Non ci sarò. Stasera mentre Gasperini si giocherà le ultime chance di restare sulla panchina nerazzurra (almeno fino alla prossima difficoltà) io non sarò sul divano, con l’adrenalina a mille a sperare che un qualsiasi tiro nerazzurro finisca nella porta della Roma, ma sarò altrove.
Ogni anno a settembre l’azienda dove lavoro organizza una festa. E quest’anno l’hanno organizzata per il 17 settembre. In settimana facevo notare ad uno dei titolari (anche lui interista) che va bene la festa aziendale, ma c’è Inter-Roma, mica una sfida qualsiasi con Novara o Siena. E lui inizialmente mi ha risposto con un rassegnato “Eh, già, lo so”. E poi se ne uscito con un “E vabbè mica possiamo pensare sempre e solo all’Inter”. Evidentemente lui non ha mai visto “Febbre a 90°” e anche se l’avesse visto non condividerebbe nulla di quello che pensa il protagonista.
Piccola parentesi. C’è una certa elasticità nella nostra azienda. Se ti serve una mezza giornata te la puoi prendere, se arrivi in ritardo sei tollerato (salvo casi particolari). Ma se per errore, seppur lontanamente, ti sfiora una mezza idea di mancare alla festa aziendale sei un uomo finito. Fino alla successiva festa aziendale ti guardano di traverso e te lo rinfacceranno ad oltranza.
Ragion per cui stasera non ho scelta. E poiché è stata bocciata l’idea del maxischermo, mi sono rassegnato all’idea di perdermi Inter-Roma. Che poi tutto sommato vorrà dire anche perdermi 90 minuti di sofferenza. Sono combattuto. Da un lato vorrei vedere e vivere la partita (tanto difficilmente riuscirei a pensare ad altro fino alle 22 e 30) ma dall’altro, dopo le ultime deludenti prestazioni nerazzurre, non mi dispiace perdermi l’ennesimo supplizio. Anche se tra un bicchiere di vino e un gamberone arrostito il mio cuore andrà sempre all’Inter, nella speranza che qualche anima di buona volontà mi terrà informato sull’evolversi della gara.
Esaurito l’argomento personale, veniamo a quello tecnico. Gasperini pare intenzionato a riproporre la difesa a tre (scelta esatta, se deve andare al patibolo è giusto che vada con le sue idee) mentre davanti Sneijder giocherà dietro le due punte Milito e Forlan. A centrocampo il quartetto dovrebbe essere composto da Jonathan e Nagatomo sugli esterni e Zanetti e Cambiasso centrali, vista l‘assenza di Stankovic.
In settimana abbiamo visto che il modulo non era la panacea di tutti i mali. E a questo punto più del modulo conterà la testa. Se metteremo in campo la grinta della grande squadra e giocheremo con la convinzione nei nostri mezzi, possiamo uscire dal tunnel dentro la quale ci siamo infilati.
Dall’altra parte troveremo una Roma che non sta messa meglio. Anche Luis Enrique è sulla graticola, anche se in caso di sconfitta lo spagnolo rischia un po’ meno l’esonero. I giallorossi sono un cantiere aperto e nella Capitale un’altra sconfitta potrebbe essere accolta in modo meno drammatico.
Servono i tre punti. Non conta nient’altro stasera, solo e soltanto la vittoria. Tutto il resto passa in secondo piano. Dobbiamo vincere, vincere, vincere.
“Non si può sempre perdere per cui giochiamoci” canta Ligabue. Non si può sempre perdere, crediamoci. E andiamo a prenderci i primi tre punti stagionali. FORZA INTER !!!
Nota a margine per chi non conosce “Febbre a 90°”. Il protagonista è un tifoso sfegatato dell’Arsenal e non perde nessuna partita in casa della sua squadra a tal punto che i parenti sono costretti ad organizzare pranzi, matrimoni e altre feste tenendo in considerazione il calendario dell’Arsenal.
Ogni anno a settembre l’azienda dove lavoro organizza una festa. E quest’anno l’hanno organizzata per il 17 settembre. In settimana facevo notare ad uno dei titolari (anche lui interista) che va bene la festa aziendale, ma c’è Inter-Roma, mica una sfida qualsiasi con Novara o Siena. E lui inizialmente mi ha risposto con un rassegnato “Eh, già, lo so”. E poi se ne uscito con un “E vabbè mica possiamo pensare sempre e solo all’Inter”. Evidentemente lui non ha mai visto “Febbre a 90°” e anche se l’avesse visto non condividerebbe nulla di quello che pensa il protagonista.
Piccola parentesi. C’è una certa elasticità nella nostra azienda. Se ti serve una mezza giornata te la puoi prendere, se arrivi in ritardo sei tollerato (salvo casi particolari). Ma se per errore, seppur lontanamente, ti sfiora una mezza idea di mancare alla festa aziendale sei un uomo finito. Fino alla successiva festa aziendale ti guardano di traverso e te lo rinfacceranno ad oltranza.
Ragion per cui stasera non ho scelta. E poiché è stata bocciata l’idea del maxischermo, mi sono rassegnato all’idea di perdermi Inter-Roma. Che poi tutto sommato vorrà dire anche perdermi 90 minuti di sofferenza. Sono combattuto. Da un lato vorrei vedere e vivere la partita (tanto difficilmente riuscirei a pensare ad altro fino alle 22 e 30) ma dall’altro, dopo le ultime deludenti prestazioni nerazzurre, non mi dispiace perdermi l’ennesimo supplizio. Anche se tra un bicchiere di vino e un gamberone arrostito il mio cuore andrà sempre all’Inter, nella speranza che qualche anima di buona volontà mi terrà informato sull’evolversi della gara.
Esaurito l’argomento personale, veniamo a quello tecnico. Gasperini pare intenzionato a riproporre la difesa a tre (scelta esatta, se deve andare al patibolo è giusto che vada con le sue idee) mentre davanti Sneijder giocherà dietro le due punte Milito e Forlan. A centrocampo il quartetto dovrebbe essere composto da Jonathan e Nagatomo sugli esterni e Zanetti e Cambiasso centrali, vista l‘assenza di Stankovic.
In settimana abbiamo visto che il modulo non era la panacea di tutti i mali. E a questo punto più del modulo conterà la testa. Se metteremo in campo la grinta della grande squadra e giocheremo con la convinzione nei nostri mezzi, possiamo uscire dal tunnel dentro la quale ci siamo infilati.
Dall’altra parte troveremo una Roma che non sta messa meglio. Anche Luis Enrique è sulla graticola, anche se in caso di sconfitta lo spagnolo rischia un po’ meno l’esonero. I giallorossi sono un cantiere aperto e nella Capitale un’altra sconfitta potrebbe essere accolta in modo meno drammatico.
Servono i tre punti. Non conta nient’altro stasera, solo e soltanto la vittoria. Tutto il resto passa in secondo piano. Dobbiamo vincere, vincere, vincere.
“Non si può sempre perdere per cui giochiamoci” canta Ligabue. Non si può sempre perdere, crediamoci. E andiamo a prenderci i primi tre punti stagionali. FORZA INTER !!!
Nota a margine per chi non conosce “Febbre a 90°”. Il protagonista è un tifoso sfegatato dell’Arsenal e non perde nessuna partita in casa della sua squadra a tal punto che i parenti sono costretti ad organizzare pranzi, matrimoni e altre feste tenendo in considerazione il calendario dell’Arsenal.
VOTA QUESTO POST SU Tweet
Se ti è piaciuto l'articolo, iscriviti al feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!
4 commenti:
Recupera una radiolina. Sempre meglio di niente...
Spero almeno che sia una di quelle feste aziendali in cui ci si diverte e non sia una serata noiosa...
E' dura, stasera è dura. Non per la partita in sè ma per una questione di testa. Speriamo bene.... FORZA INTER !!!
X Nerazzurro. Niente radioline. Mi isolerei totalmente. Tanto vale guardarla da qualche parte
X Winnie. Tranne in un paio di occasioni sono sempre state feste molto divertenti dove l'alcool scorre a fiumi e ci si diverte alla grande.
Sì, anche io la vedo dura. Ma ce la faremo.
Se hai uno smartphone o un iphone, ti mando un aggiornamento via fb :)
Posta un commento