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sabato 14 novembre 2015

I CAFFE' DI HERRERA E IL DOPING CHE NESSUNO VUOL VEDERE

“Mio fratello aveva ragione, le cose sono vere e negli ultimi tempi io e lui ci siamo ritrovati dopo alcune incomprensioni. Io ad un certo punto cominciai ad avere, in campo, dei fortissimi giramenti di testa. Andai dal medico che mi fece fare tutte le analisi e mi disse che dovevo fermarmi, che avevo problemi grossi. Il dottore mi disse che dovevo stare fuori almeno sei mesi. Ma questo Herrera non lo voleva. Da dove nascevano quei valori sballati? Non lo so. Ma so che, prima della partita, ci davano sempre un caffè. Non so cosa ci fosse dentro. Ricordo che un mio compagno, Szymaniak, mi chiese se prendevo la simpamina. Io non sapevo cosa fosse ma qualcosa che non andava, qualcosa di strano, c’era”.
Hanno fatto parecchio scalpore le dichiarazioni di Sandro Mazzola che in un’intervista di settimana scorsa (se non erro sabato scorso) al Corriere dello Sport ha in qualche modo confermato le accuse che suo fratello Ferruccio aveva mosso nei confronti della società nerazzurra.
Non entro nel merito delle dichiarazioni, dettate forse dal risentimento verso una società che lo ha messo da parte o dal rimorso di aver rotto ogni rapporto col fratello morto nel 2013 (anche se negli ultimi tempi, secondo quando dice Mazzola, c’era stato un riavvicinamento).
Delle famose pasticche del mago Herrera si è sempre parlato, ma nei fatti non ci sono mai state prove evidenti. Tanto più che in settimana Luisito Suarez, altro ex campione della Grande Inter, ha negato che Herrera li costringesse a fare uso di sostanze illecite. 
“Tutte le dicerie su sostanze proibite che si sarebbero state non corrispondono a nulla di vero. Io ho giocato fino a 40 anni senza alcun problema. Le denunce? Dico questo: diffido molto da chi scrive oggi cose dei tempi passati. Guarda caso, quelli che hanno scritto libri, lo hanno fatto molti anni dopo i presunti fatti. E chi non mi dice che non fossero anche in condizioni economiche precarie e questo ha inciso nel rendere pubbliche le loro ‘verità’? Tutto questo non mi convince, ma quello che mi fa stare più sereno è che io non ho mai preso nulla né ho visto cose strane.” 
E per quanto mi riguarda potrebbe aver ragione tanto Mazzola quanto Suarez.
Né è dimostrabile che ci sia una correlazione fra le presunte pasticche di Herrera e la morte di alcuni giocatori di quella Inter. Anche perché se è vero che sono morti tra gli altri Picchi, Tagnin, Facchetti, Bicicli, Ferruccio Mazzola, è anche vero che tanti altri sono ancora vivi e in salute (lo stesso Sandro Mazzola, Suarez, Corso, Jair, Burgnich e via discorrendo).
Ovviamente qualche sospetto viene. Tanto più che gli episodi non mancano di certo. Per motivi di tifo interisti e juventini si ricordano facilmente le pasticche di Herrera o la famosa vicenda dell’Epo juventina (finita come ogni cosa a tarallucci e vino…), ma se andate a rileggere l’intervista che fece Ferruccio Mazzola all’Espresso scoprirete che lui sostiene che anche alla Fiorentina e alla Lazio succedeva la stessa cosa. E sorvoliamo sulla famosa flebo di Cannavaro…
La verità è che tutte le squadre hanno fatto e fanno uso di sostanze più o meno lecite. Davvero viviamo nel mondo dei sogni a tal punto da credere che un giocatore possa disputare 50-60 partite l’anno senza nessun tipo d’aiuto? Non sono un esperto in materia (anzi, forse sono abbastanza ignorante) ma credo che sia difficile riuscire a giocare costantemente ogni tre giorni a grandi ritmi. E in questi casi la linea che divide il lecito dall’illecito è molto sottile.
Purtroppo nessuno ha voglia di indagare. Vuoi perché vorrebbe dire “scomodare” qualche grande squadra (e guai toccare Juventus, Milan, Roma, Inter, Napoli e compagnia cantante), vuoi perché la giustizia alla fine finisce sempre a tarallucci e vino (la già citata vicenda Epo ne è un esempio lampante).
Meglio infangare il passato, meglio parlare delle presunte pasticche di Herrera e delle flebo della Fiorentina. Sospetti che rimangono tali e che non servono di certo a risolvere il problema. Sempre ammesso che qualcuno abbia la volontà di risolverlo.

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13 commenti:

Pakos ha detto...

Direi che la tua analisi non fa una piega. Sono daccordo anche io sul fatto che quasi certamente ogni formazione utilizzi dei farmaci al limite del lecito ma prima di dire "tutte le squadra fanno uso di sostanze illecite" dovremmo verificarlo.

Alex ha detto...

Troppo facile parlare adesso. Perché non ha detto quello che sapeva al momento opportuno? Perché quando il fratello ha denunciato il tutto non si è schierato dalla sua parte?
Interista dopato di merda. E poi vengono a fare la morale a noi. Ridicoli. Il bue chiama cornuto all'asino.

Mark della Nord ha detto...

Ma di cosa stiamo parlando: sono tutti discorsi che lasciano il tempo che trovano.
Fino a quando non si sia appurato con certezza quale (eventuale) sostanza veniva messa in quei caffè (eventuale sostanza che, per i regolamenti di allora, avrebbe potuto anche essere lecita) nessuno può dire qualcosa in proposito.
Sarebbe soltanto un sospetto e non una certezza.
Non sono sufficienti i racconti avvenuti 50 anni dopo i fatti (50 anni!!) di alcuni calciatori.
L'unica certezza la si è avuta qualche tempo fa, quando fu stabilito da un tribunale dello Stato che una certa squadra adoperava i farmaci in maniera off label al fine di potenziare le capacità dei propri calciatori durante le partite e, quindi, di vincere barando.
Una squadra a caso...

pippo ha detto...

dunque da entius apprendo che...probabilmente tutte le squadre hanno fatto uso di sostanze più o meno lecite.è poco ma è già qualcosa.
apprendo anche che la vicenda epo è finita a tarallucci e vino(la chiamano sentenza di assoluzione altrimenti mica valgono solo quelle di condanna).
apprendo inoltre che la linea che divide il lecito dall'illecito è veramente sottile.....appunto.
apprendo che non si vuole indagare.ERRORE guariniello ha indagato....a senso unico.sarebbe stato bello andare in tutte le farmacie di squadre italiane e...straniere.
apprendo da mark che la sostanza nel caffè(simpamina,ma non era affatto lecita) di herrera probabilmente era lecita.APPUNTO i farmaci off label erano allora leciti come confermato dal tas di losanna qualche tempo dopo.
In definitiva registro che solo tre calciatori dell'inter hanno "confessato"(i due mazzola e bergomi) ma si sa loro sono.....onesti.

pippo ha detto...

peccato che non si possa appurare il tutto.sarebbe già in....prescrizione.come il processo juve....appunto.vale allo stesso modo.....la sentenza della cassazione è un...parere .nel metodo non nella sostanza.si sarebbe dovuto rifare il processo di secondo grado ma è arrivata la prescrizione.prescrizione che vuol dire nel nostro ordinamento che non sei stato in grado di provare la colpevolezza ,quindi sei....assolto.

Entius ha detto...

Sentenza di assoluzione??? Mi sembrava di ricordare che fosse finita in prescrizione... Non sono molto esperto in giurisprudenza ma credo che ci sia una sottile differenza fra "assoluzione" e "prescrizione".

Per quanto riguarda la vicenda in questione, credo che resteremo nel dubbio per sempre. A distanza di 50 anni è impossibile verificare se in effetti nei famosi caffé di Herrera ci fosse simpamina o qualsiasi altra sostanza. C'é il sospetto, ma non c'é la certezza.

E lo stesso discorso vale per la "provocazione" lanciata nell'articolo. Probabilmente molte squadre fanno uso di sostanze illecite. Ma tra la probabilità e la certezza c'è un'oceano di mezzo.
Purtroppo in questi casi le chiacchiere stanno a zero, quelli che contano sono i fatti. E i fatti ad oggi dicono che non sappiamo se e cosa c'era nel caffé di Herrera, né sappiamo se in effetti le società utilizzano prodotti dopanti.

Entius ha detto...

X Pippo. Scusa, stavo scrivendo la risposta al tuo primo commento e non ho visto il secondo commento.
Dunque prescrizione nel nostro ordinamento vuol dire che non sei stato in grado di provare la colpevolezza ,quindi sei assolto.
Non lo sapevo e ne prendo atto...

pippo ha detto...

parlavo solo dell'epo e per quella la juve fu assolta in modo definitivo.

pippo ha detto...

prescrizione vuol dire che non sei stato in grado di provare la colpevolezza nei tempi che la legge ti mette a disposizione e poichè vige ancora nel nostro ordinamento la presunzione di innocenza allora vuol dire che sei ....innocente.

Nerazzurro ha detto...

La prescrizione nella giurisprudenza italiana vuol dire che non si vuole condannare qualcuno e allora si tira per le lunghe il processo fino a quando non va in prescrizione (la legge non dice proprio questo, ma nella sostanza pratica è così). Ciò non vuol dire che uno sia innocente o che sia assolto...

Nerazzurro ha detto...

La Juventus è stata assolta in modo definitivo per la vicenda Epo???
Pensa te, io ricordavo che fosse finito tutto in prescrizione nel 2007...

Mark della Nord ha detto...

Avendo già detto tutto, ed in maniera esauriente, Entius, ribadisco soltanto qualche punto:
1) Dove è possibile leggere che nel caffè incriminato ci fosse la simpamina;
2) Chi ha fatto il nome della sostanza di cui al punto 1);
3) Apprendo, completamente basito (basito perché finora, e per svariati anni, ho avuto convinzioni diverse in proposito, evidentemente errate) che prescrizione = assoluzione: meglio tardi che mai;
4) Per quanto detto al punto 3) devo riconsiderare la recente sentenza della Cassazione attinente note vicende: Moggi e sodali, i cui reati sono andati in prescrizione, sono stati assolti e pertanto sono innocenti;
5) Idem circa la sentenza sull'uso delle sostanze illecite (escluso l'epo): nessuno le ha mai adoperate.

Mark della Nord ha detto...

@Nerazzurro
Circa l'uso di EPO la juventus è stata definitivamente assolta (non è provato l'uso di epo dice, in sostanza, la sentenza).
Per l'uso delle altre sostanze (pur essendo stato provato) non è stata condannata per sopraggiunta prescrizione.