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mercoledì 10 ottobre 2012

CALCIOSCOMMESSE, NEI GUAI EX GIOCATORI DEL BARI (compreso Ranocchia?)

Detto, fatto. Giusto ieri il capo della polizia Manganelli annunciava nuovi sviluppi sul calcio scommesse. E puntualmente oggi arrivano importanti novità.
L’inchiesta della Procura di Bari da mesi sta scavando nel profondo e ha messo a fuoco due combine acclarate: Bari-Treviso 0-1 maggio 2008 e Salernitana-Bari 3-2 maggio 2009.
E dopo le dichiarazioni rilasciate da Micolucci al procuratore federale Palazzi, e dal solito pentito Andrea Masiello al pm Angelillis, nei guai potrebbero finire quasi tutti i giocatori del Bari, Gillet, Barreto, Santoruvo, De Vezze, Belmonte, Parisi, ma anche Andrea Ranocchia, fresco di ritorno in Nazionale.
Tutto partirebbe da Bari-Treviso del 2008. La squadra veneta, in enorme difficoltà, chiede un favore al Bari. Il regista dell'operazione sarebbe un ex dei biancorossi, Pianu, che chiama e ottiene l'okay da alcuni senatori dei pugliesi. Ma Cristian Stellini dice no e nemmeno Masiello sembra convinto (e risolve la questione facendosi squalificare). Alla fine il Treviso ottiene comunque quello che cercava, riuscendo a far sua l'intera posta in palio.

Dopo un anno la situazione si ripropone. Questa volta è la Salernitana a rischiare la retrocessione. Siamo all'ultima giornata, il Bari è già promosso, le tifoserie gemellate. L'ideale per vendere una gara. Almeno così la pensano a Salerno. Ma Ganci, ex biancorosso, sa che potrebbero esserci problemi e fissa un appuntamento in autostrada per ammorbidire il solito Stellini.
Alla fine la partita viene venduta per circa 160 mila euro e i soldi spartiti tra i componenti della rosa, staff tecnico escluso.
Tutti però devono dare l'adesione alla combine, dalla quale il solo Gazzi si sarebbe tirato fuori. Gli altri accettano. I soldi sarebbero stati consegnato in due rate. Quote da 5-6 mila euro divise in buste e consegnate nello spogliatoio. A Gazzi e forse Barreto invece dei soldi sarebbe arrivato un computer in omaggio. Un modo per cementare l'omertà.
A breve le carte passeranno nelle mani di Palazzi. L'inchiesta appare blindata dalle collaborazioni. Anche chi si è avvalso della facoltà di non rispondere una volta visti gli atti potrebbe cambiare strategia.
Tutti i giocatori sono indagati, adesso. Dubbi ci sono soltanto su due di loro: Ranocchia e Gazzi. Il centrocampista del Torino, secondo alcuni testimoni, inizialmente rifiutò la propria parte e poi fu costretto ad accettare un computer "in omaggio" (una forma di vincolo imposta dal gruppo). Quanto a Ranocchia le voci dei testimoni si contraddicono: secondo qualcuno prese la busta. Secondo altri rifiutò. La procura di Bari è ormai pronta a chiudere l'inchiesta. Ma a terrorizzare i calciatori sono i processi sportivi. Ranocchia, ad esempio, rischia un'omessa denuncia.
La posizione più incerta rischia però di essere di nuovo quella di Antonio Conte, sul quale incombe un altro possibile deferimento per omessa denuncia. Conte era l'allenatore di quel Bari. Oggi è l'unico a non essere indagato. "Non ne sapeva niente", hanno detto tutti i giocatori. Tutti, tranne uno: ha raccontato di aver avuto l'impressione che Conte avesse capito perfettamente come quella partita fosse stata "ceduta", tanto che si raccomandò, prendendo a uno a uno i suoi, di non fare sciocchezze, di giocare al massimo.
Ma il dubbio rimane. Possibile che un allenatore noto per la sua attenzione maniacale ai dettagli, non si sia accorto (per due volte, né a Bari, né a Siena) di quello che succedeva nei suoi spogliatoi e di quello che organizzavano i giocatori?

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8 commenti:

Nerazzurro ha detto...

E' alquanto strano che questa inchiesta riprenda vigore proprio qualche giorno dopo il ritorno in Nazionale di Ranocchia. Semplice coincidenza?

Nicola ha detto...

Conte? E' innocente, non ci sono dubbi. Pulito come il culetto di un bimbo...
I giocatori tramavano negli spogliatoi e lui non ne sapeva nulla. Ma chi volete prendere in giro? Giusto qualche juventino con i paraocchi può credere a questa stronzata.

pippo ha detto...

rimango basito dei commenti degli interisti.ranocchia stando a quello che è uscito finora(gli interrogatori di masiello sui quali è stato tolto il segreto istruttorio)rischia chiaramente l'illecito sportivo altro che omessa denuncia.MA VA PROVATO E FINO A PROVA CONTRARIA PER ME RESTA I N N O C E N T E.non sono disposto a barattare principi di diritto e la vita di una persona con il tifo.ma trovo veramente esilaranti gli addebiti dei commentatori di questo sito a conte.non ha importanza nicola quali siano i tuoi teoremi(quelli si dettati da paraocchi o peggio ancora da odio) ma ciò che si prova perchè altrimenti tutto perde di credibilità e si arriva alla barbarie giuridica prima e reale poi(perchè poi non si salva più nessuno).tra l'altro anche qui come a siena tutti davanti al giudice smentiscono tranne uno che dice di...aver avuto l'impressione,ma vi rendete conto.ma in quale paese viviamo,nell'ex urss?non si può condannare una persona su questo come non la si può condannare sulla base del "non poteva non sapere".purtroppo i deferimenti di oggi mi fanno pensare che palazzi tirerà dentro conte anche a bari.ma chi perderà sarà la giustizia sportiva e la credibilità del sistema anche se dovesse essere condannato(al momento non è nemmeno indagato e per favore non tiratemi fuori la stronzata che la giustizia sportiva è un'altra cosa,almeno questo da persone intelligenti non me lo aspetto).

Anonimo ha detto...

UE' TIFOSI DEL PISA DI MILANO A MAGGIO TUTTI FORCAIOLI A OTTOBRE TUTTI GARANTISTI (SOLO PER RANOCCHIA ....) SIETE U SOLITI BUFFONI FORZA ATALANTA...

Nicola ha detto...

Pippo, ha ragione te. Conte è innocente e non possiamo parlare su ipotesi. Ragioniamo quindi su certezze.
A Siena ci sono due casi acclarati di combine. E sulla panchina del Siena c'è Conte che però è all'oscuro di tutto.
A Bari altri due casi. Sulla panchina barese ancora un'incolpevole Conte.
Abbiamo quattro casi confermati (non parliamo di quelli non accertati) dove Conte è allenatore di una delle due squadre coinvolte. Quattro casi in cui Conte è all'oscuro di tutto (diamo per buono che non sia parte attiva della combine). A questo punto le alternative sono tre:
1) E' un coglione perché non si accorge di cosa gli capita intorno (da escludere, un coglione non arriva ad allenare la Juve e non vince uno scudetto).
2) Ha la sfortuna di essere al posto sbagliato nel momento sbagliato.
3) E' quantomeno a conoscenza di ciò che sta succedendo.

pippo ha detto...

nicola o non capisci o fai finta di non capire.non contano le tue supposizioni più o meno verosimili,conta in un paese normale che ci siano le prove,i riscontri,le testimonianze.nei casi di siena non ce n'era una che fosse una (anzi c'erano 23 testimonianze contrarie e vanno prese per buone altrimenti si incriminano per falsa testimonianza)e conte è stato condannato perchè non poteva non sapere.se per te questa è giustizia allora non ti rendi conto che non perde solo conte ma la credibilità di tutto il sistema che rischia di venirne fagogitato.e questo non lo dico io ma con grande onestà intelletuale oltre che con grande sagacia giornalistica un tuo illustre tifoso;mi riferisco ad enrico mentana che intervistato a radio RDS commentava agli inizi dell'inchiesta l'incriminazione di conte.d'altronde sia il pm de martino che la procura di bari(almeno per quello che è uscito finora)dicono che conte risulta essere una figura marginale e che non ci sono prove per incolparlo di alcunchè(a bari è stato ascoltato come testimone e inoltre tutte le testimonianze dicono che fosse all'oscuro)e questo esclude chiaramente che abbia avuto parte attiva nelle combine come tu scorrettamente adombri.certo poi c'è palazzi e il suo "non poteva non sapere"e nessuno potrebbe difendersi da un'accusa del genere e anche se ti difendi non accettano le prove.io tendo a credere più ai magistrati ordinari che a un magistrato militare imboscato ed incompetente oltre che pasticcione.di alternative ce ne possono essere migliaia non solo tre ma essendo un pò in là con gli anni mi avventuro in un paragone forte che però ho scolpito nella mente.pensa che le stesse cose le dicevano di enzo tortora(grandissimo uomo)soprattutto sentivo questa frase abberrante:"se lo hanno arrestato qualcosa avrà fatto".sappiamo tutti come andò a finire....o no.ripeto soprattutto da allora e questo vale anche per ranocchia, non sono disposto a barattare la vita di una persona con il tifo per una squadra.prove certe o...muti.

Rosario ha detto...

chiaramente non posso dire con certezza se conte sia colpevole o innocente, pero' vorrei far notare una cosa: essere maniacale nei dettagli, nel caso di un allenatore, vuol dire preparare la partita, studiare l'avversario e prevedere le sue mosse, studiare schemi che possano far male, curare la preparazione atletica e non necessariamente controllare i calciatori nel loro ambito privato. Dopotutto quando tutti noi abbiamo fatto qualcosa di sbagliato nell'ambito lavorativo, a scuola o anche nella propria squadra di calcio credo che la prima persona a cui abbiamo nascosto la cosa e' stato il capo, il maestro e l'allenatore. In ogni caso, penso che sia giusto punire i colpevoli, ma che siano colpevoli con prove e non con semplici illazioni. In questa prima tranche di processi ci sono storie allucinanti che siccome riguardano calciatori non noti non fanno notizie: 2 sono stati deferiti xche' i loro contatti prepartita non potevano che avvenire per truccare la partita, quando hanno dimostrato che erano amici di lunga data si e' detto che visto che erano amici era logico che potevano truccare le partite, quando hanno fatto notare che in ogni caso, non si poteva dimostrare cosa si erano detti al momento del loro incontro avvenuto peraltro in un luogo pubblico davanti a molte persone, gli e' stato risposto che non e' necessario sapere cosa si sono detti per prefigurare l'illecito. Morale: sti 2 so stati condannati perche' si sono incontrati senza nessun altra prova, cio' vuol dire per assurdo che se 2 giocatori parlano tra di loro prima di una partita commettono illecito, vi sembra logico tutto cio?

pippo ha detto...

c'è una cosa che mi ha colpito mentre leggevo l'articolo di repubblica(purtroppo del solito mensurati).si parla di un unico calciatore che ha l'impressione che conte sapesse perchè...continuava ad incitare i calciatori a dare il massimo.EHHHHHH!!!!!!!!!!