INTER - CELTIC 1 - 0
88’ GUARIN
INTER (4-3-1-2): Carrizo; D'Ambrosio (dal 35' s.t. Campagnaro), Ranocchia, Juan Jesus, Santon; Guarin, Medel, Hernanes (dal 35' s.t. Kovacic); Shaqiri; Icardi, Palacio (dal 44' s.t. Puscas).
A Disposizione: Handanovic, Vidic, Kuzmanovic, Obi.
All. Mancini.
CELTIC (4-2-3-1): Gordon; Matthews, Denayer, Van Dijk, Izaguirre; Brown, Bitton; Mackay-Steven (dal 40' p.t. Ambrose), Johansen, Armstrong (dal 33' s.t. Commons); Guidetti (dal 14' s.t. Forrest).
A Disposizione: Zaluska, Stokes, Wakaso, Henderson.
All. Deila.
ARBITRO: Keuzliak (Slovacchia)
Ci vogliono 88 minuti di sofferenza prima che Guarin riesca finalmente a buttarla dentro, spezzando le speranze scozzesi di beffarci in coda come successo all’andata.
Mancini ritrova D’Ambrosio sull’esterno, a centrocampo si rivede Hernanes mentre in avanti Shaqiri agisce dietro le due punte Palacio e Icardi.
L’Inter parte subito forte e la prima occasione capita sui piedi di Icardi dopo 20 secondi. Ma il tiro è debole. Gli scozzesi si rendono pericolosi al sesto. D'Ambrosio lascia scoperta la fascia sinistra, sulla quale si invola Mackay-Steven che però si fa ipnotizzare da un super Carrizo in uscita, bravo a dire di no con i piedi.
E’ però l’Inter a fare la partita e a creare le migliori occasioni. Palacio scalda i guantoni di Gordon con un rasoterra dal limite dell'area, Guarin prova a farlo con una conclusione dai 25 metri che non inquadra per poco la porta.
Al minuto 27 Van Dijk rimedia un giallo per un duro intervento da dietro su Palacio. Esattamente dieci minuti dopo avviene l'episodio che cambia l'inerzia della gara: il centrale olandese del Celtic affonda Icardi che gli aveva preso il tempo, l'arbitro Kruzliak non ha dubbi ed estrae il secondo cartellino che lascia gli scozzesi con un uomo in meno. A questo punto l'Inter prende ancor più coraggio e riprende ad attaccare con intensità: Ranocchia spreca con un colpo di testa dall'interno dell'area, è decisivo invece Gordon poco dopo quando dice no a D'Ambrosio con un grande intervento di piede imitando il collega Carrizo.
La ripresa è sullo stesso tenore della prima frazione. I nerazzurri vogliono a tutti i costi il gol della sicurezza, facilitati anche dalla superiorità numerica: Palacio corre e lotta nonostante un problema al ginocchio, ma il suo tiro dall'interno dell'area su assist di Guarin non è preciso. Ci prova anche Hernanes con un diagonale insidioso preda di Brown, che si allunga alla sua sinistra e devia la sfera. Icardi serve Palacio con una finezza, l'ex Genoa colpisce di testa per Shaqiri che però non riesce da due passi ad indirizzare il pallone in rete.
La gara sembra avviarsi sullo 0-0 finale, un risultato comunque ottimo per l'Inter in virtù del 3-3 esterno dell'andata. Sebbene il popolo nerazzurro sia in apprensione per un’eventuale beffa. Al minuto 87 Juan Jesus cincischia al limite dell’area (con i tifosi che imprecano liberamente nei suoi confronti), prima di dare palla a Santon (molto positiva la sua prestazione) che parte per un azione personale di 40 metri e serve Guarin che dai 25 metri fa partire un bolide su cui Gordon (migliore in campo) non può nulla.
Finisce 1-0. L’Inter porta a casa la quarta vittoria nelle ultime cinque partite ma è la solita Inter che spreca troppo in avanti, che prende troppi brividi dietro, che soffre più del consentito (in superiorità numerica doveva chiedere la gara molto prima).
L’Importante è aver portato a casa la qualificazione, per il resto vedremo strada facendo. Finché i risultati daranno ragione non possiamo chiedere altro a questa squadra. Nella speranza che valga sempre la solita regola che vincere aiuta a vincere…
3 commenti:
Mamma mia che gol che ha fatto Guarin !!! Strepitoso !!!
Vorrei porre l'accento sulla (ennesima) prestazione positiva di Santon. Tutti elogiano Guarin, Shaqiri, Icardi ma vogliamo parlare di sto ragazzo che abbiamo lasciato andare di fretta e che sta dimostrando il suo valore?
Giusto. Santon acquisto azzeccatissimo che va a coprire una delle nostre falle più grosse, i terzini. Giocando dietro a 4, è di gran lunga più affidabile dei vari Nagatomo, Dodò e Jonathan, che essendo prettamente terzini offensivi con grosse lacune nella fase difensiva, si adattavano molto meglio al centrocampo a 5 mazzarriano. Inoltre Santon, rispetto a quando andò via, si sta dimostrando notevolmente maturato, anche tatticamente. Merito della paternità? Chissà...
Juan
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