svedese.
Per non parlare delle colpe di Tavecchio, di chi lo ha messo a capo della Figc e di chi non ha nessuna intenzione di cambiare le cose.