Prima che arrivasse la sosta eravamo reduci da tre vittorie consecutive, vittorie che in qualche modo hanno rilanciato le nostre quotazioni (in particolare la vittoria nel derby).
La sosta ha raffreddato l’euforia post-derby e ci permette di affrontare il Catania con più tranquillità e più concentrazione. I precedenti sono beneauguranti, abbiamo vinto 13 sfide su 15 disputate a San Siro, pareggiando le altre due. E in parità è finito l’ultimo confronto quando nel marzo scorso l’Inter, reduce da 5 sconfitte tra campionato e Champions, riuscì a rimontare lo 0-2 iniziale e portò a casa un punticino. Tra l’altro fu una delle pochissime partite in cui Forlan giocò una partita decente segnando anche il momentaneo 1-2.
Ma il passato non conta, ora conta solo il presente. Stramaccioni ha le idee chiare in difesa dove riproporrà ancora il trio Samuel-Ranocchia-Juan Jesus. A centrocampo sicuri Zanetti, Cambiasso e Guarin con Obi e Pereira in ballottaggio per sostituire lo squalificato Nagatomo.
Dubbi in attacco dove l’unica certezza è Milito con Coutinho, Cassano e il rientrante Palacio in corsa per le altre due maglie. Dubito che il tecnico romano voglia lanciare il tridente con Fantantonio e Palacio (sarebbe una mossa azzardata e abbastanza rischiosa), più probabile che Coutinho faccia il trequartista dietro Milito e uno tra Cassano e Palacio (con il barese favorito).
Di fronte avremo un Catania che fin qui ha disputato un buon campionato anche se in trasferta non sempre è stato impeccabile. Lodi, Gomez, Bergessio e Barrientos rappresentano dei brutti clienti che potrebbero rivelarsi letali nel caso in cui gli venisse concesso campo o occasioni per rendersi pericolosi.
L’incubo di un nuovo Siena potrebbe essere dietro l’angolo. Anche se da quella sconfitta siamo cresciuti e maturati molto e, mi auguro, certi errori non verranno più commessi. Le vittorie di Juventus e soprattutto Lazio non ci permettono di poter fare passi falsi. Oggi pomeriggio contano solo e soltanto i tre punti. Dovremo scendere in campo con la determinazione e la forza di chi deve portare a casa il bottino pieno e riuscire a sbloccare la partita al più presto onde evitare di infilarci in pericolosi tunnel dalla quale non sarà facile uscire.
Serve una risposta a Juve e Lazio, serve dimostrare che noi ci siamo, che non molleremo la presa e che abbiamo tutta l’intenzione di continuare il discorso iniziato prima della sosta. Non siamo attrezzati per poter competere con la Juventus e il Napoli ma il treno Champions è alla nostra portata e passa anche da sfide come quella di oggi. In casa col Catania non si possono e non si devono buttare via punti. Capito, ragazzi? FORZA INTER !!!
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1 commento:
Qualcuno mi prenderà per pazzo ma io temo più il Catania che il Milan. Mentre nel derby la concentrazione è sempre al top, nelle partite come quella di oggi rischi di prendere l'impegno sottogamba. E potrebbero arrivare brutte sorprese.
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