HABEMUS PAPAM (ecco a chi affidarci per domani sera…)

Lo 0-3 dell’andata non lascia molto spazio alle illusioni. Nel calcio tutto può succedere, questo è vero, ma questa Inter, considerando anche la gara di sette giorni fa, non fa certo sperare bene. Si tratta di mettere dentro almeno tre gol (meglio se quattro) e cercare di non subirne nemmeno uno. Improbabile, abbastanza improbabile.

Poi magari finisce come Barcellona-Milan di ieri sera, il Tottenham si sente già ai quarti, Palacio fa il Messi della situazione e rimontiamo. Per carità, tutto può succedere.

Da tifosi abbiamo il dovere morale di crederci e sperare fino all’ultimo in un miracolo. Miracolo? Ho scritto miracolo? Allora ho l’uomo giusto che fa al caso nostro.

Lui è Jose Mario Bergoglio, 76 anni, argentino (tranquilli, non è il nuovo attaccante comprato dall’Inter, anche se è quasi coetaneo con Zanetti) e da circa un paio di ore è il nuovo Papa con il nome di Francesco I.

Se serve un miracolo, lui sarebbe l’uomo ideale per intercedere nelle alte sfere affinché domani sera si riesca a battere il Tottenham. Confidiamo in lui nella speranza che metta una buona parola presso il Grande Capo affinché Palacio segni come non mai, Zanetti e Cambiasso corrano come forsennati, Alvarez illumini il gioco e lo faccia con piglio da leader. E se poi per caso vedendo Jonathan correre sulla fascia destra avremmo la sensazione di vedere il Maicon dei tempi belli, non avremmo dubbi sul fatto che il miracolo sia avvenuto.

Per quanto io confidi nel fatto che nel calcio tutto possa succedere (per lumi chiedere al Milan, tra Deportivo, Liverpool e Barcellona avrebbe un bel po’ di esempi da illustrarvi), in questo caso preferisco affidarmi ad un miracolo. E per una volta invece di tifare per Palacio e Cassano, faccio il tifo per Bergoglio. Papa Francesco I, sia gentile, ci faccia questo miracolo…

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