ARTICOLI RECENTI

martedì 26 febbraio 2013

50 VOLTE NERAZZURRO. Intervista a Francesco di "Quelli che l'Inter..."

Iniziamo parlando di te. Chi è Francesco nella vita di tutti i giorni.
Caro Entius, ho il piacere di vivere con la costante consapevolezza di essere un...privilegiato. Una moglie eccezionale, due figli fantastici un lavoro che mi appaga totalmente, dei genitori splendidi che hanno saputo inculcarmi i giusti valori della vita.
Ecco,la promozione più grande che la mia esistenza può donarmi, è riuscire a dare ai miei figli ciò che i miei genitori sono riusciti a trasmettermi. Non finirò mai di ringraziarli!
Salute, famiglia, lavoro, amici veri: questi i miei punti cardine.
Sei tifoso dell’Inter per “colpa” di…
Il mio non è un interismo...genetico. Nessuno nella mia famiglia mi ha trasmesso nulla di simile.
La "colpa" è di un "misterioso" ragazzino che in prima elementare mi ha trasfuso questa meravigliosa fede. Non ricordo altro di lui. Purtroppo!
Che tipo di tifoso sei? Come “vivi” l’Inter?
Questa mia-nostra meravigliosa oasi nerazzurra di nome "Quelli che l'Inter..." è la fedele fotografia del mio interismo.
Non ti nascondo, caro Entius, che a volte mi sento un..."diverso". Fiero però di esserlo anche perchè ho l'esemplare supporto in QCI di powerage e veleno che mi sostengono come meglio non si potrebbe.
Come vivo l'Inter? Chi assiste con me alle partite dell'Inter, può testimoniare
che subisco una spaventosa trasformazione degna del miglior dottor Jekyll e mister Hyde...!

Il tuo primo ricordo nerazzurro.
Quel "Child X" immediatamente mi ha trasferito una sublime curiosità di nome Internazionale Football Club. Scoprivo allora i mitici Mazzola, Facchetti, Corso, Suarez...tutta la storica Inter anni '70 che allora dominava il mondo. Questi i miei primi ricordi.
Chi era il tuo mito da piccolo? E poi crescendo chi sono stati i tuoi giocatori preferiti?
Senza ombra di dubbio Mazzola e Facchetti. In seguito ho "amato" alla follia quei due giovanotti acquistati dal Brescia dall'ottimo DS Giancarlo Beltrami: Evaristo Beccalossi e Sandro "Spillo" Altobelli.
In 50 anni di tifo nerazzurro quale è stato, 22 maggio 2010 escluso, il momento più bello?
Aver avuto il piacere, nonché l'onore, di essere stato ospite della Società in occasione del centenario dell'Inter, è stato un piacere smisurato. Il congresso mondiale per Inter Club, la cerimonia allo Stadio S.Siro con il monologo di Gianfelice Facchetti... lo ammetto, ho pianto dall'emozione!
Puoi ben immaginare, caro Entius, quanta soddisfazione ho ricevuto quando Facchetti jr mi ha concesso l'intervista per QCI.
E quello più brutto?
Domanda di riserva ?:)
Ehhh...qui purtroppo c'è l'imbarazzo della scelta!
Ok, siamo nel 1989. L'InterClub del mio paese organizza una trasferta in pullman per andare ad assistere all'incontro valevole per i quarti di finale di Coppa Uefa tra Inter e Bayern Monaco. L'andata, a Monaco, finì 0-2 per i nerazzurri con storico gol di Berti dopo cavalcata chilometrica.
Bene, ricordate benissimo come finì quella partita...!
Al rientro, in pullman io ero seduto accanto al compianto Vito M. ( carissimo amico, grandioso interista). Scena che non mi stancherò mai di raccontare: eravamo tutti li seduti, silenziosi, speranzosi di addormentarci un po'...." Frà...Francè?...ma abbiamo perso per davvero o l'ho sognato?"
"Dormi Vito, che è meglio...!!!"
Grande Vito, grande quanto la delusione in tutti noi.
Del 5 maggio è meglio non parlarne!
Il popolo nerazzurro è da sempre diviso tra quelli che odiano soprattutto la Juventus e quelli che odiano soprattutto il Milan. Tu da che parte stai?
Ecco, il mio essere "diverso", come dicevo prima, mi porta a rapportarmi con le squadre concorrenti in maniera...differente. Assolutamente nessun odio sportivo. La mia sportività, ad essere sincero, ha vacillato non poco con tangentopoli e con tutti gli "onorevoli" protagonisti di quella squallida storia.
Rasento la cattiveria quando sento ancor oggi le "arrampicate sugli specchi " di taluni juventini su quel deplorevole capitolo .
Tu sei anche Presidente di un’Inter Club quindi hai avuto il piacere e la fortuna di conoscere alcuni personaggi che hanno fatto la storia dell’Inter. Qual è stato quello che ti ha colpito di più?
Mah, più che conoscere personaggi famosi, far parte di questo mondo ti da la possibilità di toccare con mano tutto l'affascinante universo di F.C Internazionale.Io la chiamo "l'altra Inter". Lontana dai riflettori, rivolta al sociale, ai propri iscritti, non assillata dai media, ma altrettanto importante e vincente.
Personaggi famosi? Su in cima a questo articolo, mi sono permesso di inserire una foto che per me è un tattoo indelebile.
Una foto che racchiude anche un ricordo meraviglioso. Era il 2004, qualche anno prima dalla morte di Giacinto Facchetti. Circa 400 persone riunite in una sala per l'annuale "Wivi l'Inter" in attesa dell'arrivo dei giocatori, momento top della serata. Si può ben immaginare cosa è potuto succedere quando l'animatore della serata, Roberto Scarpini, ha comunicato ai presenti che per ordine dell'allenatore, era stato revocato l'arrivo dei calciatori.
A calmare gli animi dei tifosi, ha provveduto l'allora Presidente Facchetti che, con una serenità, disponibilità e naturalezza esemplare, ha fatto il giro dell'intera sala concedendosi totalmente ai tifosi. Un grande!
Di Peppino Prisco ricordo con piacere, in un'altra occasione, l'apprezzamento per il nostro vino Primitivo. Non so quanto ne abbia bevuto in quella serata! Grandissimo pure lui!
Un giocatore del passato che ti sarebbe piaciuto vedere all’Inter.
Ho vissuto con trepidazione, come credo tutti i miei coetanei, le trattative infinite di due, come si chiamano oggi, Top Players: Falcao e Platinì.
Sapete benissimo come si sono concluse quelle contrattazioni.
Mi sarebbe piaciuto vederli in nerazzurro!
Parliamo un po’ di Inter. Cosa ci manca per tornare ad essere competitivi?
Il tempo, la pazienza e tanta fortuna. La competenza dei nostri tecnici ritengo sia sufficiente. Mi rendo conto che non è facilmente assimilabile questo concetto, ma dovremmo iniziare ad abituarci.
Terzo posto, Europa League, Coppa Italia. Quale obiettivo è alla nostra portata?
Non amo l'Europa League così come la Coppa Italia. Sono per me dei surrogati quasi insignificanti. Roberto Mancini, spesso dimenticato ma per me uno dei registi principi dell' ultima Grande Inter, ci ha insegnato però che la vittoria di questi tornei di seconda fascia, aiutano a raggiungere traguardi di ben altra valenza. Se devo scegliere, scelgo l'ultima poltrona per la Champion League.
Difficile ma non impossibile.
Stramaccioni è da Inter? Secondo te ha fatto bene Moratti ad affidarsi a lui?
Se il il tecnico romano rientra in un progetto pluriennale teso alla ricostruzione di un gruppo vincente, allora il suo lavoro ha un senso. Al contrario sarebbe una scelta errata.
Domenica c’è il derby. Come pensi che finirà? E come ti piacerebbe che finisse?
Il mio interismo è cresciuto con questo "detto": "il Derby solitamente lo vince la squadra meno favorita". Quindi....!!!
Dicci il tuo “sogno impossibile”?
Rimanendo nell'ambito sportivo, rivivere pari, pari il 22 Maggio 2010. L'adrenalina dell'organizzazione del maxi schermo in Piazza, l'ansia della Partita, il trionfo finale con l'oceanica follia generata, le telefonate di Luciano e Veleno, l'arrivo in Piazza del caro Vito M. nonostante la sua condizione fisica compromessa. Chiedo tanto?

Ok. Ora permettetemi di ringraziare di cuore Entius, il mio Blogger-Guru nonché amministratore dell'ottimo blog "De Rerum Calciorum", per questa bella chiacchierata che mi ha permesso, in questa giornata per me particolare, di "scoprirmi" come non mai. Grazie.
FONTE: Quelli che l'Inter

Se ti è piaciuto l'articolo, iscriviti al feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!

2 commenti:

Nicola ha detto...

Ormai ti ritroviamo dovunque, anche che vai a fare le interviste negli altri blog... :-)

Bella intervista. Bravi ad entrambi.

FscoMisc ha detto...

Rinnovo i ringraziamenti per l'AMICO Entius perchè è riuscito a vivisezionare il mio interismo come mai nessuno è riuscito a fare.
Grazie