Giocatori acquistati con la fama di campioni e finiti presto nel dimenticatoio. Sono tanti i bidoni arrivati in Italia seguiti da grandi titoli di giornali e grandi aspettative dei propri tifosi e andati via senza troppo rimpianti. Elencarli tutti è impossibile ma in questa settimana proveremo a ricordarne qualcuno.
LUTHER BLISSETT
Luogo di Nascita: Falmouth (Giamaica)
Data di Nascita: 01/02/1958
Ruolo: Attaccante
Squadra: Milan
Blissett, di origini giamaicane, esordisce all’età di 17 anni nel Watford, club inglese di proprietà della popstar Elton John. Nella Premier League dimostra di essere un discreto attaccante e arriva a vincere il titolo di capocannoniere del torneo nella stagione 1982/83. In tutto colleziona 245 presenze e 95 realizzazioni e diventa uno dei primi calciatori di colore a giocare con la Nazionale inglese; il 15 Dicembre 1982 arriva a segnare una tripletta in Inghilterra-Lussemburgo. Furono i primi e unici gol che riuscirà a segnare con la maglia della Nazionale inglese.
Nonostante in patria venne ribattezzato “Luther Missitt” (“Sbaglialo”), Giuseppe Farina, allora Presidente del Milan, si innamora del “Bombardiere Nero” e lo acquista, nell’estate 1983, grazie soprattutto all’ottima annata trascorsa, quando si mette in mostra a livello internazionale, realizzando 27 reti in 41 incontri. Si mormora che gli osservatori rossoneri lo abbiano confuso con l’altro attaccante di colore del Watford, un certo John Barnes, che poi avrebbe fatto un’ottima carriera nel Liverpool.
Ma in Italia non riesce a esprimersi ai livelli mostrati in Premier League. Con i rossoneri colleziona solo 5 misere reti in 30 presenze “mangiandosene” almeno il quadruplo (compreso un memorabile calcio di rigore tirato in tribuna, durante una partita di Coppa Italia). Oltre a ciò, numerose prestazioni deludenti, che non gli permettono di ottenere le simpatie dei tifosi milanisti
A fine stagione il Milan centrò un insoddisfacente sesto posto in classifica dietro all’Inter e al Torino, e Blissett fu rispedito a casa. Tornò alle origini, al Watford e poi girovagò Bournemouth, West Bromwich Albion e, per pochissimi mesi al Brentford, al Bury e infine al Fakenham Town (dilettanti inglesi). Appese le scarpette al chiodo, fece parte dello staff tecnico del Watford dal 1996 al 2001, poi è passato ad allenare diversi club inglesi di secondo piano. Di quell’annata funesta Luther conserva un ricordo tormentato: furono il pessimo ambiente e la fredda accoglienza di Milanello, secondo lui, a determinare tali inquietanti prestazioni. Probabilmente invece non era quel bomber prolifico che ci si aspettava.
Nell’Aprile del 2007 sorprende tutti: lascia la panchina del Chesham United e decide di fondare una Scuderia automobilistica, la “Team48 Motosport”. L’obiettivo che si è prefissato è quello di qualificare il suo team e concludere la 24 Ore di Le Mans del 2010.
L’inizio di una nuova vita per uno dei più clamorosi bidoni della storia rossonera.
Articolo tratto da: www.calciobidoni.it/
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2 commenti:
Una ciofeca di attaccante. Probabilmente tra i peggiori passati dal nostro campionato. Ma in quel periodo nel Milan non c'era anche Hateley?
No, Hateley arrivò qualche anno dopo.
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