CLASSE A – Analisi e commenti sul Campionato Italiano
"L’U.C. Sampdoria comunica che il signor Walter Zenga è stato sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra. Dispiaciuti per l’anticipata conclusione del rapporto professionale, il presidente Massimo Ferrero e tutta la società augurano a Walter Zenga il più grande in bocca al lupo per il prosieguo della carriera".
E’ durata solo pochi mesi l’avventura di Walter Zenga sulla panchina della Sampdoria. Fatale all’ex tecnico di Catania e Palermo è stata la sconfitta contro la Fiorentina (non proprio l’ultima arrivata) o, forse, più probabilmente una brusca interruzione del feeling con Ferrero e i dirigenti. In realtà non era mai nato un certo feeling tra l’allenatore e la società blucerchiata. Già dopo il preliminare di Europa League il tecnico era stato sul punto di essere esonerato. Poi l’allarme era rientrato e il buon avvio di stagione della formazione ligure aveva scacciato ogni fantasma di licenziamento.
Ma quando si ha a che fare con presidenti vulcanici ed umorali non si può mai stare tranquilli. E nonostante la Sampdoria stesse facendo un onesto campionato di metà classifica il presidente Ferrero ha deciso di dare il benservito al proprio tecnico e di cambiare guida tecnica (probabilmente è convinto che con la rosa a disposizione si possa puntare al titolo).
Non voglio entrare nel merito della scelta della società blucerchiata. Anche perché, come potrete ben intuire, sono di parte visto che stiamo parlando di un mito della mia infanzia e dunque risulterei poco credibile. Preferisco che siano i fatti a parlare e a darmi torto o ragione. A me sembra una situazione molto simile a quella di Castori, esonerato in tutta fretta dopo poche positive giornate, e richiamato al capezzale del Carpi dopo una manciata di partite.
Quello che alcuni presidenti stentano a capire è che esonerare l’allenatore dovrebbe essere una scelta da ultima spiaggia, da fare quando non si ha nessuna alternativa. Invece si cambia allenatore con la stessa facilità con cui si cambiano i calzini e il risultato è di aggiungere confusione a confusione (l’allenatore X arriva a campionato in corso con una rosa costruita per l’allenatore Y), oltre ad ingrassare il bilancio alla voce “stipendio allenatori e staff tecnico”.
Non mi meraviglierei se fra un mese o due il buon Ferrero cambiasse nuovamente idea e richiamasse di nuovo Zenga o, peggio ancora, si affidasse ad un nuovo allenatore. Conoscendo il numero uno blucerchiato dubito che Vincenzo Montella, principale candidato a prendere il posto dell’Uomo Ragno sulla panchina sampdoriana, possa dormire sonni tranquilli e illudersi di poter portare a termine un progetto. Basterà una o due gare storte e si ritroverà anche lui fuori dalla porta senza nemmeno rendersene conto.
Ancora una volta Walter Zenga deve salutare anticipatamente il campionato italiano. La sua sfortuna è quella di pescare sempre presidenti dall’esonero facile (Zamparini, che lo esonerò nel 2009, oggi ha fatto fuori il suo 53esimo allenatore in 26 anni, giusto per non smentirsi mai…) che gli impediscono di portare a termine il suo progetto. Non a caso quando ha avuto la possibilità di arrivare fino in fondo ha ottenuto successi e soddisfazioni (chiedere al Catania per delucidazioni…). Andrà bene, si spera, la prossima volta. Sperando di trovare un Presidente più solido e con meno grilli per la testa.
4 commenti:
Credo che il problema non siano i presidenti ma le capacità professionali di Zenga. Parliamoci chiaro, non mi pare sto grande allenatore che tu vuoi farci credere
Bisognerebbe capire cosa si aspettava il popolo sampdoriano da Zenga. Forse speravano di lottare per il titolo? Pensavano di vedere il tiki-taka del Barcellona?
Secondo me non stava facendo male e la Sampdoria era comunque in una situazione di classifica soddisfacente.
www.pianetasamp.blogspot.com
Entius, si vede che non guardi le partite della Samp ( giustamente, visto che sei interista ) altrimenti non ti meraviglieresti più di tanto per l'esonero di Zenga, direi che il commento di Salvatore calza a pennello, qui l'umoralità di Ferrero non c'entra proprio nulla...ciao!
Sì, in effetti non l'ho vista giocare spessissimo. E' capitare di vedere perlopiù spezzoni di gara o highlights. L'ho vista giocare contro l'Inter e sinceramente mi aveva ben impressionato. Probabilmente quella è stata la miglior partita disputata dai blucerchiati....
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