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martedì 24 febbraio 2015

LA TERZA GIOIA CONSECUTIVA RILANCIA I COLORI NERAZZURRI

Dopo 52 mesi l’Inter ritorna ad infilare tre vittorie consecutive. Niente di stratosferico, di eccezionale. Per una squadra che punta al vertice infilare tre vittorie consecutive dovrebbe essere una consuetudine. Eppure dopo quell’exploit stramaccioniano (ne vincemmo 7 di fila se non ricordo male) non c’è più capitato di fare un tris di vittorie. Non c’è riuscito Stramaccioni nella disastrosa seconda parte di quella stagione, non c’è riuscito Mazzarri nei suoi 18 mesi di panchina nerazzurra. Abbiamo dovuto aspettare il ritorno del Mancio per mettere in fila tre partite consecutive in cui abbiamo portato a casa l’intero bottino.

Aldilà del fatto di aver sfatato quello che ormai era diventato un pericoloso tabù, direi che anche ieri sera abbiamo visto delle buone cose. Non siamo ancora diventati una grande squadra, pecchiamo di solidità (soprattutto difensiva) e abbiamo molte lacune da dover ancora colmare. Però si ha finalmente la sensazione di essere sulla buona strada e la speranza è di continuare a fare sempre meglio. Vincere aiuta a vincere, si dice. E fare delle buone prestazioni aiuta a fare delle buone prestazioni.

Innanzitutto iniziamo a creare molto in fase offensiva e a renderci pericolosi. Ieri sera nel primo tempo è stato un assedio alla porta di Brkic e meritavamo di essere in vantaggio già all’intervallo. Sono lontani (o perlomeno sembrano lontani) i tempi in cui non riuscivamo a produrre nei 90 minuti un sufficiente numero di azioni da rete. Accantonato il modulo poco produttivo con tre fantasisti dietro l’unica punta, siamo passati al caro vecchio rombo che funziona sempre. Merito anche di uno Shaqiri (o ieri sera Kovacic) capace di accendere la fantasia, di un Icardi messo in condizione di far male (tra una critica e l’altra è capocannoniere della Serie A. E scusate se è poco, considerando che ha solo 22 anni) e del Palacio o Podolski di turno che semina pericoli in area avversaria (peccato che il tedesco ieri sera non inquadrasse mai la porta).
L’arrivo di Brozovic e la nuova posizione di Guarin hanno dato solidità al centrocampo dove anche Medel ora non sembra una bandiera in mezzo al vento.
Purtroppo rimane la forte lacuna della difesa. Con o senza Ranocchia prendiamo troppi rischi e stiamo col fiato sospeso fino al triplice fischio finale. Vidic e Santon non mi sono dispiaciuti affatto (soprattutto il terzino italiano ha giocato un’ottima gara), ma nel complesso i sardi hanno seminato parecchi pericoli e alcune uscite avventurate di Carrizo non hanno certo dato sicurezza al reparto (ahimè, Handanovic è tutt’altra roba).
Ma tutto sommato, come diceva qualcuno, il calcio è uno sport semplice, basta fare un gol più dell’avversario. E finché riusciamo a fare un gol più dell’avversario può andarci bene.
Anche perché questi 9 punti consecutivi ci hanno proiettato a solo 4 punti dalla Fiorentina e 5 dalla Lazio, le due squadre che occupano attualmente i posti validi per l’Europa League. Siamo rientrati in piena corsa per l’Europa e domenica prossima c’è lo scontro diretto con la Fiorentina che ci potrebbe proiettare, in caso di vittoria, ad un solo punto dai viola. Insomma, se dopo Sassuolo il futuro era nero, ora, dopo la terza vittoria consecutiva, è diventato più azzurro. Sperando che sia sempre più azzurro.

2 commenti:

Nerazzurro ha detto...

I famosi frutti del lavoro di Mancini iniziano a vedersi. È sicuramente un'Inter diversa rispetto a quella di inizio stagione. Più convinta dei propri mezzi e meno impaurita.

Winnie ha detto...

Il cambio di marcia mi sembra evidente. Per l'immediato futuro non possiamo che essere ottimisti.
A giugno serviranno innesti in difesa ma per centrocampo e attacco direi che la base è buona.