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lunedì 28 novembre 2011

GALLES SOTTO CHOC, MORTO SUICIDA GARY SPEED

Terribile choc per il calcio britannico e in particolare per il Galles. Ieri mattina Gary Speed, 42enne attuale ct della nazionale gallese e uomo simbolo insieme a Ryan Giggs, è stato trovato morto suicida nella sua casa di Huntington, nel Chester.
E’ stata la stessa federazione gallese ha dare la tragica notizia con un comunicato: "Siamo tristi nell'annunciare la morte del mister della nazionale Gary Speed. Mandiamo i nostri abbracci e le condoglianze alal famiglia tutta".
Speed, in carica dal dicembre 2010 con la Nazionale, aveva ottenuto a inizio mese una vittoria per 4-1 sulla Norvegia in amichevole, la terza di fila per il suo Galles, la quinta in 10 partite da quando era ct. ("Abbiamo talento in abbondanza e sono fortunato di essere in questa posizione" aveva detto dopo la vittoria del 12 novembre a Cardiff. "Stiamo costruendo il nostro futuro. C'è ancora molto da fare ma siamo sulla strada giusta").
Da calciatore aveva cominciato la sua carriera al Leeds, vincendo il campionato nel '92 e andando via nel '96, dopo 312 presenze, per l'Everton, di cui divenne il capitano. Due anni dopo il passaggio al Newcastle, dove resta sei anni, quindi quattro stagioni al Bolton, dove diventa il primo giocatore a collezionare 500 presenze in Premier League. Si è ritirato dalla nazionale nel 2004, dopo 7 gol e 85 presenze, 44 delle quali da capitano, l'ultima in una sconfitta con la Polonia per 3-2 nelle qualificazioni mondiali.
Siamo di fronte all’ennesimo caso di giocatori che nonostante una carriera di gioie, successi, soddisfazioni devono combattere quotidianamente con la depressione. da molti definita come il più grande male del nuovo millennio.
E della scorsa settimana la notizia del tentato suicidio di Babak Rafati uno dei migliori arbitri del campionato tedesco trovato con i polsi tagliati nella sua camera d’albergo alla vigilia di Colonia-Mainz e salvatosi per miracolo. Mentre tutti ricordiamo il suicidio di Robert Enke nel novembre di due anni fa. Lo scorso aprile Cheung Sai-ho, il goleador più veloce della storia, decise di buttarsi da un grattacielo di Hong Kong.
Dietro la facciata di persone di successo ci sono uomini alle prese con gravissime depressioni. Una situazione che dovrebbe far riflettere molti…


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2 commenti:

Carlo ha detto...

Una notizia terribile per tutti, non solo per i gallesi.
Noi vediamo solo lo specchio felice di questi ragazzi, ignorando cosa si nasconde dietro.

Mattia ha detto...

Molti sono convinti che essere ricchi e felici voglia dire non avere di questi problemi, invece la depressione è un male che colpisce tutti, senza distinzione.