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sabato 12 luglio 2014

TRIS OLANDA: E’ TERZO POSTO. BRASILE, UN FINALE DA INCUBO

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Finale 3°-4° Posto
BRASILE-OLANDA 0-3
3' Van Persie (rig.) - 17' Blind – 91’ Wijnaldum
BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, David Luiz, Thiago Silva, Maxwell; Luiz Gustavo (46' Fernandinho), Oscar; Paulinho (58' Hernanes), Ramires (73' Hulk), Willian; Jo.
A disp.: Jefferson, Victor, Dani Alves, Dante, Henrique, Marcelo, Bernard, Fred, Neymar.
All.: Scolari.
OLANDA (5-3-2): Cillessen (90' Vorm ); Blind (69' Janmaat), De Vrij, Martins Indi, Vlaar, Kuyt; Clasie (89' Veltman), De Guzman, Wijnaldum; Robben, Van Persie.
A disp.: Krul, Kongolo, Verhaegh, De Jong, Fer, Depay, Huntelaar, Lens.
All.: Van Gaal.
ARBITRO: Djamel Haimoudi.

Penultimo atto del Mondiale 2014. Il Brasile, reduce dai sette gol subiti contro la Germania, era chiamata a riscattarsi e a battere l’Olanda per conquistare il terzo posto.
E invece il Mondiale dei padroni di casa finisce come peggio non poteva, con un pesante 0-3 che regala la medaglia di bronzo ai tulipani e una selva di fischi ai verdeoro.
Bastano 85 secondi all’Olanda per creare un’azione da goal: Robben entra in possesso del pallone, scambia con van Persie che lo manda in porta ma Thiago Silva lo stende al limite dell’area. Ma l’arbitro Hamaoudi prende un ababglio e concede il calcio di rigore. Dal dischetto Van Persie fa 1-0 e dopo nemmeno tre minuti il Brasile è già in svantaggio.

La situazione non migliora, e dopo nemmeno un quarto d’ora l’Olanda raddoppia. È ancora una volta Robben, che scende tra le linee creando soqquadro, a innescare l’azione. Vede un buco alla sua destra, Maxwell al pari di Marcelo sale troppo lasciando scoperta la sua fascia, e lancia de Guzmán il cui traversone mette in difficoltà David Luiz.

Il centrale brasiliano invece di disattivare il pallone lo colpisce debolmente di testa consegnandolo a Blind, solissimo all’altezza del dischetto, l’olandese colpisce col piede debole e a porta spalancata trova la seconda rete. La squadra di Scolari insiste sistematicamente a crossare ma contro una difesa a tre e con un solo colpitore di testa l’efficacia di questa tattica è pressoché nulla, e il primo tempo va in archivio.
I padroni di casa ricominciano con Fernandinho al posto di Luiz Gustavo, e dopo meno di un altro quarto d’ora sarà anche Paulinho a lasciare il campo per il subentrante Hernanes. Ma le migliori chance per i verdeoro nascono solo da giocate dei singoli con qualche conclusione dal limite o da cross tesi su cui non arriva nessuno.
I ritmi si abbassano inevitabilmente, i pentacampeão non ne hanno più mentre gli Oranje tirano il fiato.Scolari si gioca l’ultima carta: Hulk per Ramires, mentre Van Gaal fa entrare Janmaat sul dolorante Blind. Ma accadrà ben poco nel finale. Il Brasile continua a gestire il pallone ma crea qualcosa solamente da palla inattiva, mentre l’Olanda arriva sistematicamente sul fondo sfruttando i spazi concessi ma senza più affondare.
Al 91’ il definitivo tre a zero. Robben appoggia per Janmaat in sovrapposizione sfruttando l’inferiorità sull’ala degli avversari, il traversone è teso per Wijnaldum che in mezzo all’area la corregge in rete. La medaglia di bronzo è meritatamente al collo degli uomini di Van Gaal.
E' la 17esima volta (sui 18 precedenti) che la finale per il terzo posto termina senza andare ai tempi supplementari (unico caso fu Francia-Belgio 4-2 del 1986). Il Brasile saluta il Mondiale nel peggiore dei modi, subendo 10 gol nelle ultime due partite. Per la squadra verdeoro è tutto da rifare. E anche piuttosto in fretta.
L’Olanda (che nel corso di questo Mondiale ha fatto giocare tutti i 23 convocati) si consola col terzo posto e torna a casa imbattuta (con l’Argentina ha perso ai rigori). Van Gaal saluta nei migliori dei modi (per lui è già pronta la panchina del Manchester United) e spetterà a Guus Hiddink che gli succederà, continuare nella strada tracciata.


1 commento:

Theseus ha detto...

Non poteva esserci epilogo peggiore per il Brasile.
Anche se bisogna ammettere che, tolta la sfida con la Colombia, non ha fatto un gran Mondiale.