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martedì 15 marzo 2016

NAZIONALE, ORA E' UFFICIALE: CONTE LASCIA DOPO EURO 2016

Di fatto lo si sapeva già da qualche settimana. Ma oggi è arrivata l’ufficialità. Antonio Conte non sarà il commissario tecnico della Nazionale Azzurra dopo Euro 2016. 
A comunicarlo è stato lo stesso presidente federale Carlo Tavecchio "Antonio Conte mi ha comunicato che al termine del campionato Europeo la sua esperienza finirà. Sente il richiamo del campo, la quotidianità dell'allenamento e questo è comprensibile”.
Tavecchio ha poi lanciato una frecciatina all’attuale allenatore azzurro: “In futuro i Ct dovranno lasciare tracce del proprio lavoro, affinché diventi patrimonio della FIGC. La scelta del successore di Conte sarà commisurata a tempi, valore dell’impegno, ma a costi minori”.

Sul taccuino una lunga lista di nomi, Tavecchio spiega: "Valuteremo chi si offrirà e darà la disponibilità, non importa se oggi è ancora sotto contratto. Le nostre possibilità economiche saranno discrete, non stiamo parlando di pizza e fichi. Certo, dovremmo impostare un altro tipo di ragionamento anche dal punto di vista della prestazione del ct. In futuro i tecnici che si occuperanno di Nazionale devono lasciare tracce e fare patrimonio federale per chi arriverà. Inutile fare una cantera con soggetti importanti che lasciano zero tracce del passato e poi vanno in club professionistici più importanti. Parliamo di forme di inquadramento che mettano al centro la Federazione rispetto al singolo".

I candidati non mancano. Da Donadoni (che allenò la nazionale nel biennio 2006-2008) a Capello (le cui quotazioni sono in crescita), passando per Mancini (nonostante il contratto con l’Inter), Ranieri (che a Leicester sta facendo miracoli), Mazzarri (libero da giugno), Zaccheroni (che ha fatto bene come ct del Giappone), Ventura (nonostante non più giovanissimo), Di Francesco (profilo giovane che piace). Anche se, come fa presente il presidente della Lega di B, Andrea Abodi, che è anche consigliere federale molto vicino a Tavecchio. "La scelta di Conte era una scelta a tempo e lo sapevamo. Ora pensiamo agli Europei e con tranquillità sceglieremo il nuovo ct col quale condividere un lungo progetto: il nuovo ct dovrà durare 10 anni".

"Sento di dover tornare a fare l'allenatore in un club, avendo così la possibilità di allenare tutti i giorni. In questo momento la nostra concentrazione massima è rivolta unicamente all'Europeo. Chi mi conosce sa che il mio impegno sarà totale", ha scritto il commissario tecnico azzurro su Facebook. Anche se, probabilmente, più che il richiamo del campo e dell’impegno quotidiano, a spingere Conte a cambiare aria sono stati i soldi di Roman Abramovic. Per l’ex tecnico della Juventus è già pronto infatti un contratto milionario col Chelsea. Abramovic ha chiuso l’accordo con il ct della Nazionale per un triennio a circa 18 milioni di euro a stagione. Non farà la Champions League, esattamente come gli capitò al suo primo anno di Juventus, ma a Londra troverà strutture e società da top club europeo. E come fece due anni fa alla Juventus, quando c’è un’offerta più conveniente il buon Antonio, gira le spalle e se ne va senza troppi complimenti.
Del resto non bisogna dimenticare che Conte fu messo sulla panchina azzurra dopo i tre scudetti bianconeri, ma nei fatti non ha mai dimostrato di essere adeguato al ruolo affidatogli, né di meritare il lauto compenso che ha portato a casa in questi due anni. Vedremo cosa combinerà in Francia, dove andrà (con la testa già a Londra) a guidare una Nazionale che comunque vada non è già più sua.

2 commenti:

Mark della Nord ha detto...

Entius, 18 milioni di euro a stagione mi sembra esagerato.
Comunque, a prescindere dal compenso, secondo me se ne è andato perché in Italia (e da lungo tempo) non vi sono giocatori di talento.
Mi trovo d'accordo, in ogni caso, riguardo l'assoluta inopportunità circa il momento in cui è avvenuto tale annuncio.
A 3 mesi dall'inizio degli europei era necessario gestire la cosa in maniera differente.

Mattia ha detto...

Conte non ha mai amato il compito affidatogli e non vedeva l'ora di andarsene altrove. Voleva solo un pretesto. E l'ingaggio del Chelsea mi sembra un pretesto più che valido.
Per il dopo-Conte io mi affiderei ad un allenatore giovane. Donadoni o Di Francesco, per esempio.