Mi capita spesso nelle domeniche pomeriggio in cui non gioca l’Inter di assopirmi sul divano mentre seguo le dirette delle partite (quasi mai big match perché quelli vengono giocati in anticipo o posticipo) e aprire un occhio ogni qualvolta il telecronista di turno alza la voce per un gol o un’occasione clamorosa. A seconda delle giornate e dei gol la mia fase “appisolatrice” dura 10 minuti oppure tutto il primo tempo. Naturalmente se gioca l’Inter difficilmente riesco ad appisolarmi, troppa ansia, troppa tensione.
Eppure ieri pomeriggio ho dormicchiato per la prima mezzora abbondante di Siena-Inter. Ok, ero reduce da una settimana di lavoro abbastanza intensa e ho lavorato anche sabato e domenica mattina perciò ero alquanto stanco. Ma la partita è stata abbastanza noiosa a tal punto da conciliare il sonno.
L’Inter in questa stagione non ha mai quasi mai giocato delle belle partite (il primo tempo di Inter-Napoli è stata un’oasi nel deserto) ma quella di ieri è stata decisamente una delle peggiori. E di fronte avevamo in Siena ben messo in campo e basta. I tre punti si potevano portare a casa tranquillamente.
Ma alla fine i tre punti sono arrivati e almeno su questo punto non possiamo lamentarci. Del resto lo avevo scritto anche nel pre-gara “Il concetto base è sempre uguale: vincere. Poco importa il bel gioco e se dobbiamo vivere novanta minuti di pathos, siamo anche disposti a farlo purché al triplice fischio dell’arbitro a festeggiare siano i colori nerazzurri.”.
E poiché alla fine siamo stati noi a festeggiare ci sarebbe poco da recriminare.
Ma al di là della rocambolesca vittoria e del saltino in avanti in classifica di positivo ieri pomeriggio c’è stato ben poco. A partire dal modulo di gioco (il 4-1-4-1 è inguardabile) e da come sono stati schierati i giocatori. Pazzini lasciato solo là davanti, Alvarez e Zarate prima e Castaignos e Obi dopo confinati sulle fasce, addirittura Milito trequartista. Insomma Ranieri ha perso un tantino la bussola. Nelle ultime gare ha fatto parecchio errorucci e soprattutto si ostina nel far giocare gente come Stankovic e Nagatomo che potrebbero tranquillamente accomodarsi in panchina. Visto che ieri pomeriggio avevamo di fronte il Siena e non il Barcellona perché non lanciare Faraoni dal primo minuto? Perché non dare un po’ di riposo a Stankovic e far giocare dall’inizio Obi o magari concedere mezzora a Poli?
Ma non voglio addossare le colpe a Ranieri. Lui sta semplicemente facendo la minestra con quello che ha. E non ha disposizione una dispensa ben fornita.
In tal senso mi fa piacere che l’Inter stia giocando male. Così forse finalmente Moratti e Branca capiranno che c’è bisogno di forze fresche e di ringiovanire questa rosa. E si decideranno a farlo nel più breve tempo possibile.
Per il momento ci teniamo stretta la vittoria e guardiamo la classifica. Ora che siamo risaliti dalle sabbie mobili possiamo guardare con ottimismo avanti. E, per assurdo, possiamo anche fare sogni in grande. Se vinciamo col Genoa saliremmo a 17 punti, tanti quanti la Roma e andremmo a 7 punti da Udinese e Milan e a 8 dalla Juventus. Il campionato è ancora lungo e possiamo viverlo da protagonisti. Sarebbe bello inserirsi nella lotta per il tricolore e pensi “Dai ragazzi, andiamo, andiamo”. Poi guardi Pazzini solo là davanti, Stankovic che non ne ha più, Nagatomo perso su quella fascia, Castaignos fare l’ala, Milito improvvisarsi trequartista, l’infermeria talmente piena che per entrarci devi prendere il numerino e sconsolato mormori a bassa voce “Andiamo?? Ma conciati così dove dobbiamo andare?”.
Eppure ieri pomeriggio ho dormicchiato per la prima mezzora abbondante di Siena-Inter. Ok, ero reduce da una settimana di lavoro abbastanza intensa e ho lavorato anche sabato e domenica mattina perciò ero alquanto stanco. Ma la partita è stata abbastanza noiosa a tal punto da conciliare il sonno.
L’Inter in questa stagione non ha mai quasi mai giocato delle belle partite (il primo tempo di Inter-Napoli è stata un’oasi nel deserto) ma quella di ieri è stata decisamente una delle peggiori. E di fronte avevamo in Siena ben messo in campo e basta. I tre punti si potevano portare a casa tranquillamente.
Ma alla fine i tre punti sono arrivati e almeno su questo punto non possiamo lamentarci. Del resto lo avevo scritto anche nel pre-gara “Il concetto base è sempre uguale: vincere. Poco importa il bel gioco e se dobbiamo vivere novanta minuti di pathos, siamo anche disposti a farlo purché al triplice fischio dell’arbitro a festeggiare siano i colori nerazzurri.”.
E poiché alla fine siamo stati noi a festeggiare ci sarebbe poco da recriminare.
Ma al di là della rocambolesca vittoria e del saltino in avanti in classifica di positivo ieri pomeriggio c’è stato ben poco. A partire dal modulo di gioco (il 4-1-4-1 è inguardabile) e da come sono stati schierati i giocatori. Pazzini lasciato solo là davanti, Alvarez e Zarate prima e Castaignos e Obi dopo confinati sulle fasce, addirittura Milito trequartista. Insomma Ranieri ha perso un tantino la bussola. Nelle ultime gare ha fatto parecchio errorucci e soprattutto si ostina nel far giocare gente come Stankovic e Nagatomo che potrebbero tranquillamente accomodarsi in panchina. Visto che ieri pomeriggio avevamo di fronte il Siena e non il Barcellona perché non lanciare Faraoni dal primo minuto? Perché non dare un po’ di riposo a Stankovic e far giocare dall’inizio Obi o magari concedere mezzora a Poli?
Ma non voglio addossare le colpe a Ranieri. Lui sta semplicemente facendo la minestra con quello che ha. E non ha disposizione una dispensa ben fornita.
In tal senso mi fa piacere che l’Inter stia giocando male. Così forse finalmente Moratti e Branca capiranno che c’è bisogno di forze fresche e di ringiovanire questa rosa. E si decideranno a farlo nel più breve tempo possibile.
Per il momento ci teniamo stretta la vittoria e guardiamo la classifica. Ora che siamo risaliti dalle sabbie mobili possiamo guardare con ottimismo avanti. E, per assurdo, possiamo anche fare sogni in grande. Se vinciamo col Genoa saliremmo a 17 punti, tanti quanti la Roma e andremmo a 7 punti da Udinese e Milan e a 8 dalla Juventus. Il campionato è ancora lungo e possiamo viverlo da protagonisti. Sarebbe bello inserirsi nella lotta per il tricolore e pensi “Dai ragazzi, andiamo, andiamo”. Poi guardi Pazzini solo là davanti, Stankovic che non ne ha più, Nagatomo perso su quella fascia, Castaignos fare l’ala, Milito improvvisarsi trequartista, l’infermeria talmente piena che per entrarci devi prendere il numerino e sconsolato mormori a bassa voce “Andiamo?? Ma conciati così dove dobbiamo andare?”.
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2 commenti:
Dobbiamo migliorare, è ovvio che dobbiamo migliorare. Ma credo che bisogna fare un passo per volta. Per il momento abbiamo ritrovato sicurezza e ci siamo tolti da una scomoda posizione di classifica. Un mese fa la partita di ieri non l'avremmo vinta. Per il momento dobbiamo farci bastare questo. Punto.
Sono daccordo su Stankovic e Nagatomo e io farei rifiatare anche Cambiasso e capitan Zanetti.
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