Come promesso mi sono preso un po’ di ore di pausa per analizzare a mente fredda l’ennesima partitaccia dei nostri che ha portato all’ennesima sconfitta (meritata per certi versi, immeritata per altri).
L’incazzatura è passata, ma ha lasciato spazio alla rassegnazione per una stagione iniziata male e finita peggio. Perché purtroppo la differenza non la fa il pilota ma la macchina. Date il Barcellona a Inzaghi e scoprirete che Superpippo è un fenomeno della panchina, viceversa mettete Guardiola sulla panchina del Milan e vi renderete conto che il buon Pep è un incapace.
Mancini non è un pirla, ma questa Inter purtroppo ha degli evidenti limiti. Fa delle grandi partite, gioca bene, si rende pericolosa, spesso ha il pallino del gioco in mano, ma poi si perde in un bicchiere d’acqua per colpa dei singoli. Una volta è Ranocchia, un’altra Handanovic, poi Vidic, poi Medel, poi D’Ambrosio, insomma i nostri fanno a gara a chi commette la cazzata nei 90 minuti.
Purtroppo la nostra rimane una rosa lacunosa. A partire da una difesa che fa davvero pena (faccio mio un commento letto su Facebook “Sto rivalutando anche Fresi e Battistini”). Non c’è innanzitutto un leader difensivo, il Samuel di turno che tiene a bada tutto il reparto.
Ranocchia è spaesato (e considerando pure che porta al braccio la fascia di capitano non è certo una buona notizia), Juan Jesus fa troppi errori, Vidic si è rivelato tutt’altro giocatore rispetto a quello che pensavamo/speravamo. L’ex difensore dello United doveva portare esperienza e carisma, io non ho visto né l’una, né l’altra.
Laddove c’era Maicon ora c’è D’Ambrosio che non azzecca un cross da tempo immemore, Medel dovrebbe essere il nuovo Cambiasso ma non è la stessa cosa (bella scoperta…), Brozovic prometteva mari e monti ma poi si è adeguato alla mediocrità della squadra, la crescita di Kovacic è così lenta che di questo passo il giocatore diventerà un campione a 40 anni, Shaqiri e Santon sono spariti dalla circolazione per motivi a noi ignoti (proverà “Chi l’ha visto?” a darci delle risposte), Podolski è l’ennesimo flop rifilatoci (meno male che non l’abbiamo pagato).
Insomma, aspettando l’ultima giornata di campionato, possiamo già dire che il problema non è che dobbiamo ripartire da zero con un progetto efficace, ma che per ripartire dovremmo fare pesanti interventi su questa rosa e che molti giocatori non sono nemmeno paragonabili ai pilastri con cui abbiamo trionfato negli anni scorsi. Senza scomodare i soliti big del Triplete ma, per dire, un Veron manca tantissimo a questo centrocampo, così come un Cruz in attacco (ah, come ci servirebbe il Jardinero…).
Dovessimo fare una selezione a priori direi che di questa rosa meriterebbero di rimanere in pochi (e qualcuno, come Kovacic, sulla fiducia). Spero che i nuovi innesti possano far fare il salto di qualità a questa squadra. La mia illusione è che magari i nuovi innesti possano trasmettere sicurezza a chi c’è già. Per dire, se giocano insieme al Samuel di turno Ranocchia e Juan Jesus non faranno 10 cazzate a partite, oppure con Yaya Touré in mezzo al campo Brozovic e/o Kovacic dimostreranno tutto il loro valore.
Mi auguro che si possa trovare quella continuità che quest’anno ci è mancata. Perché in fondo qualche partita interessante l’abbiamo fatta. Ma magari siamo andati a vincere a Roma, abbiamo tenuto testa alla Juventus a Torino, abbiamo offerto prestazioni entusiasmanti e poi abbiamo lasciato punti a Chievo, Parma e Cesena o ci siamo fatti infilare dal Torino in casa dopo una partita scialba.
Un anno senza Europa forse ci farà bene. Ma iniziamo a progettare e costruire seriamente per il futuro perché ci piacerebbe tornare ad essere protagonisti e vincenti. E non credo che stiamo chiedendo troppo.
2 commenti:
Io ho grande fiducia in Mancini. Se verrà messo in condizione di poter lavorare come vuole, ci potrà regalare altre soddisfazioni.
Santon mi pare di capire che non stia giocando perché il Mancio vuole testare gli altri terzini per capire chi potrà tornarci utile l'anno prossimo. E probabilmente lo stesso vale per Shaqiri.
Non solo Fresi e Battistini, stiamo rivalutando anche il tanto bistrattato Mazzarri. Con questa rosa non poteva certo fare i miracoli.
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