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lunedì 26 agosto 2013

C'E' TANTO DA LAVORARE MA SIAMO SULLA BUONA STRADA

Una vittoria il 25 agosto lascia il tempo che trova. Ma una vittoria è come la vista di una bella donna: fa sempre piacere.
E’ stata una vittoria importante per il morale, per l’ambiente mediatico (aggiungo di melma) che ci circonda (non siamo il Milan, in caso di sconfitta avrebbero dato vita a critiche e processi), e perché comunque una vittoria è sempre un fattore positivo. E se consideriamo che negli ultimi mesi della scorsa stagione ci eravamo quasi dimenticati di cosa volesse dire vincere…
Ma vittoria a parte c’è comunque da lavorare. E in fondo non è una cosa negativa. Un allenatore nuovo, elementi nuovi da inserire, schemi e gioco da assimilare, nuovi acquisti che, si spera, devono ancora arrivare, è normale che a fine agosto ci sia ancora molto da lavorare e che la squadra sia ancora un cantiere aperto. Il problema semmai sarà se fra qualche mese saremo ancora in questa situazione.
Per intanto abbiamo rivisto una squadra che inizia ad avere una sua identità, giocatori che stanno in campo per giocare e non per onor di firma (vedi ultimi mesi stramaccioniani) e soprattutto c’è una parvenza di solidità difensiva (da verificare con attacchi ben più temibili del solo Gilardino).

Dire che l’Inter di ieri pomeriggio mi sia piaciuta sarebbe troppa, però non mi è nemmeno dispiaciuta. Certo il primo tempo abbiamo lasciato molto a desiderare ma è anche vero che avevamo in campo Cambiasso (o molto probabilmente una sua riproduzione in cartongesso) e Kuzmanovic e che là davanti Palacio era troppo solo.
E’ bastato dare una spalla a Palacio e sostituire la statua del Cuchu con un giocatore vero (e che giocatore !!!) per cambiare completamente la partita. Ecco, se c’è una cosa che mi preoccupa moltissimo di questa Inter attuale è il fatto che Mazzarri consideri Cambiasso un elemento fondamentale e insostituibile della sua squadra. Sarà l’età o i carichi di lavoro ma in questo momento il Cuchu è davvero inguardabile, peggio del Jonathan dei giorni peggiori.
Già Jonathan. E’ incredibile come si sia rivitalizzato. Lui e Alvarez sembrano lontani parenti dei giocatori che lo scorso anno spesso erano oggetto dei fischi e delle critiche dei tifosi nerazzurri. Il Gabbiano, scende sulla fascia, crossa, si propone, si rende pericoloso al tiro. Insomma un Maicon dei poveri. Alvarez, dal canto suo, sembra aver trovato una sua dimensione. Ha fatto un ottimo precampionato ma qualcuno sosteneva che fosse un fuoco di paglia, un abbaglio estivo. E invece ha confermato nelle prime uscite ufficiali di essere un giocatore rinato e di poter dare il suo contributo alla causa nerazzurra (mi auguro che non gli tocchi uguale sorte di Coutinho che lo scorso anno fece un ottimo precampionato ma poi fu costretto a cedere il passo a Cassano).
Nel frattempo aspettiamo con impazienza l’arrivo di qualche altro elemento che completi la rosa. A partire da quell’Eto’o, il cui ritorno fa sognare tutti i tifosi nerazzurri. Se devo dire la mia, dubito che il camerunese arrivi all’Inter. Per questione di ingaggio ma anche perché Mourinho non si farà sfuggire un giocatore simile, considerando anche che lo già allenato e quindi lo conosce bene. Ci servirebbe tanto invece un centrocampista di qualità e anche un esterno (viste le prime uscite direi che ci serve più un esterno sinistro che un esterno destro).
Vediamo cosa succederà. In fondo la stagione è appena iniziata e ci aspettano nove mesi di passione. E speriamo anche di gioie.

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3 commenti:

Juele ha detto...

Ma tu non eri quello poco convinto di Mazzarri? Hai già cambiato idea?

Anonimo ha detto...

E figurati se Entius si degna di rispondere. Il solito snob superiore che non ci degna della sua attenzione. Soprattutto quando riceve critiche...

Entius ha detto...

X Juele. Rimango poco convinto su Mazzarri ma piuttosto che criticare a priori preferisco aspettare e vedere cosa combina. E nel frattempo cosa faccio? Sostengo l'Inter, ovvio.