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domenica 1 maggio 2016

LAZIO-INTER A MAGGIO NON E' UNA SFIDA QUALSIASI

Lazio-Inter giocata a maggio non sarà mai una partita qualsiasi, come le altre. Lazio-Inter giocata a maggio evoca ricordi tristi, evoca quel 5 maggio, evoca Karel Poborski (mortacci sua…), evoca uno scudetto perso sul filo di lana, evoca Ronaldo in lacrime. Ma Lazio-Inter giocata a maggio evoca anche quel 2 maggio 2010, evoca un’Inter lanciata verso il Triplete, evoca un “scansamose” diventato “Oh noooo” dopo il 2-0 realizzato da Thiago Motta, evoca qualcosa che rimarrà nei cuori nerazzurri per sempre.
Lazio-Inter giocata a maggio dunque non passerà mai inosservata. Forse perché il primo confronto in assoluto in terra laziale avvenne proprio a maggio. Era il 1929 (non proprio l’altro ieri) e il 5 maggio (aridaje) finì 1-0 per i padroni di casa. Da allora le due formazioni si sono ritrovate di fronte altre sette volte all’Olimpico nel mese di maggio e il bilancio è di sostanziale parità con tre vittorie dei padroni di casa, due pareggi e due vittorie nerazzurre. Oltre alla sfida del 2010 abbiamo portato a casa anche il confronto della scorsa stagione quando Hernanes, ex di turno, ribaltò il gol iniziale di Candreva e regalò tre punti all’Inter.
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Punti poi rivelatisi inutili per la corsa all’Europa League. Punti che invece potrebbero essere preziosi domani sera. La Fiorentina ha pareggiato 0-0 a Verona contro il Chievo nell’anticipo e pertanto se riusciamo ad espugnare l’Olimpico avremmo la certezza matematica del quarto posto. Certo, le nostre aspettative a metà stagione erano bel diverse ma ormai il danno è fatto e mi sembra inutile piangere sul latte versato. Ma siccome la nostra parabola discente iniziò proprio con la Lazio nella sfida dell’andata, sarebbe il massimo riuscire ad espugnare l’Olimpico. Magari, se non pretendo troppo, con un gol di Felipe Melo in zona Cesarini.
Mancini recupera Medel dopo la squalifica, ma perde Ljajic per infortunio e dovrebbe presentarsi col consueto 4-3-3 che prevede D’Ambrosio, Miranda, Murillo e Nagatomo a comporre la linea difensiva davanti a Handanovic, il rientrante Medel, Brozovic e Kondogbia (sempre più in crescita) in mezzo al campo e Perisic (inspiegabilmente lasciato fuori contro l’Udinese), Jovetic e Icardi in avanti. Ovviamente lì davanti non è da escludere l’utilizzo di Palacio o, più improbabile, Eder.
Nei 73 precedenti l’Inter ha vinto in 19 occasioni (quattro nei 16 confronti degli anni 2000), mentre in 26 occasioni ha dovuto lasciare l’intero bottino ai padroni di casa. Il risultato più frequente è il pareggio anche se l’ultima delle 28 volte in cui è uscito il segno X risale al 2008 quando Crespo e Rocchi firmarono l’1-1 finale (una curiosità, quella fu l’unica volta che non espugnammo l’Olimpico nei quattro campionati consecutivi in cui vincemmo lo scudetto).
Portare a casa i tre punti, come detto, sarebbe importante. I quattro punti che ci separano dalla Fiorentina ci fanno stare relativamente tranquilli (anche perché la Fiorentina attuale non incute certo timore…), ma prima possiamo blindare questo quarto posto e meglio sarà. Vero ragazzi? FORZA INTER !!!

2 commenti:

Matrix ha detto...

Non è una sfida qualunque per i ricordi che evoca, altrimenti per il resto non ci vedo niente di particolare e speciale. Anche stasera. E' una sfida che ha poco da dirci. Il margine sulla Fiorentina è abbastanza consistente e la Lazio non ha più grandi ambizioni. Alla fine non è una partita dalle grandi aspettative.

Nerazzurro ha detto...

Non ci sono grandi aspettative ma se la portiamo a casa è meglio. Giusto per non avere problemi.