E adesso alzi la mano chi un mese fa immaginava di passare un Natale così. Ok, forse lo immaginavamo, magari ci speravamo, ma crederci proprio no. Eravamo in precario equilibrio sull’orlo della zona retrocessione col timore che da un momento all’altro saremmo potuti cascare giù.
E invece all’improvviso abbiamo iniziato a risalire. Due vittorie consecutive, poi la sconfitta in casa contro l’Udinese che sembrava aver fatto crollare tutto. E invece abbiamo ripreso il nostro cammino, una, due, tre vittorie, fino al poker di ieri sera. Poker di gol, poker di vittorie, poker di legni. Credo che non sia mai successo che una squadra abbia colpito quattro legni in dieci minuti. Però alla fine abbiamo vinto comunque grazie ai gol degli attaccanti. Da quanto tempo non vedevamo nella stessa partita due attaccanti e un trequartista che segnano? Non lo so con precisione ma sicuramente da parecchio.
E proprio al termine di queste partite che si vede in maniera evidente come il nostro attacco sia stato assente ingiustificato in questi primi tre mesi. C’é mancato il Milito di due anni fa o l’Eto’o dello scorso anno, c’è mancato l’Ibrahimovic o il Vieri che da solo si prendeva sulle spalle il peso dell’attacco. Ha segnato più Nagatomo che Zarate, tanto per dire.
Ma nonostante tutto siamo lì. A 8 punti dal Milan e dalla Juventus che si giocheranno lo scudetto (lo vincerà il Milan, glielo faranno vincere, mi ci gioco quello che volete), siamo a 6 punti di distacco dall’Udinese (quanto pesa lo scontro diretto…) che occupa la terza piazza, valevole per la qualificazione in Champions League, a 4 punti dalla Lazio. Se non avessimo buttato via due mesi con Gasperini e senza certi arbitraggi di inizio stagione magari saremmo lì, a giocarci la vetta anche noi.
Anche se, a voler essere obiettivi, bisogna ammettere che per giocarti la vittoria finale devi anche vincere qualche scontro diretto. E in questo noi abbiamo fallito clamorosamente. Abbiamo perso in casa contro Udinese, Juventus e Rocchi... ops… Napoli e sempre in casa pareggiato con la Roma. Insomma non è solo colpa di Gasperini e degli arbitri se non siamo vicinissimi alla vetta.
L’Inter ha iniziato a cambiare rotta nel momento in cui Ranieri si è deciso a dare fiducia ai giovani. Coutinho, Alvarez, Castaignos, Faraoni. Tutti giocatori acerbi ma che possono crescere e migliorare. Non sono ancora campioni affermati ma sono già capaci di cambiare volto alla squadra. Castaignos a Siena, Alvarez ieri sera, Coutinho contro la Fiorentina, Faraoni nelle ultime gare. Tutti hanno dato il contributo a questa rinascita avvalorando la tesi del sottoscritto che ha sempre sostenuto che bisogna dare spazio ai giovani. Giovani supportati da campioni esperti. Come il duo Lucio-Samuel, come l’eterno Zanetti, come Cambiasso, come Maicon, come Milito.
Arriviamo alla sosta natalizia con la soddisfazione di essere risaliti e di poter disputare una stagione dignitosa. E in un campionato come quello di quest’anno, livellato verso il basso, senza una o due squadre schiacciasassi, siamo quasi tentati dal fare sogni in grande.
Quel triangolino è un obiettivo molto molto lontano. Quasi impossibile. Ma…
E invece all’improvviso abbiamo iniziato a risalire. Due vittorie consecutive, poi la sconfitta in casa contro l’Udinese che sembrava aver fatto crollare tutto. E invece abbiamo ripreso il nostro cammino, una, due, tre vittorie, fino al poker di ieri sera. Poker di gol, poker di vittorie, poker di legni. Credo che non sia mai successo che una squadra abbia colpito quattro legni in dieci minuti. Però alla fine abbiamo vinto comunque grazie ai gol degli attaccanti. Da quanto tempo non vedevamo nella stessa partita due attaccanti e un trequartista che segnano? Non lo so con precisione ma sicuramente da parecchio.
E proprio al termine di queste partite che si vede in maniera evidente come il nostro attacco sia stato assente ingiustificato in questi primi tre mesi. C’é mancato il Milito di due anni fa o l’Eto’o dello scorso anno, c’è mancato l’Ibrahimovic o il Vieri che da solo si prendeva sulle spalle il peso dell’attacco. Ha segnato più Nagatomo che Zarate, tanto per dire.
Ma nonostante tutto siamo lì. A 8 punti dal Milan e dalla Juventus che si giocheranno lo scudetto (lo vincerà il Milan, glielo faranno vincere, mi ci gioco quello che volete), siamo a 6 punti di distacco dall’Udinese (quanto pesa lo scontro diretto…) che occupa la terza piazza, valevole per la qualificazione in Champions League, a 4 punti dalla Lazio. Se non avessimo buttato via due mesi con Gasperini e senza certi arbitraggi di inizio stagione magari saremmo lì, a giocarci la vetta anche noi.
Anche se, a voler essere obiettivi, bisogna ammettere che per giocarti la vittoria finale devi anche vincere qualche scontro diretto. E in questo noi abbiamo fallito clamorosamente. Abbiamo perso in casa contro Udinese, Juventus e Rocchi... ops… Napoli e sempre in casa pareggiato con la Roma. Insomma non è solo colpa di Gasperini e degli arbitri se non siamo vicinissimi alla vetta.
L’Inter ha iniziato a cambiare rotta nel momento in cui Ranieri si è deciso a dare fiducia ai giovani. Coutinho, Alvarez, Castaignos, Faraoni. Tutti giocatori acerbi ma che possono crescere e migliorare. Non sono ancora campioni affermati ma sono già capaci di cambiare volto alla squadra. Castaignos a Siena, Alvarez ieri sera, Coutinho contro la Fiorentina, Faraoni nelle ultime gare. Tutti hanno dato il contributo a questa rinascita avvalorando la tesi del sottoscritto che ha sempre sostenuto che bisogna dare spazio ai giovani. Giovani supportati da campioni esperti. Come il duo Lucio-Samuel, come l’eterno Zanetti, come Cambiasso, come Maicon, come Milito.
Arriviamo alla sosta natalizia con la soddisfazione di essere risaliti e di poter disputare una stagione dignitosa. E in un campionato come quello di quest’anno, livellato verso il basso, senza una o due squadre schiacciasassi, siamo quasi tentati dal fare sogni in grande.
Quel triangolino è un obiettivo molto molto lontano. Quasi impossibile. Ma…
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3 commenti:
Di positivo c'è che siamo tornati in corsa per un posto in Europa .
Fare 6 vittorie nelle ultime 7 gare , non giocando bene (bisogna essere onesti) mostrando lacune difensive paurose con un centrocampo lentissimo e un attacco inesistente ci ha riportati in alto in classifica . A gennaio però bisognerà fare il salto di qualità e i 3 impegni che mancano alla fine del girone di andata ci diranno molto sulle nostre reali ambizioni . Parma Milan e Lazio sono le prove d'appello x la squadra di Ranieri che fino ad ora con le prime dieci non ha mai vinto !!! solo 2 punti fatti .
A Gennaio ci vorrà la vera Inter , magari con SNEIJDER e qualche nuovo innesto .
L'inter sta facendo davvero un gran recupero. Secondo me anche sul gioco dove all'inizio si faceva davvero pena, adesso qualcosa di buono si vede secondo me,..
www.pianetasamp.blogspot.com
Capisco la soddisfazione però non si può non tenere conto che le 6 vittorie sono state tutte ottenute con squadre molto inferiori a voi e in evidente affanno ( penso al Cagliari, al Siena, alla Fiorentina, al Genoa )...
Credo che saranno molto importanti le sfide contro Lazio e Milan: se farete bene allora si che si potrà tornare a sognare in grande...ciao!
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