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lunedì 22 dicembre 2014

LE BUONE COSE DA CUI RIPARTIRE E GLI ERRORI DA NON RIPETERE

Alcuni commenti al post precedente mi hanno fatto sorgere un quesito: ci fosse stato Mazzarri al posto di Mancini saremmo riusciti a pareggiare ieri sera?
Ovviamente è impossibile dare una risposta al quesito. Siamo sicuri che il tecnico livornse non avrebbe mai tolto un centrocampista (Giuarin) per un attaccante (Bonazzoli). Al limite avrebbe fatto l’inverso togliendo una punta e inserendo un uomo in più là in mezzo al campo. Magari se ci fosse stato Mazzarri non saremmo andati sul 0-2. Siamo nel campo delle ipotesi e pertanto è difficile stabilire cosa sarebbe cambiato se al posto del Mancio ci fosse il buon Walter.

Di sicuro possiamo dire che l’Inter del secondo tempo raramente l’abbiamo vista con Mazzarri. Sto andando a memoria ma non ricordo mai una partita in cui l’Inter in svantaggio abbia dimostrato grinta, carattere, voglia di andare a recuperare il risultato. Nella seconda frazione è stato un monologo nerazzurro. Anche prima del gol di Kovacic l’Inter aveva dato segni di vita e dalla prodezza del croato in poi (non oso immaginare i titoloni e l’esaltazioni se un gol del genere l’avesse fatto Pogba o Menez) abbiamo giocato una gran bella gara.

Si sono rivisti sprazzi di Inter manciniana e questo è sicuramente un buon segno. Non a caso ho seguito gli ultimi 10-15 minuti in piedi, in adrenalinica tensione, come non succedeva da parecchio tempo (forse dai tempi di Mourinho, non ricordo se durante l’era Stramaccioni l’abbia mai fatto).
La grande ripresa, il risultato rimontato e gli sprazzi di Inter manciniana non devono però farci dimenticare quello che c’è stato prima. La facilità con cui sono arrivati i due gol laziali, l’impalpabile prestazione dell’attacco nerazzurro, gli esperimenti falliti di 4-4-2 da parte del Mancio. Sul 0-2 avevo nella testa alcune considerazioni da scrivere tutt’altro che positive. A partire da Guarin, che potrebbe essere l’arma in più ma che non riesce mai ad esserlo (ha senso continuare a sperare che prima o poi lo diventi?), passando per la crisi realizzativa di Palacio (e in ogni caso bisogna puntare su di lui perché il parco attaccanti piange), per gli errori sottoporta di Icardi (mica possiamo sempre giustificarlo perché si tromba Wanda Nara), per la groviera difensiva (problema che in parte avevano anche Stramaccioni e Mazzarri, chissà come mai).
Lo diciamo dal primo giorno e continueremo a ripeterlo ancora. I problemi ci sono e pensare di risolverli in un solo giorno è impossibile. Bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare, lavorare tanto. Ripartire dalle buone cose e fare tesoro degli errori per fare in modo che non si ripetano ancora. Non abbiamo una rosa di primo livello ma i buoni giocatori ci sono. Bisogna dargli fiducia. Come il Kovacic in versione fuoriclasse visto ieri sera, come Bonazzoli che ieri sera mi è piaciuto molto, come D’Ambrosio autore di una buona gara, come Palacio e Icardi che se in forma possono essere decisivi sotto porta. Mancini non ha disposizione una squadra da scudetto, ma se indirizzata sulla strada giusta può sicuramente dire la sua nel nuovo anno. E se arrivano gli innesti giusti che il Mancio sta chiedendo potremo giocarci alla grande le nostre carte per il terzo posto. Sarà l’aria natalizia ma io ci credo. Buone Feste, popolo nerazzurro.

1 commento:

Nicola ha detto...

C'è da lavorare molto. Questo è fuor di dubbio. Se abbiamo intrapreso la strada giusta lo scopriremo a maggio.