Sono serviti ottantasette anni per acciuffare la chimera della Serie B, magnifica ossessione di una città intera. E’ bastata una sola stagione per cancellare quella favola, riprendere carta e penna e scrivere la leggenda. Il Benevento è in Serie A: la lunga notte della Strega è appena cominciata e la città può impazzire di gioia fino all’alba.
Al “Ciro Vigorito”, in uno stadio tutto esaurito, la squadra di Baroni ha superato nel doppio confronto il Carpi e si è issata lassù, dove nessuno avrebbe osato sognare di essere. O forse sì, perché i sogni sono fatti per essere realizzati.
Una cavalcata incredibile che ha portato la squadra del presidente Vigorito a stupire subito l’Italia: il debutto con vittoria contro la Spal, la lezione di calcio impartita al Verona alla terza giornata di campionato (e bissata al ritorno al Bentegodi, quando la squadra di Pecchia ha acciuffato il pari nel finale solo con una bella dose di fortuna), il perentorio 4-0 al San Nicola di Bari. Il Benevento ha battuto tutte le migliori squadre del torneo e s’è preso quello che meritava ai play off.
Non sono mancati momenti difficili all’inizio del girone di ritorno: nella notte di Benevento-Bari la formazione sannita poteva prendersi la vetta solitaria, s’è invece infilata in una serie negativa dalla quale è uscita alla grande. Chiudendo la regular season in crescendo: dal derby autoritario con l’Avellino fino al capolavoro con il Frosinone, alla penultima giornata, con il 2-1 firmato da Ceravolo all’ultimo respiro.
E’ grazie al Benevento e a quel successo contro la squadra di Marino che i play off si sono giocati: il Frosinone ha perso la chance della promozione diretta e a quel punto ha pagato dazio in semifinale contro il Carpi. Tutto questo mentre Baroni liquidava lo Spezia e poi il Perugia, confermando quanto aveva fatto vedere durante il campionato: un gioco armonioso, offensivo, l’atteggiamento di chi va in campo senza mai speculare sull’avversario.
I gol di Ceravolo, le giocate di Falco e Ciciretti, la leadership di Lucioni in difesa e la regia sapiente di Viola a centrocampo, con la fisicità esplosiva di Chibsah. E poi quel George Puscas rivelatosi decisivo nei playoff (suo, come detto, il gol vittoria contro il Carpi giovedì scorso). Un mix vincente, un gruppo solido nel quale c’è stato spazio per tutti e bisogno di tutti. Per la famiglia Vigorito è la terza promozione in 11 anni: nel 2008 dalla C2 alla C1, lo scorso anno in B, lo storico traguardo inseguito da una vita. Benevento che è già nella storia. Nessuna squadra infatti aveva mai centrato la Serie A al suo primo anno di Serie B. Un altro motivo d’orgoglio per una città e una squadra che ora fa sogni in grande. E non può che essere così.
La città è impazzita, festa per tutta la notte. La Serie A si prepari: la Strega è arrivata.
Pakos
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4 commenti:
Non è vero che è l'unica squadra ad aver conquistato la Serie A al primo anno di B, anche la Juventus ci riuscì. :-)
Non possiamo che complimentarci con questo Benevento. Una doppia promozione straordinaria. Fa piacere che si vedano facce nuove nella massima serie.
Nonostante qualcuno non la pensi allo stesso modo...
Sassuolo, Carpi, Frosinone, Crotone e ora Benevento. Negli ultimi anni stiamo facendo collezione di facce nuove in Serie A. Non so se sia una cosa positiva dal punto di vista economico-sportivo, lo è sicuramente dal punto di vista emozionale. E' bello vedere nuove realtà nella massima serie.
E aggiungerei che dal punto di vista sportivo è giusto che altre piazze assaporino l'ebbrezza di giocare in massima serie. Penso a queste piccole realtà come Benevento, Crotone, Sassuolo.
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