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martedì 4 ottobre 2016

CROTONE, CHE PARTENZA DA INCUBO: UN PUNTO IN SETTE GARE

 CLASSE A – Analisi e commenti sul Campionato Italiano 
Magari in Calabria e nello specifico a Crotone la prima stagione in Serie A la immaginavano diversa. E invece l’esordio dei pitagorici nella massima serie si sta rivelando sin qui un vero e proprio incubo.
Con un punto in sette giornate, i calabresi hanno fatto registrare la peggior partenza tra le squadre esordienti in Serie A nell'era dei tre punti. Il Crotone ha fatto anche peggio di Sassuolo (che nella stagione 2013-2014 poi si salvò, nonostante i soli due punti in sette gare) e Treviso (2 punti appena nel 2005-2006, conclusosi ovviamente con un mesto ritorno in Serie B).
Le ultime due esordienti, Carpi e Frosinone, nella scorsa stagione avevano fatto registrare rispettivamente 5 e 4 punti, ma entrambe sono retrocesse al termine della stagione nonostante abbiano lottato fino alla fine per la salvezza.

Numeri che non fanno certo crescere l’ottimismo nella formazione calabrese. Certo, la stagione è ancora lunga e nulla è perduto. Con 31 giornate da disputare può ancora succedere di tutto e il precedente del Sassuolo fa ben sperare. Senza considerare che nella regione calabra c’è un altro precedente che induce all’ottimismo: la Reggina che nella stagione 2006-2007 si salvò nonostante un pesante handicap di -15 in classifica ad inizio campionato.
Ma bisogna comunque fare dei distinguo perché tanto la Reggina quanto il Sassuolo avevano comunque una rosa di tutto rispetto e dei giocatori capaci di fare la differenza. Giocatori che non vediamo in questo Crotone.
Già in fase di calciomercato più di qualcuno aveva espresso perplessità per una rosa che andava rinforzata e che invece era stata sostanzialmente lasciata uguale (fatta eccezione per l’arrivo di due attaccanti nell’ultimo giorno di mercato). E le perplessità iniziano a prendere consistenza e a diventare prove concrete. Mi auguro di essere clamorosamente smentito ma questo Crotone non mi pare in grado di raggiungere la tanto sperata salvezza. Allo stato attuale (ai tifosi pitagorici che pensano che sia troppo pessimista, vorrei ricordare che il pessimista è un ottimista ben informato) addirittura la formazione allenata da Davide Nicola non mi sembra nemmeno in grado di poter almeno lottare per la salvezza come fecero Carpi e Frosinone lo scorso anno.
Poi magari da qui a Natale i rossoblù infileranno un filotto di risultati positivi e tutti a dire “che pirla Entius che dopo sette giornate sparava già sentenze e invece eccolo qui il Crotone che qui tanto bistrattava”. Me lo auguro. Spero di essere smentito e di fare la figura del pirla. Me lo auguro per il bene del Crotone (nonostante l’aspra critica, mi stanno simpatici e tifo un po’ anche per loro) e anche perché vedere la Calabria rappresentata in Serie A è sempre motivo di orgoglio.
Ecco perché spero che la formazione crotonese si dia una svegliata e inizi a far sentire la propria voce nella massima serie. Noi speriamo nella salvezza, ma se non dovesse arrivare almeno che si retroceda a testa alta.

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2 commenti:

Pakos ha detto...

I conti si fanno alla fine. È presto per dire se la stagione del Crotone sarà positiva o negativa. Secondo me può ancora farcela.

Entius ha detto...

Questo sicuramente ma non sono molto ottimista al riguardo. Almeno per il momento.