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domenica 10 maggio 2015

TRE PUNTI PER CONTINUARE A SPERARE NELL’EUROPA

Non so a voi, ma a me fa molto sorridere l’enfasi e il trasporto con cui a distanza di 13 anni ancora la Juventus festeggia quel 5 maggio del 2002. Addirittura sul profilo twitter della formazione bianconera hanno pubblicato “buon 5 maggio a tutti”. Ridicoli, semplicemente ridicoli. Mi pare evidente che sono ossessionati da noi, siamo il loro peggiore incubo. Paradossale, visto che magari dovrebbe essere il contrario poiché i vincenti sono loro. Siamo nei loro pensieri in ogni instante. Perdono e pensano a noi, vincono e pensano a noi, probabilmente pensano a noi anche quando mangiano o quando trombano (e, conoscendoli, sicuramente quando cagano).
Prima o poi qualcuno dovrà spiegargli che quel 5 maggio è solo una ferita guarita, è rimasta la cicatrice ma non fa più male. Per noi ora il 5 maggio vuol dire inizio del Triplete e di Lazio-Inter nel mese di maggio ce ne sono stati altri. Per l’esattezza altri due (uno il 2 maggio del 2010, vittoria nerazzurra, e uno il 13 maggio di due anni dopo con l’affermazione biancoceleste) e stasera sarà la terza volta che Lazio-Inter si giocherà a maggio dopo quella tragica domenica del 2002. Insomma la vita è andata avanti, ma non per il popolo bianconero ancora arroccato a quel 5 maggio.

Vabbè, chiudiamo la parentesi e veniamo alla sfida di questa sera. Se vogliamo nutrire ancora speranze di qualificarci alla prossima Europa League la sfida di questa sera è di vitale importanza. Direi che i tre punti sono fondamentali. Ma non sarà assolutamente facile. La Lazio è in gran forma, mentre l’Inter va a corrente alternata. Non possiamo permetterci passi falsi ma allo stesso tempo tornare dall’Olimpico col bottino pieno è impresa complicata. Insomma è un gran bel scoglio da superare.
Tanto più che nelle ultime quattro sfide abbiamo rimediato altrettante sconfitte (due 3-1 e due 1-0 entrambi firmati da Klose nel finale) che fa salire il bilancio complessivo di vittorie biancocelesti a 26 su 72 incontri. Nei restanti 46 precedenti l’Inter si è imposta 18 volte mentre i pareggi sono 28. L’ultima affermazione nerazzurra risale al già citato 2 maggio 2010 quando Samuel e Thiago Motta firmarono il 2-0 finale, mentre l’ultimo pareggio è datato 29 marzo 2008, 1-1 con gol di Rocchi e Crespo. Come mi faceva notare qualcuno ieri pomeriggio, negli ultimi anni quando non abbiamo perso con la Lazio siamo sempre riusciti a vincere lo scudetto (ahi, brutto presagio visto che quest’anno lo scudetto non l’abbiamo vinto).
Mancini non sembra intenzionato a cambiare formazione. Quindi vedremo ancora Juan Jesus in versione terzino a fare scempi sull’out sinistro mentre a destra Santon e D’Ambrosio si giocano una maglia e Ranocchia e Vidic saranno i centrali difensivi. A centrocampo confermato il trio Guarin-Medel-Brozovic con Hernanes che giocherà dietro le due punte Palacio e Icardi. Ancora panchina dunque per Kovacic e Shaqiri, due che potrebbero dare quel qualcosa in più alla manovra nerazzurra e che invece dovranno accomodarsi in panchina. Fatico a capire soprattutto l’esclusione dello svizzero, visto che ogni volta che è stato chiamato in causa ha sempre fatto abbastanza bene. Del resto anche per Gnokouri vale le stesso discorso. Tre partite molto positive e poi è stato accantonato.
Vabbè, non importa chi va in campo. Ciò che conta è che alla fine si riesca a portare a casa i tre punti. Sarà difficile, molto difficile, quasi impossibile. Ma crederci non costa nulla. E noi vogliamo crederci. FORZA INTER !!!

2 commenti:

Nicola ha detto...

Vincere all'Olimpico sarà un'impresa ardua. E anche vincendo con la Lazio, ci sarebbero comunque altre tre partite e inoltre bisogna vedere anche cosa faranno le altre.
Certo, se avessimo preso i tre punti col Chievo...

Matrix ha detto...

Tutto sommato sono d'accordo con quello che scriveva Mark della Nord in un commento nei giorni scorsi. Alla luce delle sanzioni Uefa, rimanere fuori dall'Europa non sarebbe poi un disastro.
A patto di saper sfruttare bene l'occasione, altrimenti sarebbe solo un buco nell'acqua.