ARTICOLI RECENTI

martedì 6 giugno 2017

L’ADDIO DI TOTTI E GLI IMBECILLI DA TASTIERA (la mamma degli imbecilli è sempre incinta)

Qualche giorno fa ho pubblicato un articolo sull’addio al calcio di Francesco Totti. Stimolato anche dal fatto di aver letto sul web alcuni articoli che ricalcavano il mio pensiero, ho deciso di evitare il solito pezzo mieloso e puntare il dito sull’eccessiva “beatificazione” che certa stampa sta facendo nei confronti dell’ex capitano giallorosso.
Il mio intendo era quello di aprire un dibattito tra chi considerava giusta questa “beatificazione” e chi invece la riteneva esagerata. Il mio blog è da sempre aperto a tutti e anche se a volte si sono superati alcuni limiti, siamo sempre riusciti ad avere un confronto abbastanza civile (anche quando interisti e juventini si sono confrontato sull’annosa e sempre spinosa questione di Calciopoli).
Ma stavolta sulla pagina Facebook del blog si è davvero superato ogni limite e l’elenco di “complimenti” nei miei confronti è abbastanza lungo. Si va dal classico “coglione” al “fatti curare”, “idiota”, “imbottito di droga”, “Ma vatt'a sciaqua' er culo!!”, e via discorrendo.
Qualcuno lo ha preso sul personale (ma te che cosa hai vinto in vita tua ?”: io non gioco in Serie A e non guadagno i miliardi, oppure “Ma perché non lo firmi? Se sei un uomo dovresti farlo”: la prossima volta pubblico anche la carta d’identità), altri hanno velatamente minacciato (Perché non me lo consigli di persona. ...?”, se mi lasci l’indirizzo domani ti citofono e te lo consiglio)
Ovviamente in molti si sono limitati a leggere il titolo o al massimo la prima frase. Qualcuno lo ha detto esplicitamente “non lo apro neanche... trovati un lavoro coglione”. Altri invece lo lasciano intuire “Quando un giornalista non sa cosa scrivere e inizia a scrivere stronzate dovrebbe cambiare mestiere!!” oppure “Ammazzati...dammi retta, avrai si e no 10 anni”, addirittura mi è stato dato del laziale. Bastava entrare nel blog per scoprire che: 1) non sono un giornalista, 2) ho qualche anno in più dei 10 anni, 3) non sono laziale. 
Ma costava troppa fatica e aprire un link era chiedere troppo a certa gente.
Per fortuna qualche commento più sensato c’è pure stato. Era ovvio che il popolo giallorosso non sarebbe stato d’accordo, ma io speravo che argomentassero le loro obiezioni (qualcuno per fortuna l’ha fatto).
Ma nel complesso, e lo dico non senza un pizzico di amarezza, mi sono ritrovato di fronte una massa di persone imbecilli, che giudicano senza leggere e fanno gli eroi dietro una tastiera. Nessuno di questi soggetti ha infatti letto l’articolo, altrimenti si sarebbero sicuramente accorti che il mio è tutt’altro che un articolo contro Totti (“non vi nego che guardando le immagini del suo saluto ai tifosi della Roma nel dopo gara di Roma-Genoa mi sono commosso. Mi sono commosso perché è sempre emozionante vedere il saluto che i tifosi tributano ai propri campioni, è emozionante vedere un campione che lascia il calcio. Soprattutto se, come nel mio caso, quel campione ha attraversato un quarto di secolo della tua passione.”, non proprio le parole di uno che sta criticando Totti). E soprattutto non hanno l’intelligenza e l’educazione per rispondere in modo civile e pacato. Perché per assurdo io potrei anche essere un coglione, ma dovresti dimostrarmelo con argomenti validi.
Ma forse sarebbe chiedere troppo a questa gente. E’ proprio vero, la mamma degli imbecilli è sempre incinta.

PS: Scusate lo sfogo e se vi ho tediato con una questione che magari neanche vi interessava più di tanto.

Se ti è piaciuto l’articolo ISCRIVITI AI FEED per rimanere sempre aggiornato sui nuovi contenuti !!!

3 commenti:

Anonimo Romanista ha detto...

Titoli "25 ANNI CON POCHE LUCI E MOLTE OMBRE", Inizi scrivendo "Non ho mai amato particolarmente Francesco Totti (e già mi sto tirando addosso le ire funeste dei tifosi giallorossi)".
Cosa ti aspettavi applausi e abbracci?

Entius ha detto...

No, mi aspettavo che fossero arrivati fino alla fine e, come detto, argomentato il perché non erano d'accordo.

Matrix ha detto...

Non ti curar di loro...
Una massa di deficienti da tastiera.