BAYERN-CHELSEA 4-5 d.c.r. (1-1 al 120')
83’ Mueller – 89’ Drogba
SEQUENZA RIGORI: Lahm (B) gol, Mata (C) parato, Gomez (B) gol, David Luiz (C) gol, Neuer (B) gol, Lampard (C) gol, Olic (B) parato, Cole (C) gol, Schweinsteiger (B) palo, Drogba (C) gol.
Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Boateng, Tymoshchuk, Contento; Schweinsteiger, Kroos; Robben, Mueller (40' st Van Buyten), Ribery (7' pts Olic); Gomez.
A disp.: Butt, Rafinha, Usami, Pranjic, Petersen.
All.: Heynckes.
Chelsea (4-3-2-1): Cech; Bosingwa, Cahill, David Luiz, Cole; Mikel, Lampard, Bertrand (28' st Malouda); Kalou (39' st Torres), Mata; Drogba.
A disp.: Turnbull, Paulo Ferreira, Essien, Romeu, Sturridge.
All.: Di Matteo.
ARBITRO: Proenca (Por)
Massimo risultato col minimo sforzo. E con una buona dose di fortuna. Il Chelsea porta a casa la Champions League con meriti equamente distribuiti tra la squadra di Di Matteo (era dal 2007 che un tecnico italiano non sollevava la coppa dalle grandi orecchie) e la Dea Bendata.
E’ il Bayern Monaco a fare la partita, a dominare il gioco, ad avere in pugno le sorti della finale. Forse l’unico demerito dei tedeschi è proprio questo. Hanno avuto in pugno la gara ma non sono stati capaci di chiuderla. Per tre volte.
La prima volta quando Mueller a sette minuti dalla fine ha segnato il gol del vantaggio. Annullato poi dal gol di Drogba ad un minuti dalla fine. La seconda volta quando nel primo tempo supplementare Drogba ha provocato un rigore atterrando Ribery in area. La terza quando la serie dei rigori finali è stata inaugurata da un errore di Mata.
Sfuma così per i tedeschi il sogno di vincere il massimo trofeo continentale in casa (era la prima finale con la squadra di casa in campo nella storia della moderna Champions League).
Il Chelsea dal canto suo ripete la gara vista in semifinale contro il Barcellona. Arroccata in difesa e brava a sfruttare l’unica occasione che gli capita in novanta minuti.
E’ un chiaro segno che il regista dell'edizione 2011/12 della Champions League ha sempre avuto più di una simpatia per i Blues. Perché diventa quasi impossibile pensare che non ci sia qualcosa di disegnato e incontrollabile fin dall'inizio a vedere il cammino del Chelsea.
Un'eliminazione più che sfiorata col Napoli agli ottavi, un passaggio del turno col Benfica con più di qualche patema con una vittoria a Lisbona con un solo tiro in novanta minuti. Per non parlare della doppia sfida col Barcellona con i blaugrana eliminati da 3 tiri in porta e altrettanti gol con rigore sbagliato di Messi in omaggio. Ma l'apoteosi dell'incredibile è arrivato questa sera nell'atto finale contro la corazzata Bayern. La caterva di rimpalli sfavorevoli per il Bayern, l'incrocio dei pali colpito da Robben su mezza papera di Cech, il pareggio di Drogba a sessanta secondi dal 90' nel primo vero tiro in porta dei londinesi e senza che Neuer avesse ancora sporcato i guanti. Poi il penalty sbagliato da Robben nei supplementari, uno che nei momenti decisivi dal dischetto è freddo come un carbone ardente, e la lotteria dei rigori che ferma sul palo le speranze dei bavaresi riposte nei piedi del gladiatore Schweinsteiger, proprio l'eroe del Bernabeu in semifinale.
E quando capitano così tante coincidenze non c’è alcun dubbio che era proprio destino che dovesse finire così e che né Napoli, né Barcellona, né Bayern Monaco avrebbero potuto cambiare il corso degli eventi.
Se sia un trofeo meritato oppure no, poco importa. Alla fine contano solo i fatti. E i fatti dicono che il Chelsea ha vinto la sua prima Champions League. Un trofeo che merita Di Matteo, ritrovatosi eroe per caso (sicuri che ora verrà esonerato?), che merita Abramovich, una sorta di Moratti russo che negli anni ha speso molto, che meritano Drogba, Lampard, Terry, Cech. Sono finalmente Campioni d’Europa. E se lo sono meritati.
Se ti è piaciuto l'articolo, iscriviti al feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!
6 commenti:
La fortuna aiuta gli audaci... Merito o non merito sono campioni d'Europa. Tutto il resto sono chiacchiere da bar.
HA sette minuti senza ACCA...accidenti...che sfortuna eheheh....
Piccolo errore. Corretto.
Ha vinto il Chelsea più scarso dell'era Abramovich.
Il Chelsea che perse la finale ai rigori nel 2008 o quello che si fece beffare da un gol di Iniesta al 94' dopo un arbitraggio scandaloso di Ovrebo avrebbe meritato il trionfo finale.
Ma il calcio è così.
Rudy, sei andato a piedi fino a Monaco di Baviera? eheheheh
Eh, già. Il calcio è così. E ci piace tanto anche per questo.
Posta un commento