ARTICOLI RECENTI

giovedì 23 ottobre 2014

INTER, IL TRIONFO DELLA NOIA

Europa League 2014-2015 – Girone F Terza Giornata
INTER - ST. ETIENNE 0 - 0

INTER (3-5-1-1): Carrizo; Andreolli, Vidic, Juan Jesus; Mbaye, Kuzmanovic (dal 40' s.t. Krhin), M'Vila (9' s.t. Hernanes), Kovacic, Dodò; Guarin (dal 25' s.t. Palacio); Icardi.
A Disposizione: Handanovic, Obi, Ranocchia, Bonazzoli.
All. Mazzarri
SAINT ETIENNE (3-4-2-1): Ruffier; Perrin, Bayal Sall, Pogba (dal 33' s.t. Bayasse); Theophile-Catherine, Diomande (dal 40' s.t. Cohade), Clement, Tabanou; Hamouma, Lemoine; Van Wolfswinkel (20' s.t. Monnet-Paquet).
A Disposizione: Moulin, Gradel, Saint-Maximin, Brison, Baysse.
All. Galtier
ARBITRO: Taylor

Nulla di fatto in quel di San Siro dove l’Inter non va oltre lo 0-0 contro il Saint-Etienne nella terza giornata del girone di Europa League al termine di una gara che ha regalato più sbadigli che emozioni nonostante la classifica sorrida ancora ai nerazzurri che guidano il girone con un confortante +3 sugli azeri del Qarabag.
Mazzarri applica un po’ di turnover e schiera quel 3-5-1-1 che tanto adora e che è amato anche dalle squadre avversarie visto che rende nulla la fase offensiva nerazzurra. Andreolli fa rifiatare Ranocchia in difesa, Mbaye parte titolare sull’esterno destro e in mezzo al campo Kuzmanovic (ancora lui?) e MVila formano il terzetto insieme a Kovacic. In avanti Guarin (ex della gara, ha iniziato proprio con i francesi la sua avventura nel calcio europeo) a supporto dell’unica punta Icardi.

Il primo tempo si conclude in un (quasi) nulla di fatto: al 12esimo Icardi viene servito alla grande da Guarin. L’argentino spara altissimo, inspiegabilmente. Stessa sorte ha il pallone che passa sempre fra i piedi dell’ex Samp sei minuti più tardi. Al 24esimo rispondono i francesi, con Theophile Catherine che spara a lato, con Carrizo che battezza fuori. Il primo tempo si conclude sulla sassata di Tabanou, con una gran intervento di Carrizo che salva la porta nerazzurra.
Stesso registro nella ripresa. L’Inter prova subito a mettersi in difficoltà: Mbaye atterra in area, con una spinta, Van Wolfswinkel. L’arbitro lascia correre. Al 52esimo la lista degli infortunati nerazzurri si allunga (ma lo staff tecnico di Mazzarri non aveva la fama di riuscire a tenere i giocatori lontani dall’infermeria?): M’Vila ha un fastidio al ginocchio, lascia così il posto a Hernanes. Sei minuti più tardi ance Dodò mette la propria firma nella raccolta dei tiri da non riguardare, con un mancino dal limite.
Poco dopo l’ora di gioco Kuzmanovic, servito da Guarin, dà l’impressione di poter dare uno scossone alla partita, trovandosi però davanti un Ruffier attentissimo. La partita procede noiosa, con un apice intorno al 70’, quando Tabanou prima e Hamouma poi, impegnano Carrizo.
Oltre la scontatissima girandola di cambi, come Palacio per Guarin, Baysse per Pogba, Khrin per Kuzmanovic e Cohade per Diomande, nei venti minuti finali succede poco o niente, come nei precedenti settanta. Lo 0-0 è il risultato naturale di una sfida che non ha regalato emozioni e che non passerà certo alla storia. Qualcuno più attento probabilmente fra qualche anno la ricorderà per ciò che è successo alla vigilia della gara con le dimissioni di Moratti da presidente onorario e la fine definitiva di un’epoca in casa nerazzurra (di questo parleremo però in separata sede). L’Inter porta a casa un’altra prestazione opaca, l’ennesima di un inizio di stagione che doveva dare la spinta per partire al meglio e lanciarsi verso una grande stagione e che invece sta facendo aumentare dubbi e incertezze su staff tecnico e rosa. Speriamo nella pronta riscossa. Lo scriviamo da due mesi. Arriverà prima o poi?

1 commento:

Nerazzurro ha detto...

Partita noiosissima. Ho fatto fatica a tenere gli occhi aperti sul divano...