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martedì 31 marzo 2015

"VOLEMOSE BENE" ALLO JUVENTUS STADIUM (pareggio e applausi per Conte)

Amichevole
ITALIA-INGHILTERRA 1-1
29’ Pellè – 79’ Townsend

ITALIA (3-5-2): Buffon; Ranocchia, Bonucci, Chiellini (dal 27’ s.t. Moretti); Florenzi (dal 15’ s.t. Abate), Parolo, Valdifiori (dal 23’ s.t. Verratti), Soriano, Darmian (dal 28’ s.t. Antonelli); Pellè (dal 15’ s.t. Immobile), Eder (dal 15’ s.t. Vazquez). (Sirigu, Marchetti, Barzagli, Santon, Candreva, Cerci, Zaza, Gabbiadini). All.: Conte.
INGHILTERRA (4-3-1-2): Hart; Clyne (dal 1’ s.t. Walker), Smalling (dal 44’ p.t. Carrick), Jagielka, Gibbs (dal 43’ s.t. Bertrand); Henderson (dal 29’ s.t. Mason), Jones, Delph (dal 25’ s.t. Townsend); Rooney; Kane, Walcott (dal 10’ s.t. Barkley). (Butland, Green, Cahill). All.: Hodgson.
ARBITRO: Brich (Germania).

Vuoi per l’avversario di prestigio (l’Inghilterra), vuoi per il grande ritorno di Antonio Conte alla Juventus Stadium, c’era grande attesa per l’amichevole della Nazionale azzurra di questa sera. Alla fine finisce all’insegna del “volemose bene” con un pari sul campo e solo applausi (spontanei oppure no, non è dato saperlo) all’indirizzo dell’ex allenatore bianconero.

Solita difesa a tre per il cittì azzurro con Ranocchia, Bonucci (titolare inamovibile, manco fosse il nuovo Scirea) e Chiellini davanti a Buffon. Le chiavi del centrocampo sono affidate a Valdifiori (all’esordio assoluto a 28 anni, magari se si chiamava Van der Flor…) coadiuvato da Soriano e Parolo mentre Florenzi e Darmian corrono lungo le corsie esterne. Il tandem offensivo è composto dal brasiliano salvatore-della-patria Eder e Pellè.

Nelle prime battute di gioco è l'Inghilterra a dettare i ritmi di gara ed a impensierire la retroguardia dell'Italia. La squadra di Hodgson va anche vicino al vantaggio con Rooney, sfortunato nel cogliere la traversa a Buffon battuto.
Dall’altro lato Parolo impensierisce Hart, prima che Pellè su cross di Chellini di testa scavalchi l’estremo difensore inglese e porti in vantaggio gli azzurri.
Nella ripresa l'Italia parte forte e sfiora il raddoppio con “s.d.p.” Eder che, liberato a tu per tu con Hart dal filtrante di Darmian, si vede respingere la conclusione a botta sicura dall'estremo difensore inglese. Sulla ribattuta Pellè non trova il tap-in vincente.
Grande girandola di cambi, esordisce anche Vazquez (cognome tipicamente italiano, nella zona umbra-molisana ci sono molti Vazquez: non ditemi che non lo sapevate?).
L’Italia non chiude la partita e l’Inghilterra pareggia. Townsend con un preciso e pregiato tiro ad incrociare sorprende Buffon e ristabilisce la parità.
Il gol sveglia gli ospiti che per merito di uno scatenato Rooney impensierisco Buffon costretto a salvare il risultato.
Terzo pari nelle ultime quattro partite per gli azzurri dopo quelli con Croazia e Bulgaria. Sicuramente un po’ meglio rispetto alla prestazione di Sofia ma siamo, ahimè, ben lontani dalla bella Nazionale che ci piacerebbe vedere.
Non è solo colpa di Conte. Di oriundi in giro non ce ne sono molti, gli stranieri quelli buoni giocano con le rispettive nazionali e a noi rimangono solo gli scarti. O puntare sui giocatori italiani, che però non fa molta “moda”. E allora, giustamente Conte deve arrangiarsi alla meno peggio.
La speranza è che Gareth Bale si innamori di qualche showgirl italiana e acquisti la nostra cittadinanza, o che si scopra che Messi ha nonni italiani, oppure che Ibrahimovic dichiari amore per la maglia azzurra (converrebbe anche a lui, con la nazionale svedese non andrà mai lontano). Nel frattempo ci accontentiamo di Eder e Vazquez. Un po’ come dire che aspettando di trombare Belen Rodriguez ci accontentiamo della commessa della Conad

1 commento:

Mark della Nord ha detto...

Bravo Entius, bell'articolo.
Ti devo riprendere su un punto, però.
Dove abito io, al Conad c'è una commessa che soltanto per vederla uno sarebbe disposto a pagare una tassa sulla spesa.
Uno spettacolo per gli occhi.
Una così la trovi soltanto sulle copertine dei magazine di moda.