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venerdì 18 settembre 2015

RIVOLUZIONE INTER, ADDIO A FASSONE

F.C. Internazionale Milano comunica che Marco Fassone non ricopre più il ruolo di Direttore Generale del Club.
Il CEO Michael Bolingbroke ha dichiarato: "Vorremmo ringraziare Marco per il suo lavoro nei tre anni trascorsi all'Inter. Ha sempre fatto del suo meglio per la Società, gli auguriamo ogni successo per il futuro".
Il Club nerazzurro attualmente occupa il primo posto in classifica in Serie A con nove punti raccolti nelle prime tre giornate, dopo una finestra di mercato in cui sono stati conclusi molti acquisti importanti per migliorare la composizione e la qualità della rosa per la stagione 2015/16.
Con questo comunicato l’Inter ha reso noto il divorzio da Marco Fassone che da oggi non è più il direttore generale del club nerazzurro. All'ora di pranzo, Marco Fassone si è recato alla Pinetina per salutare tutti, dai giocatori ai dipendenti del club.

L'interruzione del contratto in essere fino al prossimo giugno 2016 gli è già stata comunicata dall'amministratore delegato Michael Bolingbroke, che ora diventa il primo referente sportivo dell'allenatore Roberto Mancini.

Ora la domanda è: Fassone sarà sostituito? Se da una parte si potrebbe pensare anche a un Mancini con poteri stile manager all’inglese, ecco che dall’altra potrebbe invece rafforzare la propria posizione Javier Zanetti, attuale vicepresidente che sembra destinato a con un ruolo di primissimo piano, magari nell'area tecnica. Si vocifera anche di un possibile ritorno in società di Ivan Ramiro Cordoba, avviato alla carriera da direttore sportivo. Intanto, Thohir ha anticipato a mercoledì il suo arrivo a Milano.
L’ex dirigente di Napoli e Juventus non ha mai fatto breccia nel cuore del popolo nerazzurro. Quel suo passato bianconero spesso e volentieri gli è stato rinfacciato e fatto pesare. A ciò aggiungiamo il fatto che non sempre il suo operato è stato impeccabile (la questione stadio è ancora in alto mare, per dirne una, senza considerare che fu proprio lui a spingere per la riconferma di Mazzarri). Un'uscita silenziosa coerente con un'esperienza luci e ombre come quelle relative allo scambio Guarin-Vucinic bloccato da Thohir in seguito alla reazione rabbiosa dei tifosi nerazzurri.
Non sono ancora chiare le motivazioni alla base della scelta del presidente indonesiano, che dopo un periodo di stabilizzazione, durante il quale ha provveduto ad inserire uomini di sua fiducia o da lui personalmente scelti, ha iniziato così a concentrarsi sulla struttura ereditata da Massimo Moratti.
Nonostante i giornalisti vogliano farci credere il contrario, Thohir ha dato ampia dimostrazione di capacità organizzative e dirigenziali. Ama attorniarsi di gente competente e se c’è da dare il benservito, il patron indonesiano non ci pensa due volte.
L'abbiamo sempre detto. Una grande squadra deve avere innanzitutto una grande società. E dopo aver dato una squadra competitiva a Mancini, Thohir sta lavorando per dare una dirigenza competitiva all'Inter.

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1 commento:

Matrix ha detto...

Non ci strapperemo le vesti e non lo rimpiangeremo. Non è mai entrato nelle simpatie del popolo nerazzurro.
Spero che il suo posto venga preso da Zanetti. Sarebbe l'uomo ideale, a mio avviso.