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martedì 25 luglio 2017

ZEMAN: "SCUDETTI ESPOSTI ALLO STADIUM? NON SI DOVREBBE GIOCARE LÌ ...”

Pochi personaggi del calcio italiano riescono a non essere mai banali quando rilasciano dichiarazioni alla stampa, Zdenek Zeman è uno di quelli. Dice quello che pensa, senza peli sulla lingua. E lo ha fatto anche nel corso di una intervista rilasciata al Corriere della Sera. Oggetto della discussione, in primis, la presenza allo Juventus Stadium anche degli Scudetti revocati alla società bianconera.
La sua presa di posizione è chiara. "Una cosa normale sarebbe quella di intervenire e non giocare lì. Da sempre cerco di rispettare le regole e le decisioni degli altri. Quando sono stato squalificato per tre mesi ho accettato senza dire nulla".
Su un calciomercato ormai impazzito: "Dipende dai procuratori. Gestiscono interessi extracalcistici, vanno da chi paga di più. Una volta l’allenatore contava, oggi i giocatori parlano con il presidente".
Fa il tifo per la Roma del suo pupillo Di Francesco. "In Serie A vedo Juventus e Napoli davanti, la Roma la vedo bene se lasceranno fare Di Francesco. A Roma l'ambiente è molto bello, lo ha detto pure Spalletti. Quello che manca è il presidente, non c'è mai".

Sul calcio del Real Madrid “Il Real è il brutto esempio per gli altri: mettono Cristiano Ronaldo e vincono. Però Ronaldo è uno, l’unico che fa la differenza con Messi. Gli altri sono bravi, ma non spostano. Sacchi con il Milan ha esaltato il concetto di squadra. Aveva Van Basten e anche Colombo”.

Anche ad anni di distanza, il boemo è convinto che la sua scelta di denunciare la presenza del doping lo abbia fortemente penalizzato. "Ho semplicemente detto che il sistema era sbagliato, ma anche chi la pensava come me si è successivamente schierato dalla parte del sistema. Chiaro che questa faccenda mia abbia penalizzato, ma non me ne pento. Avevo offerte sia dal Real Madrid che dal Barcellona ma ho deciso di prendere altre strade. Mi basta il fatto che France Football mi abbia inserito tra i 30 allenatori più importanti della storia".
Sul fatto che sia l’allenatore più vecchio tra Serie A e Serie B “Fino a cinque anni fa dicevano che ero vent’anni avanti a tutti, me ne restano ancora 15 prima che mi raggiungano”.
E sullo Zeman di oggi “Non voglio che nessuno mi copi. Gli allenatori iniziano in un modo, poi perdono tre partite e cambiano: siano coerenti. Se giochi con i più forti perdi: io lo accetto. Gli altri fanno catenaccio e perdono lo stesso. Meglio allora far come pare a me e difendere le mie idee”.

2 commenti:

BlackWhite ha detto...

Questo qui ancora parla? Ma stia zitto e vada a giocare a bocce ai giardinetti come tutti i suoi coetanei.

Mark della Nord ha detto...

A quanto pare circa la farmacia della juventus aveva ragione.
Esistono le sentenze...