Manca l’ufficialità che arriverà nei prossimi giorni ma ormai non ci sono dubbi (anche se in realtà dubbi non ce ne sono mai stati nelle ultime settimane) l’allenatore dell’Inter nelle prossime tre stagioni sarà Andrea Stramaccioni. E’ stato lo stesso Presidente Moratti a confermarlo ieri pomeriggio all’uscita degli uffici della Saras “non ero presente in sede, c'era lui, è tutto già fatto, il contratto è stato rinnovato per 3 anni”. L’accordo triennale prevede un ingaggio di 500 mila euro a salire più bonus legati ai risultati sportivi.
Un buon punto di partenza per la nuova Inter. Un punto di partenza già fatto qualche mese fa quando Moratti, estasiato dalla vittoria nerazzurra nella Next Generation Series, decise di esonerare Ranieri e diede la squadra in mano a questo sconosciuto ragazzo romano.
Il resto l’ha fatto Strama. Mostrando subito sicurezza già dalla conferenza stampa di presentazione e conquistandoci giorno per giorno. Non gli abbiamo chiesto i miracoli, non poteva farli. Ma ha ridato entusiasmo ad un ambiente avvilito, ha saputo cavare il meglio da tanti grossi campioni (vi ricorda qualcuno?) e alla fine il capolavoro: il derby vinto con quella personalità, preparazione ai dettagli, coraggio, tipico dei grandi tecnici. E pazienza se ha fallito l’obiettivo del terzo posto.
Il tecnico romano è l’ideale per guidare la nuova Inter verso quella fase di transizione che vorrà dire non essere competitivi ai massimi livelli per una o più stagioni.
Anche perché, parliamoci chiaro, nella nostra situazione (scarse risorse economiche, abbassamento del monte ingaggi, probabile mercato di basso profilo) era inutile ingaggiare un allenatore da 3-4 milioni di euro. Meglio utilizzare quei soldi per assicurarsi un giocatore.
E comunque, inutile ripeterlo, a me il nostro tecnico piace. Chi l’ha detto che per avere un allenatore di qualità devi prendere il tecnico di esperienza o quello “di nome”? Possiamo tranquillamente puntare in alto (che nel nostro caso specifico vuol dire terzo posto) con Stramaccioni.
Poi, come sempre del resto, il campo è sovrano e sarà lui a decidere se la scelta di affidarsi al giovane Strama è stata giusta oppure no.
Ma per intanto abbiamo un punto fermo: l’allenatore. Non un Benitez qualsiasi scelto da Branca, né un Leonardo allenatore improvvisato, né una scelta last minute come Gasperini. Ma un tecnico in gamba, approvato all’unanimità da tutta la dirigenza e scelto con logica.
Non è molto. Ma visti gli ultimi due anni direi che è già tanto.
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3 commenti:
Rimane sempre il solito ritornello: va bene confermarlo ma é fondamentale assecondare in sede di mercato.
www.pianetasamp.blogspot.com
D'accordo con Winnie, Stramaccioni andrà supportato e aiutato qualora dovessero presentarsi delle difficoltà...ciao!
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