Non si può perdere un gol al 93esimo su un’azione di calcio d’angolo. Come non puoi presentarti ad un ottavo di Champions League schierando una squadra che abbia l’età media più alta mai schierata in una partita della manifestazione continentale. Come non puoi schierare coppia d’attacco Zarate e Forlan con il primo che ormai non rientra nel progetto nerazzurro (sempre ammesso che esista) e il secondo che mi sembra molto fumo e niente arrosto.
Lo so, parlare col senno di poi è sempre facile. Tutti a criticare Ranieri perché non ha fatto giocare i giovani. Magari se il tecnico romano usciva fuori di testa e metteva dentro dal primo minuto Poli, Obi, Pazzini. Ranocchia, Palombo, Milito, Faraoni e via discorrendo e magari perdevamo, ora saremmo tutti qui a criticarlo perché aveva mandato allo sbaraglio dei giovani inesperti invece di affidarsi all’esperienza dei senatori.
Il problema ieri sera non è stato chi ha giocato ma l’atteggiamento mentale. Si è giocato per lo 0-0, ci siamo chiusi nella nostra area e abbiamo sperato di farla franca. E stavamo quasi per riuscirci se Chivu non si fosse addormentato sull’ultimo calcio d’angolo della gara.
L’ho scritto e lo ripeto, ieri sera sarebbe bastato un pizzico di convinzione in più per riuscire a portarla a casa. Sarebbe bastato gettare nella mischia un Milito a 10-15 minuti dal termine, sarebbe bastato pensare “bè, proviamo a vincerla”.
Invece nulla. Perché purtroppo quando tutto deve andare storto, tutto va storto. E capita anche di perdere partite che in fondo nemmeno meritavi di perdere. Noi non abbiamo fatto nulla per vincere ma il Marsiglia ha fatto altrettanto. Noi abbiamo avuto qualche sporadico lampo offensivo innocuo, i francesi lo stesso. Ma purtroppo all’ultimo respiro loro hanno trovato la luna storta dei nerazzurri che gli ha dato una mano. E l’hanno buttata dentro. Che importa se non meritavano di vincere, hanno portato a casa l’1-0 e tanti saluti. Fra tre settimane a Milano potranno permettersi di pareggiare o addirittura di perdere con un gol di scarto. Noi invece dovremo vincere e potrebbe non bastare perché bisogna farlo con due gol di scarto.
Chi lo sa, magari ce la faremo. Magari il 13 marzo la buona sorte deciderà di esserci amica e troveremo subito l’1-0 che ci metta in condizione di affrontare la partita con uno spirito diverso.
Magari mi sto facendo troppe illusioni. Ma tre settimane sono tante. Nelle ultime tre settimane siamo finite nel baratro più profondo, perché nelle prossime tre non possiamo risalire da quel baratro e rivedere la luce?
Lo scorso anno nell’andata degli ottavi di finale di Champions League perdemmo in modo analogo (1-0 a tempo scaduto) e per giunta in casa. Ma alla fine superammo il turno. Perché non potremmo riuscirci anche stavolta?
Ne riparliamo verso il 10 marzo. A tre giorni dal match di ritorno vedremo che Inter saremo diventati e cosa avremo combinato in queste settimane. Nel frattempo io non mollo e continuo a sostenere imperterriti i colori nerazzurri. Forza Inter.
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2 commenti:
Apprezzo il tuo ottimismo. Speriamo che fra tre settimane la situazione sia migliore anche se ho quasi la sensazione che possa solo peggiorare.
Attenzione, nello stato in cui versa la nostra Inter, se una clamorosa botta di culo ci portasse ad eliminare l'OM e nei quarti trovassimo il Barca rischieremo di battere il nuovo record di gol subiti nella stessa partita; quasi quasi è meglio uscire dignitosamente con i francesi.
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