ARTICOLI RECENTI

giovedì 21 marzo 2013

E' SPETTACOLO AZZURRO. E IL BRASILE RESTA A GUARDARE

Amichevole
BRASILE-ITALIA 2-2
33’ Fred – 42’ Oscar – 54’ De Rossi – 57’ Balotelli
ITALIA (4-3-1-2): ): Buffon; Maggio, Barzagli, Bonucci, De Sciglio (dal 29’ s.t. Antonelli); De Rossi (dal 36’ s.t. Diamanti), Pirlo (dal 1’ s.t. Cerci), Montolivo; Giaccherini (dal 22’ s.t. Poli); Balotelli (dal 38’ s.t. Gilardino), Osvaldo (dal 1’ s.t. El Shaarawy). (De Sanctis, Sirigu, Marchetti, Abate, Ranocchia, Astori, Candreva, Giovinco). All. Prandelli.
BRASILE (4-3-3): Julio Cesar; Dani Alves, David Luiz, Dante, Filipe Luis (dal 32’ s.t. Marcelo); Fernando, Hernanes (dal 46’ s.t. Luiz Gustavo); Hulk (dal 40’ s.t. Jean), Fred (dal 23’ s.t. Diego Costa), Neymar, Oscar (dal 17’ s.t. Kakà). (Diego Cavalieri, Thiago Silva, Osvaldo). All. Scolari.
ARBITRO: Studer (Wicht-Pozzi/Amhof).

E’ un’Italia molto convincente quella che affronta il Brasile in amichevole a Ginevra. Gli azzurri di Prandelli vanno immeritatamente sotto di due gol nel primo tempo, recuperano il risultato nella ripresa e solo un grande Julio Cesar nega alla nostra nazionale di portare a casa una vittoria che sarebbe meritata.
La prima palla gol è di Giaccherini: salta un avversario, poi conclude di destro sul primo palo, Julio Cesar si rifugia in angolo. Il Brasile replica subito: destro da fuori area di Neymar, Buffon, reattivo, respinge.

Il Brasile concede ampi spazi: fa paura quando attacca, ma pure quando si difende. Balotelli ha tanta voglia di prendersi il palcoscenico, contro un avversario di rango: sfrutta un lancio lungo e un buco della lenta e anarchica difesa avversaria, ci prova di sinistro, ma Julio Cesar fa il fenomeno. Poi Mario ci prova con l’altro piede: destro di poco largo, deviato da David Luiz. Julio Cesar, per la par condicio, fa il gatto pure su Maggio, messo in porta da Pirlo con un lancio super.

Al 33esimo, dopo tanti brividi, il Brasile passa in vantaggio. Destro al volo vincente di Fred, che mette dentro un cross da sinistra deviato da Bonucci. Balotelli ci riprova, Julio Cesar gli ridice ancora di no. E in contropiede il Brasile fa male. Al 41esimo, azione superlativa di Neymar che si fa metà campo palla al piede e sforna un assist perfetto per Oscar che taglia davanti a De Sciglio e infila Buffon in uscita. 2-0. All’intervallo Brasile avanti di due gol. Risultato pesante ed ingeneroso.
Ad inizio rirpesa Prandelli fa debuttare in azzurro Cerci (nel primo tempo aveva fatto il suo esordio De Sciglio) al posto di Pirlo mentre El Shaarawy entra al posto di Osvaldo. L’Italia passa al 4-3-3, variazione tattica del 4-4-1-1 di partenza. L’Italia sfiora la rete col Faraone, poi segna con De Rossi, con una zampata furba in mischia, su corner da sinistra. E’ il suo 14° centro in Nazionale. L’Italia ci prende gusto. E Balotelli segna il gol che stramerita. Se lo va a prendere, con una prodezza: un meraviglioso destro liftato da fuori area. 2-2. Sesto gol in azzurro.
Hulk si divora un gol inciampando sul pallone mentre sull’altro versante si registra l’ennesima parata di Julio Cesar su Balotelli (l’ex portiere nerazzurro è ancora in gran forma).
Finisce 2-2. Ma l’Italia è da applausi anche se non vince. Gli ultimi due precedenti col Brasile, datati 2009, erano finiti con due pesanti sconfitte (0-2 in amichevole a Londra, 0-3 a Pretoria in Confederations Cup), ma era la mediocre Italia di Lippi. Stavolta invece possiamo essere più soddisfatti della prestazione azzurra sebbene la vittoria nella sfida diretta continua a mancare dal glorioso successo del 1982 in Spagna. Ma in prospettiva Confederations Cup, stavolta in Brasile, e magari guardando anche più in là al Mondiale di Brasile 2014, l’Italia è parsa più avanti. Come equilibri e identità di gioco. Al contrario del Brasile che, come sempre, può contare su buone individualità ma poco altro. Se questo è il Brasile ci sono ben pochi motivi per preoccuparci.

Se ti è piaciuto l'articolo, iscriviti al feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!

1 commento:

Pakos ha detto...

L'Italia ha disputato una grande gara ma é anche vero che di fronte aveva un Brasile abbastanza scarso. Se non ci fosse stato Julio Cesar in porta sarebbe finita con una goleada azzurra.